mercoledì 31 ottobre 2007

Il rinascimento dell'Africa parte dall'informatizzazione.


Meno del 4% degli africani hanno accesso alla rete mentre la penetrazione della banda larga e' al di sotto dell'1%.
Il mercato e' comunque in fortissima crescita e nel 2012 un terzo dei cittadini africani dovrebbe aver accesso alla banda larga.
L'andamento della tecnologia in Africa si e' dimostrato comunque abbastanza imprevedibile nel recente passato, per esempio i dati dicono che la crescita della telefonia mobile nel continente e' stata doppia rispetto al resto del mondo, anche se bisogna distinguere tra numero di utenze attivate e cellulari acquistati. Per esempio molti comprano una sim ma non il cellulare che si fanno prestare in caso di necessita'. Il possesso di un numero per poter essere raggiungibili da sms e poter rispondere quando la si può infilare in un cellulare, e' comunque un fattore importante per la popolazione di villaggi rurali. L'acquisto del cellulare potrà avvenire successivamente. Comunque molte grandi nomi della telefonia mobile stanno immettendo sul mercato terminali dal costo bassissimo e con le funzioni ridotte all'osso appositamente per i mercati emergenti.
E' quello che e' successo per "one laptot per child" nel campo dell'informatica. Il progetto di Negroponte ha vinto il primo appalto governativo con l'Uruguay.

Per approfondire:
OLPC Uruguay prima conquista (punto informatico)
Africa waiting for net revolution (BBC news)

Le conseguenze del vizietto dei politici


Secondo uno studio della banca mondiale, commentato oggi da un articolo sul nation, il periodo nero dell'amministrazione dello stato in Kenya si e' avuto tra il 1980 e il 2000.

“In queste due decadi il guadagno socio-economico che era stato realizzato dall'indipendenza e' stato eroso dal mal governo e dalla corruzione” si legge nell'articolo.

Il titolo dello studio si chiama “raccolto amaro: i costi sociali del fallimento dello stato nelle zone rurali del Kenya”. In questo periodo le entrate dello stato che crescevano di un 38% l'anno sono precipitate arrivando a crescita 0 nell'anno 2000.

Alcuni importanti indicatori sociali hanno subito seguito l'andamento economico del paese e cosi' la mortalità infantile e' cresciuta da quota 63 per 1000 del 1990 al 78 per mille del 2002, mentre l'aspettativa di vita e' passata da 57 a 46 anni!

“La povertà e la disintegrazione sociale nelle aree rurali e' dovuta all'erosione dei mezzi di sostentamento dovuti alla riduzione dell'accesso alla terra, alla corruzione e al collasso delle istituzioni formali.”

“Dagli anni 80, la allocazione fraudolenta della terra pubblica divento' un elemento centrale nel sistema politico viziato in tutte le parti del paese”

“La crescente inaffidabilità, inefficacia ed inefficienza delle organizzazioni di marketing agriculturali hanno dato i maggiori effetti devastanti sui mezzi di sostentamento delle popolazioni rurali”

La denuncia dice che gli uomini erano disposti a chiude un occhio sulle attività extraconiugali delle mogli, se queste attività portavano il cibo sulla tavola della famiglia.

Ed e' cosi' che la società e' passata ad essere guidata dalle donne che hanno preso il sopravvento nella gestione familiare e delle attività' nelle zone rurali. Questo pero' ha portato ad un aumento della violenza verso le donne da parte dei mariti timorosi di perdere la supremazia familiare.

Ed e' cosi' che all'interno del Kenya il 73% delle donne sono state vittime di violenze familiari.

A questo e' seguito un incremento dell'alcolismo, negli uomini, abuso di droghe, brutalità contro donne e bambini supri e crimini violenti, e tutto questo, viene ribadito, a “causa della corruzione e il collasso delle istituzioni chiave”.

In seguito il livello di disoccupazione tra i giovani e' cresciuto e molti sono stati costretti a rimanere in famiglia, con tensioni familiari. La disperazione e la povertà hanno portato le bambine a prostituirsi sin dall'età di 8 anni.

L'articolo va ancora avanti con esempi di casi particolari.

Intanto un altro articolo oggi ci informa che la Kenya Anti-Corruption of Commission (KACC) ha messo sotto inchiesta il ministro delle finanze Mr Amos Kimunya per essere implicato in affari di corruzione quando era ministro della terra. I fatti risalgono a febbraio dello scorso anno.

martedì 30 ottobre 2007

Italia News mi ha intervistato!


Beh, un po' di auto incensamento ogni tanto non fa male e sono lieto di annunciare che Italia News, la nota trasmissione di Rai International, mi ha intervistato verso le quattro del pomeriggio di oggi via telefono. Argomento: i blog come espressione di un giornalismo libero. Cosi' anche Mal di Malindi ha avuto il suo momento di gloria!

Sono naturalmente molto felice di aver avuto l'occasione di parlare con Piero di Pasquale, un giornalista che non conoscevo prima di aver visto alcune delle puntate di "next". Credo che "next" sia l'esempio di come si possa fare un giornalismo moderno e diverso dai soliti canoni stereotipati RAI.

Anche Italia News e' una trasmissione fatta molto bene anche se qualche tempo fa avevo scritto che preferirei vedere il telegiornale per intero, seguito magari dai commenti da studio. La mia idea a tal riguardo non e' cambiata, e penso che se Italia News andasse in onda alla fine del telegiornale e se fosse un po' più breve (mezz'ora di TG e mezz'ora di commenti e opinioni) ne guadagnerebbe.

sabato 27 ottobre 2007

Il 27 dicembre sarà il giorno delle elezioni

La commissione elettorale del Kenya ha deciso ieri che le elezioni si terranno il 27 dicembre 2007, tra esattamente 2 mesi e esattamente a cinque anni dalle precedenti (27 dicembre 2002).

venerdì 26 ottobre 2007

Nuovi voli per Malindi dall'Italia


Su guidaviaggi.it si legge stamattina che Air Italy e condor propongono anche quest'anno il volo Milano/Roma/Nairobi/Malindi dal 20/12/07 al 27/03/08.
La tratta Milano, Roma verso Nairobi verrà operata con un volo di linea Air Italy.
Vengono proposti con boing 757 inoltre un volo
Bergamo Mombasa ogni martedì dal 25/12/07 al 26/02/08, il volo Verona Bari Mombasa, tutti i venerdì dal 21/12/07 al 28/03/08.

Il mercato della telefonia mobile rappresenta tra il 3,5 e il 5% dell'economia in Kenya, Uganda, Tanzania e Rwanda

Devo dire che non faccio fatica a credere a queste statistiche riportate su quomedia.

Il ministro del lavoro Kenyano accusa Gran Bretagna e Stati Uniti di essere i maggiori violatori di diritti umani

"I loro governi predicano bene, ma razzolano male; hanno perfezionato l'arte dell'ipocrisia chiedendo al Kenya e ad altri paesi di mantenere i principi che essi violano" ha detto il ministro del lavoro Newton Kulundu che come riportato da ragionpolitica.it ha concluso ricordando "i milioni di nostri fratelli e sorelle in Iraq e in altri paesi del Medio Oriente uccisi dalle forze armate di Usa e Gran Bretagna che hanno invaso i loro paesi".

Giustamente la giornalista Anna Bono ricorda che queste affermazioni sono da inquadrare nel clima delle imminenti elezioni politiche.

mercoledì 24 ottobre 2007

La commisione elettorale del Kenya dira' la data delle elezioni venerdi' prossimo.

"La commissione elettorale del Kenya non ha perso tempo annunciando che dovrebbe dare ai kenioti la data per le elezioni generali venerdì prossimo."

Questo e' quanto si legge in questo articolo del sito web di "The standard".

Meno concerti e piu' investimenti

Questo e' quanto chiede il banchiere Lionel Zinsou per l'Africa subsahariana.
In una intervista a panorama.it infatti dice: "L’Occidente si concentra prevalentemente sugli aiuti allo sviluppo per l’Africa. Anche perché l’immagine del povero bambino africano con la pancia gonfia è ancora profondamente radicata nell’immaginario collettivo occidentale. Ora, prendiamo gli esempi di Cina e India. In questi paesi, l’idea di riempire uno stadio per un concerto a favore dell’Africa è cosa impensabile. È un male? Forse no. Pechino e New Dehli hanno fatto scelte precise: il continente africano offre loro risorse naturali preziosissime per soddisfare le loro crescenti domande interne, quindi hanno optato per rapporti quasi esclusivamente commerciali, risultando più pronti a sfruttare la ripresa economica dell’Africa. Al pari delle Tigri asiatiche e i paesi del Golfo arabo, sono diventati una spina nel fianco degli occidentali, ancora convinti che l’Africa sia un’area geopolitica di loro esclusiva competenza."
Qui si può leggere l'intervista completa.

martedì 23 ottobre 2007

L'Africa, terra di conquista.


Molti governi africani puntano sulla produzione di biocarburanti. Ma l'ONU avverte: c'è il rischio di carestie alimentari e danni alle foreste

Qui si può leggere questo interessante articolo di
Marco Cochi

Il Presidente ha sciolto il parlamento

Ieri il parlamento e' stato sciolto dal presidente Kibaki. La commissione elettorale del Kenya adesso ha quindi nove giorni per decidere la data delle elezioni che si terranno a dicembre.
Gli ultimi sondaggi vedono il leader dell'opposizione Rayla in vantaggio sul presidente Kibaki.

Qui ulteriori info

venerdì 19 ottobre 2007

Chi decide la data delle elezioni?

Non e' il Presidente a decidere la data delle elezioni, ma la commissione elettorale del Kenya. Il Presidente pero' influenza direttamente questa data attraverso lo scioglimento del parlamento. Se il parlamento non viene sciolto dal presidente la commissione non può andare avanti con l'intero processo.
Questo e' quanto ho imparato leggendo questo articolo su allafrica.com
Nello stesso articolo si legge come le ultime tre elezioni nel 1992, 1997 e 2002 siano sempre state di dicembre, come certamente anche quest'anno.
Direi che non e' una scelta felice per il turismo.

Gli elefanti confermano la loro proverbiale memoria

Uno studio fatto sugli elefanti dell'Amboseli National Park, conferma la loro proverbiale memoria.
Lo riporta corriere.it in questo articolo.

James Watson chiede scusa

Lo scienziato americano James Watson ha chiesto scusa per i commenti riguardo l'intelligenza della gente di colore.
Come riportato da Voice of Africa, lo scienziato non capisce come potrebbe aver detto quello che e' stato riportato e comprende la reazione pubblica ai suoi commenti. Scienziati da tutto il mondo sono intervenuti dicendo che non c'e' alcuna evidenza scientifica sul fatto che i neri siano intellettualmente inferiori. Lo stesso Watson in altre dichiarazioni fatte successivamente all'intervista incriminata ha detto che non ci sono prove scientifiche che i neri siano meno intelligenti dei bianchi.

Pillole di Malindi

E' uscito il nuovo numero di Pillole di Malindi, newsletter della Malindi Resident  Association. E' possibile ritirare una copia omaggio presso la MRA e presso i principali esercizi commerciali di Malindi.

L'Africa non vuole essere salvata

Voglio segnalare questo interessantissimo articolo del giornalista Nigeriano UZODINMA IWEALA.

Lo ricopio integralmente qua sotto dal sito Repubblica.it (cliccare per la pagina originale dell'articolo)

Interessante sia per quello che dice sia perché pubblicato da un giornale che in questo caso sorprende per essersi distaccato dall'essere "politicamente corretto", come dice anche Valerio Pieroni.

"Caro Occidente smetti
di salvare l'Africa"
di UZODINMA IWEALA


L'AUTUNNO scorso, poco dopo il mio ritorno dalla Nigeria, mi sono sentito chiamare da una disinvolta studentessa, una bionda che portava intorno alla vita un filo di perle africane intonate ai suoi occhi azzurri. "Salviamo il Darfur!" gridava la ragazza da dietro un tavolo coperto di opuscoli che esortavano gli studenti a mobilitarsi subito: "Take Action Now! Stop Genocide In Darfur!". Data la mia avversione per la facilità con cui gli studenti dei college si imbarcano nelle cause più in voga, stavo passando oltre; ma la ragazza mi ha bloccato gridando: "Non vuole aiutarci a salvare l'Africa?".

A quanto pare, in questi ultimi tempi l'Occidente, oppresso dai sensi di colpa per la crisi che ha creato in Medio Oriente, si rivolge all'Africa per redimersi. Studenti idealisti, celebrità come Bob Geldof e politici come Tony Blair si sentono investiti della missione di portare la luce nel Continente Nero. E atterrano qui per partecipare a seminari e programmi di ricerca, o per raccogliere bambini da adottare - un po' come i miei amici di New York quando prendono la metropolitana per andare al canile municipale a cercare un randagio da portarsi a casa.

Questa la nuova immagine che l'Occidente dà di se stesso: una generazione sexy e politicamente attiva, che per diffondere il verbo privilegia i paginoni dei rotocalchi con in primo piano la foto di qualche celebrità, su uno sfondo di africani stremati. E non importa se a volte le star impegnate nei soccorsi hanno volti emaciati - sia pure volontariamente - quanto quelli degli affamati che vogliono soccorrere.

L'aspetto più interessante è forse il linguaggio usato per descrivere quest'Africa da salvare. Ad esempio, la campagna pubblicitaria di "Keep a Child Alive" ("Mantieni in vita un bambino"), che ha scelto lo slogan "Io sono africano", presenta le foto di celebrità occidentali, per lo più di pelle bianca, con la faccia dipinta di "segni tribali", sotto la scritta "I am African" in lettere cubitali; e in basso, in caratteri più piccoli: "Aiutaci a fermare la strage".

Ma per quanto benintenzionate, le campagne di questo genere promuovono lo stereotipo dell'Africa come una sorta di buco nero di malattia e di morte. Le notizie di stampa si concentrano invariabilmente sui leader corrotti del continente, sui signori della guerra, sui conflitti "tribali", sul lavoro minorile e sulle donne sfigurate da abusi e mutilazioni genitali. Per di più, queste descrizioni sono spesso precedute da titoli del tipo: "Riuscirà Bono a salvare l'Africa?" Oppure: "Brangelina salverà l'Africa?" Anche se i rapporti tra l'Occidente e il continente africano non sono più apertamente basati su idee razziste, questi articoli hanno molto in comune con i resoconti dei tempi d'oro del colonialismo, quando i missionari europei venivano inviati in Africa per portarci l'istruzione, Gesù Cristo e la "civiltà".

Non c'è un solo africano che come me non apprezzi gli aiuti provenienti dal resto del mondo. Ma ci chiediamo fino a che punto quest'aiuto sia genuino, o se non venga dato nello spirito dell'affermazione di una superiorità culturale. Mi sento avvilito quando prendo parte a manifestazioni di solidarietà ove il conduttore recita l'intera litania dei disastri africani, prima di presentare qualche personaggio, per lo più bianco e facoltoso, che elenca le sue iniziative in favore dei poveri africani affamati. Vorrei sparire ogni volta che sento uno studente benintenzionato descrivere le danze dei villaggi come segno di gratitudine delle popolazioni per i soccorsi ricevuti. O quando un regista di Hollywood gira l'ennesimo film sull'Africa con un occidentale nel ruolo di protagonista - mentre noi africani, che pure siamo esseri umani in carne ed ossa, veniamo usati al servizio delle fantasie proiettate dall'Occidente su se stesso. Queste descrizioni, oltre a passare sotto silenzio il ruolo preminente del mondo occidentale in molte delle situazioni più disastrose del continente, ignorano il lavoro incredibile che gli africani hanno compiuto e continuano a compiere per risolvere i loro problemi.

Perché i media parlano spesso dell'indipendenza "concessa agli Stati dell'Africa dai dominatori coloniali", dimenticando le lotte e il sangue sparso dagli africani per conquistarla? Come mai l'impegno per l'Africa di Bono o Angelina Jolie sono oggetto di smisurate attenzioni, mentre l'opera di africani come Nwankwo Kanu o Dikembe Mutombo è praticamente ignorata? E come si spiega che in Sudan le esibizioni da cow boy di un diplomatico Usa di medio livello ricevano più attenzione degli sforzi di numerosi Paesi dell'Unione africana, che hanno inviato aiuti alimentari e truppe, e si sono impegnati in negoziati estenuanti nel tentativo di raggiungere un accordo tra le parti coinvolte in questa crisi?

Due anni fa ho lavorato in Nigeria in un campo di accoglienza per profughi interni, sopravvissuti a una rivolta che ha causato un migliaio di morti e circa 200.000 rifugiati. I media occidentali, fedeli alla solita formula, hanno riportato le notizie delle violenze, ignorando però gli interventi umanitari in favore dei superstiti da parte dello Stato e dei governi locali, che non hanno potuto contare su molti aiuti internazionali. In molti casi gli assistenti sociali hanno speso, oltre al loro tempo, anche una parte del loro salario per soccorrere i connazionali in difficoltà. Questa è la gente che lavora per la salvezza dell'Africa, come tanti altri in tutto il continente, senza alcun riconoscimento per il loro impegno.

Il mese scorso, il Vertice degli 8 Paesi industrializzati si è incontrato in Germania con un gruppo di celebrità per discutere, tra l'altro, su come salvare l'Africa. Io mi auguro che prima del prossimo incontro di quest'organizzazione ci si renda conto di una cosa: l'Africa non vuol essere salvata. Ciò che l'Africa chiede al mondo è il riconoscimento della sua capacità di avviare una crescita senza precedenti, sulla base di un vero e leale partenariato con gli altri membri della comunità globale.

(© 2007, Uzodinma Iweala. Traduzione di Elisabetta Horvat)

(31 luglio 2007)

giovedì 18 ottobre 2007

Gli africani sono meno intelligenti


Prima che venga tacciato di razzismo per aver fatto una affermazione del genere, metto le mani avanti e dico subito che la frase l'ha detta il premio Nobel per la medicina James Watson uno che nella sua vita ha scoperto la forma a elica della molecola del DNA e ha buttato le basi nella scoperta dell'appaiamento delle basi azotate del DNA, mica pizza e fichi!
I titoli dei giornali parlano di "provocazione", "affermazione razzista" e "vecchie teorie sulla razza". L'affermazione per l'esattezza e' questa: "Sono pessimista per le prospettive del continente africano" poiché "tutte le nostre politiche sociali si basano sul fatto che l' intelligenza degli africani sia pari alla nostra, mentre tutti i test lo smentiscono" e ancora che l’aspirazione umana all’uguaglianza degli uomini è naturale ma "le persone che hanno avuto a che fare con dipendenti neri sanno che non è vero" come si legge sulla stampa.

Credo che questa notizia e' solo l'inizio di una lunga serie di dibattiti e polemiche e infatti ad esempio il museo della scienze di Londra ha cancellato un incontro con lo scienziato.
Per il momento mi e' venuta voglia di farla io la provocazione: si sarebbe cancellato l'incontro se l'affermazione fosse stata "tutte le nostre politiche sociali si basano sul fatto che l' intelligenza degli europei sia pari a quella degli africani, mentre tutti i test lo smentiscono"?

USA for malaria

Gli stati uniti ieri hanno lanciato una ambiziosa campagna per la lotta alla malaria, stanziando 1,4 miliardi di scellini che saranno consegnati al ministro della salute.
La malaria uccide 92 bambini al giorno. "I soldi saranno utilizzati per comprare zanzariere trattate con insetticida, medicine, kit diagnostici, e per fare formazione" ha detto James Nyikal, direttore dei servizi medici.
Il Kenya è uno dei 14 paesi africani che beneficiano dell'iniziativa che il Presidente George W. Bush ha lanciato nel giugno 2005 e che ha impegnato l'America per aiuti pari a 1,2 miliardi di dollari in totale.

mercoledì 17 ottobre 2007

Per un pugno di fagioli

Come ci si dovrebbe porre davanti a una notizia del genere? Un articolo della BBC denuncia che in Kenya la gente e' pronta a vendersi il diritto al voto.
Cioè a vendersi il diritto alla speranza di poter contare qualcosa.
La gente e' semplicemente disillusa? La gente semplicemente ha fame?
Semplicemente: "con i soldi mi ci compro la polenta oggi, con la cartella elettorale al massimo mi ci...."?
Comunque sia la trovo una cosa molto triste.

Ci risiamo: italiano arrestato a Malindi con accusa di traffico di droga

Non entro nel merito della storia e mi limito di seguito a tradurre l'articolo che si può leggere in inglese qui.

Dico solo che leggendo la parola "soffiata" mi vengono i brividi dietro la schiena e che per esperienza personale so quanto sia normale per certi ufficiali avallare storie e accuse "presunte".

Un italiano sospettato di trattare in traffico di droga, pedofilia e traffico di esseri umani e' stato arrestato a Malindi.
Il sospetto e' stato arrestato lunedì dopo una soffiata sulle sue presunte attività illegali.
Il sospetto, che e' in Kenya senza documenti validi, si dice che sia ricercato in patria per collegamenti con attività criminose.
Il comandante della polizia Mr Gregory Waikwa ha confermato l'arresto e ha detto che sono iniziate le indagini.
Gli ufficiali dell'ufficio immigrazione e della polizia turistica hanno fatto irruzione nella sua stanza in una costruzione di tre piani lunedì mattina.
L'ufficiale in carica dell'ufficio immigrazione della costa nord, Mr Fredrick Ogeto, che ha confermato l'arresto ha detto che il passaporto dell'italiano e' scaduto due anni fa.
Il passaporto ha anche dei timbri falsi che indicano un rinnovo di visti fino all'anno 2015.
“Abbiamo gia' contattato l'ambasciata italiana a Nairobi che ci ha confermato che il passaporto e' illegale” ha aggiunto Mr Ogeto.
Il passaporto dell'italiano indica che e' entrato e uscito dal paese attraverso la città di Lokichogio sul confine.
“Questo ci ha resi sospetti perché non ci sono strutture di entrata per stranieri in quel punto del confine” ha detto Mr Waikwa.
Contattato per un commento, il console italiano Mr. Roberto Macri' ha detto: “I feel very bad” e ha declinato di dare ulteriori commenti.
L'ufficiale distrettuale delle investigazioni criminali, Mr John Kariuki, che e' al comando del team investigativo, ha detto ai giornalisti durante un incontro che stavano scavando nelle accuse di traffico di droga, pedofilia e traffico umano.
“Abbiamo anche ricevuto informazioni che il sospetto e' ricercato in patria per lavaggio di denaro sporco e altre accuse criminali” ha detto Mr. Kariuki.
Gli ufficiali hanno arrestato il sospetto e portato alla stazione di polizia di Malindi dove e' stato messo sotto torchio per oltre un'ora prima di essere rinchiuso.
Mr. Ogeto ha detto che il sospetto sara' portato in corte una volta che saranno state portate a termine le indagini.


martedì 16 ottobre 2007

Naomi nel mirino degli ecologisti in Kenya per la costruzione del Billionaire


Se non sbaglio oggi siamo vicini al mesiversario (14/9/2007) di questa notizia, però oggi l'ha pubblicata il "Corriere della sera" e allora assume tutta un'altra valenza, infatti è stata subito ripresa da Alice notizie.

Il corriere conclude: "Attualmente sono in corso le normali procedure di verifica, che comportano anche uno studio dell'impatto ambientale. Queste possono richiedere diversi mesi, se non addirittura anni."
Beh, si vede che al corriere sono poco pratici di come si risolvono le pratiche da queste parti.. (e scusate il bisticcio di parole)

Io ne approfitto per mettere una bella foto della venere nera ;-)

Il Kenya premiato dalla banca mondiale


Il Kenya e' stato riconosciuto dalla Banca Mondiale come una delle economie in piu' rapida evoluzione al mondo.
Per chi non ci credesse può controllare la notizia nel sito Business Daily Africa.
Il premio e' stato consegnato al Ministro dell'economia Mr. Amos Kimunya durante una cerimonia tenutasi a Londra venerdì scorso.
Secondo il ministro la crescita di una economia sostenibile negli ultimi quattro anni ha dato i suoi frutti facendo del Kenya uno dei posti più facili dove poter fare business a livello mondiale. Nei prossimi cinque anni inoltre piu di 500 miliardi di scellini saranno investiti per trasformare il paese in una nazione dalle buone entrate e "non saremo soddisfatti finché non ci laureeremo tra i paesi del primo quarto nel mondo".

E intanto le elezioni si avvicinano...

lunedì 15 ottobre 2007

Nuovi voli da Bergamo e Bari da AIR Italy


A partire dal 21 e dal 25 dicembre prossimi Air Italy opererà nuovi voli da Bergamo e Bari per Mombasa. I voli saranno effettuati in collaborazione con Condor Viaggi e Viaggiland.
Qui la fonte della notizia.

L'eterna lotta tra i muri e il mare

Bloggers Unite - Blog Action Day
Stamattina mi sono fatto un giro in spiaggia per vedere se quanto denunciato dal prof. James Ole Kiyiapi e' vero.
Come si nota anche dalla fotografia scattata, ci sono alcuni hotel che nell'ingordigia di ricavare ulteriori terre dal mare costruiscono direttamente sulla spiaggia, e ancora stamattina ci sono operai intenti a riparare i danni procurati dall'ultima alta marea.
Il mare si era infatti permesso di distruggere il "muro di contenimento" di uno di questi hotel che ha un atteggiamento particolarmente aggressivo, arrivando a costruire ben dentro la spiaggia. Chissa' forse vuole arrivare direttamente alla barriera corallina per permettere ai suoi ospiti di vedere i pesci direttamente dalle camere. Verrebbe quasi da augurarsi davvero uno tsunami, in bassa stagione quando non c'e' nessuno, tanto per fare un po' di pulizie.

Costruire sul mare oltre che dannoso per l'ambiente e' pericoloso dice il Prof. James Ole Kiyiapi

Bloggers Unite - Blog Action Day

Trduco di seguito alcuni passaggi dell'interessante articolo apparso sul sito della KBC

Il segretario permanente per le risorse naturali e per l'ambiente James Ole Kiyiapi ha messo in guardia contro lo sfruttamento delle terre che vengono reclamate in seguito al cedimento delle stesse da parte dell'Oceano lungo le coste del Kenya, affermando che queste pratiche si potrebbero rivelare disastrose in futuro.
Prof. Kiyiapi ha detto che tali costruzioni potrebbero portare alla perdita di vite umane se la terra viene ingoiata di nuovo dal mare quando ritornera' alla linea di alta marea che aveva in origine, il che, dice, potrebbe avvenire in breve.
Parlando ai giornalisti a Malindi (...) il Prof Kiyiapi ha detto agli investitori di lasciare le terre reclamate.
Egli sostiene che il fenomemo del riscaldamento globale del pianeta potrebbe influire sulle coste risultando in un innalzamento del livello del mare e portando percio' disastri alle costruzioni vicino le spiagge.
(...)
I giornalisti hanno espresso la loro preoccupazione riguardo il fatto che le terre “reclamate” a Malindi sono state invase da investitori stranieri che hanno costruito strutture permanenti vicino alle spiagge, alcune all'interno di 30 metri dalla linea dell'alta marea.
“I kenioti e gli investitori stranieri dovrebbero evitare il piu' possibile di sviluppare strutture vicino al mare poiche' se un fenomeno come lo tsunami dovesse colpire, ci sarebbe una forte perdita di vite umane” ha messo in guardia il professore.
Il Professor Kiyiapi, che non ha chiarito quale sia la politica del governo su queste “terre reclamate”, ha ammesso che queste costruzioni sono andate avanti ma ha assolto il suo ministero da qualsiasi responsabilita'.
“Queste terre sono sotto la giurisdizione delle autorita' locali che hanno mandato di approvare o respingere i piani di sviluppo e se le stesse hanno permesso a queste costruzioni di andare avanti, non possiamo farci niente” ha detto.
Ha comunque detto che ogni sviluppo lungo le spiagge o altrove deve andare attraverso il processo di approvazione di Impatto Ambientale, come stabilito dall' “Environmental Management and Coordination Act” del 2005.
E' percio' compito della National Environmental Management Authoriry (NEMA) assicurare che nessuna costruzione sia permessa prima che l”Impatto ambientale” sia stato sottoposto ad essa e conseguentemente approvato.” ha detto.
(...)

Blog Action Day

Bloggers Unite - Blog Action Day
Oggi 15 ottobre i blog di tutto il mondo possono aderire al Blog action day e cioe' "si uniranno per focalizzare l'attenzione di ognuno su una sola, importante problematica" che quest'anno e' l'ambiente.
Voglio partecipare anch'io prendendo spunto da un articolo della KBC sulla conferenza che il segretario permanente per le risorse naturali e per l'ambiente James Ole Kiyiapi ha fatto a Malindi, parlando degli sviluppi di costruzioni lungo le spiagge di Malindi.

domenica 14 ottobre 2007

Per il KWS i turisti esagerano e le morti degli animali nell'attraversare il fiume Mara rientrano nella normalità.

Il Kenya Wildlife Service dice che le morti degli animali durante la grande migrazione sono state 5000 e non decine di migliaia dando la colpa ai turisti per aver esagerato i numeri.
"I turisti che hanno visto il mucchio di 2000 carcasse di animali sono rimasti scioccati dalla vista gonfiando il numero di animali a più di 10000" afferma in un comunicato l'agenzia.
Secondo il KWS, rientra nella annuale casistica il fatto che circa 3000 animali muoiano durante l'attraversamento del fiume e quest'anno, per causa delle inondazioni, il numero di animali morti è stato di circa 2000 al di sopra della media. Per il KWS quindi sono morti 5000 animali, un numero esiguo rispetto alle 400000 nuove nascite che ci sono ogni anno.
Qui si può leggere la notizia della AFP.

sabato 13 ottobre 2007

Problemi di munnezza? Fatevi servire dottò!

Per risolvere il problema della discarica di Korogocho niente di meglio che l'esperienza e la competenza di Eurafrica ditta fantasma napoletana!

Faccio un bel copia incolla dal sito dell'AGI:

(AGI) - Roma, 12 ott. - Uno studio di fattibilita'-fantasma per il trasferimento della discarica di Nairobi ha portato all'apertura di un'inchiesta interna al ministero dell'Ambiente italiano. Il caso, portato alla luce da una denuncia dei missionari comboniani che vivono accanto alla discarica di Korogocho e da anni si battono per la bonifica dell'area, riguarda il via libera dato dalla direzione generale del ministero a uno studio di fattibilita' dal costo di 721.000 euro, subito bocciato e bloccato dal ministro.
I fatti risalgono al 7 maggio, quando alla Direzione generale di Roma arriva una lettera con il timbro del governo del Kenya che indica un'impresa italiana, la 'Eurafrica', come quella designata dal governo kenyota per eseguire i lavori e chiede al ministero dell'Ambiente 721.000 euro per uno studio di fattibilita'. La Direzione generale approva il progetto e, come e' prassi, ne informa il gabinetto del ministro. Ma il giorno dopo, l'8 maggio, "in via precauzionale e d'accordo con il ministero degli Esteri, Pecoraro Scanio blocca tutto", racconta Petrillo, "e gira gli estremi ricevuti dal Kenya dell'impresa italiana ai comboniani di Korogocho" per avere maggiori informazioni. L'indagine dei missionari, che hanno distribuito in conferenza stampa una documentazione, sia sul progetto di studio di fattibilita' sia sulla visura della societa' a responsabilita' limitata 'Eurafrica', ha portato a tre conclusioni. La ditta in questione "non ha diretta esperienza in materia ambientale"; 'Eurafrica' ha vantato "referenze fasulle e intese che non esistono"; inoltre, non ha una "struttura e un bilancio idonei per questa iniziativa": il capitale sociale ammonta a 10.000 euro; la sede e' a Roma e corrisponde all'abitazione di uno dei due proprietari, mentre quella legale e' a Napoli, in casa della mamma dello stesso socio. Tra l'altro, il direttore di una filiale Eurafrica Kenya, di cui non sono ancora chiare le origini, secondo i comboniani sarebbe un noto rappresentante di armi.
Gli elementi forniti dai missionari hanno "confermato il sospetto iniziale" del ministro dell'Ambiente, che ha messo al lavoro una task force del ministero per le necessarie verifiche e proposto al governo del Kenya di usufruire delle strutture e competenze dell'Apat, l'agenzia pubblica del ministero italiano, per un eventuale studio di fattibilita' e per monitorare costi e qualita' dell'intera operazione. L'impegno del ministero dell'Ambiente italiano per lo smantellamento della discarica risale al 2006, quando Pecorario Scanio, nel corso di una visita a Korogocho decise di stipulare una convenzione con il collega keniota per realizzare la bonifica nell'ambito dei contributi del Protocollo di Kyoto. In quella occasione fu avviata sul caso una "proficua collaborazione" tra ministero del'Ambiente e degli Esteri.
Padre Alex Zanotelli, che ha convocato la conferenza per chiedere pubblicamente al governo italiano "di fare chiarezza e garantire la trasparenza" dell'operazione, ha spiegato che "su Dandora si sono appuntati molti interessi e la bonifica e' un'occasione di guadagno che fa gola a molti, soprattutto come biglietto d'ingresso per la piu' profittevole gestione dei rifiuti della capitale". Il missionario comboniano, che ha vissuto 12 anni nella baraccopoli di Korogocho e ora e' al lavoro al Rione Sanita' di Napoli, ha anche sottolineato "l'inutilita'" di uno studio di fattibilita' sulla discarica, "considerando che ce ne sono gia' diversi", ha spiegato, "tra cui due molto accreditati: uno giapponese per la bonifica e uno per la messa in sicurezza della discarica fatto dall'italiana Jacorossi.
Oltre alla trasparenza delle procedure, i comboniani chiedono che i lavori per il trasferimento inizino al piu' presto. Uno studio commissionato all'Unep, il Programma ambientale dell'Onu, ha dimostrato che su 328 bambini di Korogocho tra i 2 e i 18 anni, quasi la meta' e' "imbottito" di metalli pesanti. L'accordo tra governo italiano e keniota per la realizzazione del progetto e' frutto della campagna WNairobiW, promossa e animata dai comboniani. (AGI)

EID

Oggi è giornata di festa a Malindi, infatti si celebra la fine del Ramadan detta anche EID.
La festa è sentita e celebrata da tutti, musulmani o cristiani tutti sono in festa. In realtà quello che ho notato qui è che tutte le feste vengono celebrate da entrambi le comunità, intendo dire che i musulmani partecipano a quelle cristiane e viceversa, e non sia mai detto che una festività capiti di domenica, viene subito spostata al lunedì successivo.

venerdì 12 ottobre 2007

Un secondo ministro passa all'opposizione

Dopo il caso della onorevole Charity Ngilu, ex ministro della salute licenziata dal presidente per aver espresso il suo completo appoggio al partito all'opposizione ODM, un secondo ministro segue il suo esempio.
Si tratta di John Koech che ha affermato "la ragione primaria per cui non appoggio il Presidente Kibaki -che è un bravuomo e molto utile- è che la gente che lo circonda non capisce la situazione critica di molti kenioti poichè si sono assicurati i posti migliori e un potere finanziario in un governo per il quale non hanno combattuto per portarlo al potere." Questo gruppo di persone, del quale non fa nomi, hanno raccolto senza aver seminato. Secondo Mr Koech "L'intero governo è all'opposizione"
Per chi vuole approfondire qui c'è l'articolo originale.

Il collegamento internet veloce sarà disponibile non prima di metà 2009

Sarà Alcatel.Lucent a realizzare il collegamento veloce con la città araba di Fujairah di cui ho parlato pochi post fa, ma ci vorranno almeno 16 mesi per la sua realizzazione. L'offerta di Alcatel-Lucent ha battuto quelle di Tyco Telecommunication, Fujista Corporation, NEC Corporation e Huawei Technologies of China. Alcatel-Lucent si è detta in gradi do realizzare il collegamento con 5,6miliardi di scellini, facendo così risparmiare 2,2 miliardi rispetto a quanto aveva stanziato il governo. Prima di poter firmare il contratto Alcatel-Lucent deve aspettare 14 giorni per poter permettere alle concorrenti che hanno perso di presentare eventuali ricorsi.

giovedì 11 ottobre 2007

Il comune vuole far pagare il parcheggio

La novità sembra che sia stata ufficialmente pubblicata.
Per chi può controllare la gazzetta e': Gazetted notice 8706 - dated September 7th, 2007

L'ammontare del pedaggio di parcheggio sarà pari a 40 scellini per le macchine e 100 per i camion.
Naturalmente non e' chiaro dove sarà possibile parcheggiare e per quanto a lungo vale il pagamento.

Energia!

La Kenya Power and lighting Company intende modernizzare sei centrali elettriche per la produzione di energia in alcuni dei posti più remoti del paese. Il valore del progetto e' stimato il 776 milioni di scellini. I nuovi generatori di corrente diesel, saranno installati nell'area di Lamu Mpeketoni, ad Hola sul Tana River, ad Elwak nel Sud Mandera, ad Habaswein nel Wajir, a Merti in isiolo e nell"isola Mfangano, attualmente del tutto priva di allacciamento alla rete elettrica nazionale.

Moschino finanzia scuole a Malindi e Kilifi

La famosa casa di moda italiana MOSCHINO ha deciso di mettere in vendita alcuni capi storici della sua collezione per finanziare la costruzione di 50 scuole nei distretti di Malindi e Kilifi, nell'ambito del progetto "A scuola con AMREF".
Sul sito dellamoda.it inoltre si legge che "L’obiettivo del progetto consiste nell’aumentare il tasso di scolarizzazione, migliorare le condizioni igienico-sanitarie e le infrastrutture scolastiche e infine creare nuove strutture atte a promuovere l'educazione sanitaria fra la popolazione."

Un collegamento da sogno

"L'offerta vincitrice della gara d'appalto per la posa del cavo in fibra ottica che collegherà il Kenya alla città araba di Fujairah si conoscerà oggi" questo si legge in un articolo di Business Daily Africa.
Questa notizia e' da ricollegare ai 114,4 milioni di dollari stanziati dalla banca mondiale per risolvere il problema del collegamento mancante.
Cinque compagnie internazionali (
Alcatel-Lucent, Tyco Telecommunication, Fujista Corporation, NEC Corporation and Huawei Technologies of China) si sono fatte avanti con le loro offerte. Il progetto valutato in 7,8miliardi di scellini collegherà' la città di Mombasa con quella di Fujairah negli Emirati Arabi Uniti.
La proprietà del progetto sarà al 40% del governo, al 20%
di Etisalat una compagnia di telecomunicazioni araba e per un 40% sarà aperta ad investitori privati. Una volta che il progetto sarà realizzato i costi per la connessione ad Internet in Kenya diminuiranno drasticamente.
Purtroppo non si fa alcun cenno ai tempi di realizzazione.

Strage di animali nell'annuale attraversamento del fiume Mara per la migrazione.

Quasi 20.000 animali sono morti nel disperato attraversamento del fiume Mara in piena per le abbondanti piogge ma anche per l'incontrollato sfruttamento e distruzione della foresta Mau.
Questa e' la scioccante notizia riportata oggi dal allafrica.com.
Le zone turistiche spesso usate per i picnic nelle vicinanze dell'attraversamento sono state interdette a causa del terribile puzzo e delle carcasse degli animali in putrefazione.
E' la prima volta a memoria d'uomo che una tale strage di animali avviene per l'attraversamento annuale del fiume Mara che gli animali fanno da sempre durante la loro migrazione dalla Tanzania al Kenya.

E' una notizia scioccante che dovrebbe far riflettere tutti sulla nostra responsabilità sullo sfruttamento delle risorse della natura e le imprevedibili tragiche conseguenze e cui andiamo incontro se i governi non danno una seria regolamentazione, ma specialmentese non fanno seri controlli sull'utilizzo delle risorse e sulla distruzione del delicatissimo equilibrio su cui si basa la nostra vita sul pianeta Terra.

Altri articoli sull'argomento oltre a quello di allafrica.com si trovano su AFP e nel sito dell'agenzia Reuters

mercoledì 10 ottobre 2007

Il settore del turismo continua a crescere e il governo invita gli investitori

Il settore del turismo alla fine del terzo quadrimestre dell'anno ha aumentato i propri introiti di quasi il 20% passando da 41.5 miliardi di scellini per lo stesso periodo dello scorso anno ai 49.2 miliardi attuali.
Lo afferma allafrica.com oggi riposrtando un articolo del Nation. "La gran Bretagna mantiene la leadership degli arrivi, seguita da America, Germania e Italia". Anche Francia Svizzera e Australia sono mercati che mostrano una certa vivacita' con lievi aumenti di presenze. Adesso il Kenya Tourism Board sta facendo ricerche su eventuali espansioni del mercato alla Cina. "Ci appelliamo agli investitori locali per investire in un mercato che vale 5 miliardi di scellini al mese" ha detto Mr. Ong'ong'a, direttore del KTB.
Secondo Mr Ong'ong'a ci sarà un aumento degli arrivi aerei con l'entrata in campo di Air China, Air Iran e Delta Airline (Stati Uniti d'America).

Mi sento di dire che gli investitori (sicuramente quelli italiani) si appellano al governo per un investimento nelle infrastrutture (segnatamente strade, aeroporti, internet e fornitura di corrente elettrica) per evitare che il paese perdi troppo terreno rispetto ad una concorrenza internazionale ogni giorno più agguerrita.

Torna Out of Italy

Oggi passando dall'ufficio della Malindi Resident Association, mi e' stato fatto omaggio dell'ultimo numero di Out of Italy, di cui e' riprodotta la copertina a lato. Stampato su una carta molto bella, tutto a colori e con vari interessanti articoli che spaziano da denunce sui guadagni dei nostri parlamentari, a quelli dei rappresentanti del governo locale (per par condicio suppongo). Da segnalare tra l'altro un interessante articolo del direttore Franco Nofori sui motivi dei continui fallimenti delle genti africane che non sanno coalizzarsi per antichi odi tribali. Ancora si parla del flagello dell'AIDS e della "Via crucis" del turista (articolo nel contempo ironico e amaramente vero). Non mancano poi interessanti rubriche quali "Brevi dall'Africa", "Il taccuino del turista", "mi dica dottore" e "Brevi dall'Italia", oltre ad interessanti recensioni di libri sul Kenya e sull'Africa in "Novità editoriali".
Le copie del giornale sono "distribuite gratuitamente - fino ad esaurimento - presso tutte le istituzioni italiane in Africa, oltre ad Hotels, tour operators, linee aeree ed altri punti di ditribuzione in Italia." E' possibile comunque riceverlo a casa previo il pagamento delle spese postali, compilando un modulo presente nelle pagine interne del giornale.

Moi day

Oggi in Kenya è festa nazionale: il Moi Day, dedicato al secondo presidente del Kenya Daniel Arap Moi.

martedì 9 ottobre 2007

La Kenya Revenue Authority rallenta le operazioni di un porto gia' congestionato

La Kenya Revenue Authority (l'ente statale preposto alla raccolta delle entrate tributarie in Kenya) e la Kenya International Freight and Warehousing Association (Associazione Internazionale per il magazzinaggio e trasporto delle merci del Kenya) sono ai ferri corti. Come riportato da allafrica.com la questione e' nata quando la KRA e' stata attaccata dalle compagnie petrolifere per aver implementato un nuovo sistema di pagamenti anticipati che rallenta di fatto il transito dei prodotti petroliferi, intasando ancor più il già più che congestionato porto di Mombasa.
"Il porto di Mombasa serve come via d'accesso per tutta l'Africa orientale oltreché gran parte della regione dei grandi laghi. Dobbiamo proteggere questa posizione gelosamente. Mentre lo zelo e la determinazione del KRA di raccogliere il maggior numero di entrate e' benvenuta e concepibile, il suo modus operandi non dovrebbe compromettere la funzionalità di altre imprese statali.Dovrebbe tener conto della situazione critica in cui versano gli importatori" e' il commento del giornalista che più avanti aggiunge "Il porto e' già sotto esame da parte di importatori, esportatori e linee di navigazione a causa della congestione. Come priorità la KRA dovrebbe semplificare le procedure doganali a cui si devono in buona parte la congestione del porto, prima di uscirsene con altre misure di raccolta delle tasse rivoluzionarie"

Atterraggio di emergenza all'aeroporto di Nairobi

Rimanendo in tema di voli, Alice notizie riporta che questa mattina un aereo cargo della Lufthansa decollato dal Sudafrica ha effettuato un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Nairobi.

Riprendono i voli per Lamu


Dopo tre settimane di sospensione nelle quali Air Kenya aveva interrotto i voli su Lamu a causa delle condizioni della pista di atterraggio, che non incontrava più gli standard di sicurezza minimi, la compagnia aerea e' pronta a ripartire con i voli giornalieri da Malindi, essendo soddisfatta delle riparazioni effettuate dalla Kenya Airports Authority. A partire da meta' del mese per il periodo di alta stagione, la compagnia utilizzerà un aeromobile da 72 posti invece di quello da 35 normalmente utilizzato per la tratta Malindi-Lamu.

lunedì 8 ottobre 2007

Secondo un sondaggio, la lotta alla corruzione e' il piu' grande fallimento del governo Kibaki.

Un articolo postato oggi su allafrica.com dice (traduco testualmente) che "Il settantacinque per cento delle 2400 persone intervistate in tutto il paese da Infotrak Research and Consulting per conto di Nation Media Group dicono che considerano la concussione il più grande fallimento del governo Kibaki"
"Nelle loro conclusioni quelli di infotrack affermano che il 66 percento dei kenioti considera l'insicurezza come il piu grande fallimento del governo Kibaki, la disoccupazione (58 percento), il tribalismo (54) e lo sviluppo selettivo (46)"
Io negli anni passati ho visto tante persone sorridere davanti alle cassette con su scritto "corruption complaints" messe fuori dalla porta dei principali uffici pubblici, evidentemente la corruzione non si combatte solo mettendo calendari con su scritto "don't give a bribe" dietro le spalle dell'ufficiale corrotto o mettendo le cassette fuori la porta. Cassette il cui contenuto suppongo venga raccolto dai funzionari dell'ufficio stesso.

Voli per mombasa all business a Natale con Livingston

La compagnia aerea livingston per il periodo Natale/capodanno volera' con un aereomobile MD83 in configurazione all business da Milano Malpensa a Mombasa con uno scalo tecnico a Luxor.

domenica 7 ottobre 2007

Il ministro della salute a ruota libera contro il governo

Il ministro della salute in carica dell'attuale governo, la signora Charity Ngilu, interviene ad un congresso elettorale del partito dell'opposizione (ODM) e svela il suo sostegno alle imminenti elezioni per quest'ultimo. Il ministro della salute è un fiume in piena e esterna a più non posso contro l'attuale governo, governo che lei ancora rappresenta.
Nel suo discorso afferma che il governo non ha ancora chiarito i mega scandali in tema di corruzione (Goldenberg, Anglo leasing), che non ha mantenuto le promesse di dare una assistenza sanitaria libera a tutti con la scusa di mancanza di fondi (quando i soldi vengono sprecati ad esempio per unità navali non consegnate da 4,2 miliardi di scellini), non ha mantenuto la promessa di dare al paese una nuova costituzione dopo 100 giorni dalle elezioni come promesso in campagna elettorale. Il ministro accusa il governo attuale di tribalismo, denuncia che la criminalità ha raggiunto livelli mai raggiunti in precedenza e che i giovani sono completamente abbandonati. Il ministro si dice confidente che una eventuale amministrazione del partito ODM (attualmente all'opposizione) risolverà tutti i problemi.
Il segretario del partito Citizen Democratic Party Mr. Francis Karanja, accusa il ministro di disonestà e di cercare di confondere le menti dei cittadini: "Perché non si è dimessa dal governo che sta accusando di corruzione e disonestà?"
Ai posteri l'ardua sentenza.

Aggiornamento 8 ottobre 2007
Ieri l'ufficio stampa presidenziale ha comunicato quanto segue: "L'On. Charity Njilu e' stata rimossa dai suoi compiti di ministro della sanita' con effetto immediato."

La Banca mondiale stanzia 400 milioni di dollari

Allafrica.com riporta che la banca mondiale ha stanziato 28 miliardi di scellini al Kenya (400 milioni di dollari) come aiuto per lo sviluppo.
I soldi saranno utilizzati per la lotta all'AIDS e progetti per l'acqua. Il direttore della banca mondiale Mr Colin Bruce, ha lodato il governo per la crescita del 6.3 percento dell'economia, e ha affermato che se gli effetti benefici di questa crescita non si è percepita tra la gente è a causa dell'inflazione galoppante. Mr Bruce ha affermato che i kenioti hanno grandi aspettative da questo governo ma che cinque anni non sono abbastanza per realizzare i sogni di ogni cittadino keniota.

Certo che il sospetto che l'articolo sia un po' pilotato (considerando il periodo di campagna elettorale) è forte, anche perché non tutte le frasi attribuite a Mr. Bruce sono virgolettate.

LUNDIN alla ricerca del petrolio

Brr.. questa notizia mette un po' i brividi: la compagnia petrolifera LUNDIN ha firmato un contratto con il governo del Kenia per la ricerca di petrolio nella zona nord est del lago Turcana.

Mah.. speriamo davvero che non trovino niente.
Questo il link per saperne di più.

La sede RAI di Nairobi


Incredibile, volevo scrivere un articolo sulla sede RAI di Nairobi, ormai operativa da più di un anno, e invece oggi Joshua Massarenti ne ha scritto uno sull'argomento molto interessante sul blog di Panorama. Non mi rimane che segnalarlo, lo si può leggere qui.
Personalmente spero che la sede RAI di Nairobi diventi un po' più attiva per il futuro.

sabato 6 ottobre 2007

Tutto il (terzo) mondo e' paese


In questi giorni in Italia si fa un gran parlare dei costi della politica. Naturalmente non e' un problema solo italiano e non ci vuole uno scenziato per immaginare che il problema e' più grave nei paesi del "terzo mondo". Il Kenya non fa certamente eccezione, ed anche qui e' uno degli argomenti più gettonati, specialmente in periodo di elezioni. E' proprio di oggi un articolo scritto dal presidente della commissione nazionale dei diritti umani del Kenya, Mr. Maina Kia. Traduco alcuni dei passi più significativi dell'articolo:

"Si sostiene che e' necessario pagare bene i funzionari pubblici cosi' che il governo possa avere uno staff efficiente e professionale al vertice. Ma se la scala dei pagamenti e' cosi' sbandata come in effetti e', quello che alla fine il paese si troverà e' uno staff malato e infelice alla base".
"E' provato che salari grassi non garantiscono efficienza e professionalità. Semmai spesso aumenta la paura di perdere il posto(...)"
"La paga dei funzionari pubblici al vertice, incluso il Presidente, i ministri del gabinetto, i membri del parlamento, giudici, segretari permanenti, capi parastatali, e altre cariche nominate dal presidente, sono tra le 10 più pagate al mondo. Eppure nell'indice di sviluppo umano del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite il Kenya e' al 152mo posto su 177 nazioni."
"Secondo quanto stimato, un membro del parlamento guadagna più di 850.000 scellini al mese (circa 9.500euro) e molti extra, mentre la maggior parte dei kenioti guadagna meno di 100 scellini (meno di un euro) al giorno."
L'analisi prosegue dicendo che se si riducesse il salario dei membri del parlamento ad una quota equivalente a quanto era nel 1972, e cioe' l'equivalente di circa 400.000 scellini attuali si potrebbero risparmiare in un anno i soldi per rifare i 183 kilometri di autostrada Timboroa-Eldoret-Malaba. Ancora se i salari proposti di 400.000 scellini fossero soggetti a tassazione, con i soldi ottenuti, si potrebbero realizzare 35 progetti per l'acqua l'anno dal costo di 10 milioni di scellini l'uno o pagare 20.000 lavoratori per un anno con uno stipendio di 15.000 scellini al mese.
"Inoltre ogni membro del parlamento ha diritto ad un sussidio di 3,3 milioni per la macchina ed un prestito esente da interessi di 8 milioni per comprare una casa."
"Il direttore della commisione anti-corruzione del Kenya guadagna 2,5 milioni di scellini al mese (circa 27000 euro). Un salario superiore a quello del segretario generale delle nazioni unite. Eppure i salari delle Nazioni Unite sono basati sul fatto che dovrebbero essere i piu' alti al mondo per attrarre le persone piu' qualificate. Un membro del parlamento e' pagato piu' del suo omologo della Norvegia, che pero' nella classifica del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite e' al terzo posto."

La mia considerazione su questo articolo e' che la forte disparità di trattamento tra i funzionari al top e quelli alla base (quelli comunali diciamo) chiaramente aumenta la frustrazione in questi ultimi e di conseguenza la richiesta di mance. Questa differenza fa si che se i pochi al top non sono corrotti i tantissimi alla base lo sono tutti. I primi inoltre non combatteranno mai la corruzione dei loro sottoposti perché chiaramente si sentono in colpa. Per loro e' meglio lasciare le cose come stanno... i corrotti e i cattivi sono quelli a diretto contatto con il popolo che guadagna meno di un euro al giorno. Perché dovrebbero combattere la corruzione seriamente? In questo modo loro si prendono la maggior parte delle risorse economiche del governo, e i salari dei funzionari alla base vengono pagati con la corruzione che quindi viene a fare parte integrante del sistema. E poi se io fossi il direttore della commisione anti-corruzione del Kenya, perché dovrei debellare la corruzione? Finché c'è corruzione mi becco uno stipendio di 27000 euro al mese che non sarebbero bruscolini neanche in Giappone.

venerdì 5 ottobre 2007

Vincere al casino'

Oggi mi e' capitato di vedere su RAI INTERNATIONAL all'ora di pranzo la trasmissione Medicina 33 di Luciano Onder. All'inizio ho avuto l'impressione che questa puntata dovevo averla già vista, invece era una puntata originale, ma non nei contenuti. Infatti parlava di acne giovanile, di disturbi intestinali, della dieta sbagliata che non va fatta (con l'intervento del preparatore atletico della Juventus, sempre lui, che dice che -udite udite- bisogna mangiare 5 volte al giorno, e che bisogna mangiare di tutto ma poco, ma che non bisogna mangiare grassi, e non bisogna mangiare zuccheri, e non bisogna mangiare pasta... ) e naturalmente come ultimo servizio... rullo di tamburi: le malattie a cui uno si espone quando va nei paesi tropicali.
E subito si sono sprecati i consigli e le interviste ai migliori luminari sul tema della Malaria: coprirsi per bene, usare i repellenti ma soprattutto... prepararsi per tempo facendo la profilassi da un mese prima della partenza.
La mia esperienza personale e' che con profilassi antimalarica, che fa male di sicuro, ho visto tante persone rovinarsi una vacanza bellissima, o non godersi il safari perché stavano male. Il mio suggerimento e': venite tranquillamente in Kenya, godetevi la vacanza e prima di andar via comprate (a scopo prudenziale) la medicina per la malaria. Si vende tranquillamente in farmacia a Malindi per pochi euro. La Malaria necessita di un certo periodo di incubazione e inoltre ve ne sono di diversi "ceppi". Fare una profilassi preventiva e' inutile perché troppo generica. La medicina che si vende qui (poche pastiglie da prendere per tre giorni) e' specifica per il tipo di malaria che eventualmente si potrebbe prendere in questo momento a Malindi e la debella totalmente in tre giorni.
Una volta in Italia nel caso ci si dovesse sentire male nelle 2 settimane successive al rientro, fate il test per la malaria e, se positivo, utilizzate la medicina.
Ma e' davvero cosi' facile prendere la malaria? Io vivo qui da tre anni e ho visto più residenti/turisti vincere delle fortune al casino di Malindi piuttosto che prendere la malaria (e adesso non vorrei essere frainteso: vincere, si sa, e' difficilissimo).
Se non credete a me potete leggere alcuni degli ultimi diari di viaggio dal sito "turisti per caso" qui e qui.

Operatori di barche per turisti e di bancarelle contro gli Hotel

Allafrica.com riporta che c'è una lamentela degli operatori di barche per turisti e delle bancarelle di souvenir per turisti gestite dai locali. La lamentela e' contro gli hotel.
Questi ultimi avrebbero cominciato ad offrire ai loro clienti servizi che vanno in diretta concorrenza con le loro attività. Denunciano che oltre 40 hotel e 150 ville tra Malindi e Watamu hanno comprato barche e aperto negozietti di souvenir per il loro ospiti, danneggiando in tal modo le loro attività.
Il presidente degli Hotelier, Sig. Isaac Rodrot, dice che non c'e nessuna legge che impedisca agli hotel di diversificare i loro business.

giovedì 4 ottobre 2007

La battaglia delle arance


Curiosa la notizia della battaglia per il simbolo elettorale di due partiti politici che in vista delle ormai imminenti elezioni politiche vogliono lo stesso simbolo: un'arancia. Anzi uno ha come simbolo un'arancia e un altro una arancia e mezza. Il primo si chiama ODM (Orange Democratic Movement) ed è il partito di Rayla il principale candidato dell'opposizione. ODM-Kenya (derivazione del primo) invece ha per simbolo un'arancia e mezza sopra la mappa del Kenya.

Fedele al suo simbolo il partito dell'attuale presidente Kibaki: una banana.

Sorridi, sei su candid camera

Questa notizia non c'azzecca niente con malindi (come direbbe qualcuno) ma mi sembra troppo succosa!

Ormai anche per essere ladri bisogna capirne un po' di informatica, altrimenti si finisce per fare la fine del signore della foto. Chi è? E' il ladro del portatile Macintosh che era in una postazione di una esposizione di una fiera ed era programmato per fare foto ogni 5 minuti, foto che trasmetteva in automatico sul web. Così quando il ladro una volta a casa ha acceso il computer, il Macintosh ha scattato la foto e l'ha trasmessa su internet (bisogna pensare che in America la connessione senza fili WiFi è ormai dappertutto e la proverbiale facilità d'uso di settaggi automatici del mac ha fatto il resto).
Immaginate la faccia del proprietario del computer quando ha visto sul suo blog fotografico le foto del ladro che si pavoneggia di fronte alla minivideocamera del portatile. Evidentemente il ladro era inconsapevole che le foto venivano automaticamente pubblicate in internet. La notizia si è rapidamente sparsa sul web ed in poche ore le foto sono state viste 372700 volte in tutto il mondo. Il ladro ha pensato bene di presentarsi al primo posto di polizia e confessare.

La base si potenzia


I
eri mattina presso la sede dell'Agenzia Spaziale Italiana si è formato il consorzio I4SB (Industries for Space Base).
Il consorzio è costituito da quattro aziende, la Telespazio, la Vitrociset, la Rheinmetall e la Carlo Gavazzi. Tra i vari programmi ci sono il potenziamento della base spaziale Luigi Broglio (ex S. Marco) a Ngomeni.
Questo l'annuncio stampa:
I4SB ha per oggetto "la promozione, presentazione di offerte competitive, loro negoziazione, acquisizione di contratti relativamente alle attività di: a) Progetto, realizzazione e qualificazione sistemi, infrastrutture, impianti ausiliari e tecnologici; b) Esercizio e Integrated Logistics Services (ILS) di sistemi, infrastrutture, impianti ausiliari e tecnologici; c) Preparazione ed esecuzione di servizi di lancio per lo sviluppo di infrastrutture di Terra e relativi servizi connessi ai test e lanci di qualifica del vettore VEGA 2, agli investimenti per le infrastrutture di Kourou e all’aggiornamento, potenziamento e sviluppo di Malindi."
Qui e qui due articoli di approfondimento.

mercoledì 3 ottobre 2007

Senza identità


Ieri notte un cinese (si proprio un cinese) è entrato nel mio account ebay. E' riuscito a rubarmi l'idendità di ebay e da li è riuscito a fare lo stesso con il mio account di Gmail (che era collegato all'account di ebay).
L'account di google comprende oltre a gmail, parecchi altri servizi offerti dalla mega società di Mountain View come google docs, l'accesso a questo blog e tante altre cose. Dopo aver cambiato le password dei miei account, si è messo a vendere televisori al plasma da 42 pollici sfruttando la mia identità su ebay. Così ieri mattina quando ho tentato di controllare la posta mi sono ritrovato con il messaggio "user e password non coincidono".
Non sto qui a raccontare le peripezie e le chiacchierate via email con i tecnici della sicurezza di ebay e google per convincerli che io ero il legittimo proprietario di questi 2 account. Fortunatamente in 24 ore sono riuscito a bloccare le aste su ebay e a tornare in possesso di entrambi gli account (e di due anni di email).
La cosa però mi ha fatto pensare. Noi affidiamo (e mi riferisco in particolare a google) le nostre email, i nostri documenti ad una società americana che si trova in California. Poi qualcuno riesce in qualche modo a rubarti l'identità e ti sbatte fuori dalla porta... niente emal, niente documenti... a chi ti rivolgi? Ti senti nudo, in mezzo al niente, senza identità.
Dopo quasi 24 ore sono riuscito a trovare la pagina con il form di google che mi ha permesso di chiedere aiuto e di uscire fuori da guai.

lunedì 1 ottobre 2007

Al presidente non far sapere...


Quando un uomo politico da Nairobi va a far visita ad una zona rurale (ma e' capitato anche con Malindi), c'è una strana agitazione nel posto a partire da una settimana prima dell'evento. Le strade vengono riparate (nulla di serio si intende... vengono chiuse le buche e spianate quel tanto che basta da farle durare il tempo della visita), gli alberi vengono potati, tutta la spazzatura e le buste di plastica vengono eliminate. Succede un po' come quando la casalinga negligente nasconde la spazzatura sotto il tappeto quando sente i passi del marito attraversare la porta d'ingresso. L'importante e' che l'uomo politico (o peggio il presidente in persona) non sappia come davvero stanno le cose. Tutto deve sembrare perfetto.. come se l'ordine e la pulizia non servano ai cittadini ma agli amministratori locali (corrotti) per farsi belli davanti al presidente. Il quale poi, in un discorso elettorale, si farà bello davanti ai suoi cittadini. I poveri cittadini Kenioti d'altro canto, sono tagliati fuori da una informazione veramente critica e democratica. Nel paese ci sono 2 giornali e l'accesso ad internet e' roba per un 10 percento della popolazione a dir tanto.

Ridateci il TIGGI'!



Basta! Non se ne può davvero piu'! Dopo un po' che si sono insediati i dirigenti di RAI INTERNATIONAL vengono presi dalla smania di voler creare i programmi appositi per gli italiani all'estero. E allora oltre a QUI ROMA un programma inutile, condotto da una lettrice che non sa pvonunciave la evve, spunta ITALIA NEWS che cosi viene presentato sul sito ufficiale:

"ITALIA NEWS 4 YOU! UN OCCHIO SUI FATTI DEL GIORNO Un appuntamento quotidiano con l'informazione di Rai International condotto da Piero Di Pasquale. La politica internazionale, l'attualità italiana, l'economia, come cambia il nostro paese, come cambia il mondo, l'approfondimento in tutte le sue sfaccettature. Dal 24 settembre ogni giorno alle 13 ora italiana su tutti i canali di Rai International e in diretta streaming su Internet."

Eh no, porca miseria! Alle 13 Italiana piuttosto fateci vedere il TG2, o il TG1 delle 13,30 ma per intero, non "l'apertura". Ma chi glielo ha detto a Piero Badaloni che noi vogliamo che le notizie ce le filtri e spieghi Di Pasquale? Al limite Di Pasquale ci faccia vedere il TG in santa pace per poi commentarlo con i suoi ospiti dopo, ospiti che potrebbero essere rappresentanti degli italiani all'estero.. questo sarebbe molto più interessante.
Gli Italiani all'estero cercano in RAI INTERNATIONAL un po' di Italia, gli Italiani all'estero sono italiani e come tali sono abituati a vedere il TG delle 13,30 e delle 20,30, queste cose non vanno toccate! Non devono ricordarci che in quanto Italiani all'estero siamo diversi e quindi... niente TG. Fino a quando veniamo privati di partite di Champions league o di film per questione di diritti mi sta bene, ma il telegiornale non ha diritti e ce lo vogliamo vedere cosi com'è per poi farci la nostra opinione.