giovedì 29 novembre 2007

Tanti auguri Karibuni!


C'è una associazione di Como che si chiama Karibuni Onlus che compie tre anni oggi, ed e' portata avanti con passione dal suo carismatico Presidente Gianfranco Ranieri.
In tre anni di attività a Malindi e dintorni hanno realizzato moltissimi progetti, insieme con i Rotary Club di Appiano Gentile e di Cantù in Italia, e con il Rotary Club di Malindi.
A Gede ad esempio hanno costruito delle aule nuove per i bambini diversamente abili presso la Gede Primary School, mentre a Malindi hanno finanziato l'acquisto di materiali per il reparto di fisiatria, e ancora altri progetti sono in già in cantiere, come un nuovo reparto pediatrico per l'ospedale di Marafa.
Questo breve elenco e' rappresentativo ma non esaustivo di tutti i progetti portati avanti e con piacere voglio segnalare che, in questa occasione speciale, questa sera l'associazione si riunirà a Como presso la sua sede, per festeggiare i bei traguardi raggiunti in cosi' poco tempo. Alla serata parteciperanno l'ambasciatore del Kenya in Italia Ann Nyikuli, e il vescovo di Malindi monsignor Francesco Baldacchino.
Per chi volesse saperne di più, oltre il sito dell'associazione www.karibuni.org, segnalo questo articolo.
I contatti dell'associazione sono:
info@karibuni.org oppure telefono + 39 338.6564920
Tanti auguri Karibuni!

mercoledì 28 novembre 2007

2009, l'anno del contatto



Un po' di tempo fa ho scritto che la situazione di arretratezza in cui si trova il Kenya sul fronte dei collegamenti internet è dovuta alla mancanza di un collegamento per tutta l'Africa orientale alla rete telematica globale (ad internet per dirla breve, qui si può vedere una immagine attuale dei collegamenti telematici mondiali).
A causa di questa situazione, paesi come il Kenya si devono affidare per la maggior parte a costosissimi collegamenti via satellite, costi che naturalmente si vanno a scaricare sull'utente finale.
La cosa si dovrebbe risolvere nel 2009, con la realizzazione del collegamento sottomarino tra Mombasa e la città araba di Fujairah.
E' di oggi inoltre la notizia che sono stati stanziati i fondi per la realizzazione di un altro cavo sottomarino che completerà l'opera di collegamento di questa parte del mondo. Questo cavo, che si chiamerà East African Submarine Cable (EASSy), correrà lungo la costa est dell'Africa da nord a sud collegando Kenya, Tanzania, Somalia, Sudan, Djibouti, Sud Africa, Mozambico e Madagascar.

Diplomi vendonsi

Un paio di settimane fa il governo aveva annunciato che avrebbe rilasciato i diplomi delle scuole superiori a 599,690 ragazzi che non avendo pagato tutte le pendenze con gli istituti scolastici, non avevano potuto ritirarlo.
Non tutti i prèsidi però si sono trovati d'accordo con la decisione del governo e si sono rifiutati di rilasciare i diplomi sostenendo che i ragazzi dovevano prima restituire i libri avuti in prestito e ripagare quelli persi.
Il governo insiste e dice per voce del ministro delle relazioni pubbliche Mr. John Mwandikwa che i diplomi devono essere rilasciati senza condizioni di sorta e che i responsabili del diniego del rilascio saranno puniti. Anche il sindacato dei professori sostiene che i diplomi devono essere rilasciati.
I genitori nel frattempo stanno organizzando manifestazioni pacifiche di protesta, mentre un ufficiale della educazione nel distretto Nyamira, minaccia sanzioni discipinari contro i prèsidi.
L'ufficale della educazone distrettuale Ismail Hassan ha reso noto che esiste una circolare che obbliga i prèsidi a rilasciare i diplomi.
Insomma i prèsidi non si lasciano intimidire e si chiedono del perchè di tutta questa bontà verso i loro ex alunni se non hanno pagato?
Oppure più semplicemente vogliono la loro parte... Si sa: la parola "gratis" in Kenya non esiste! Meglio che i ragazzi lo imparino subito, non ci sono elezioni o governi dimissionari che tengano.
Qui la fonte della notizia

venerdì 23 novembre 2007

Il fondo per lo sviluppo africano assegna 157 milioni di dollari al Kenya

I soldi verranno spesi per finanziare il progetto di miglioramento dell'autostrada Nairobi-thika.

Nuove strade per il Kenya

Il Kenya necessita di 154 miliardi di scellini per migliorare il proprio sistema stradale, solo che il governo questi soldi proprio non ce li ha e cerca aiuto nella imprenditoria privata.

Supersport sponsorizza la Kenya Premier League

Il network televisivo sudafriacano Supersport sponsorizzerà la Kenya Premiere League. Nell'articolo del Nation si legge che l'accordo porterà maggior professionalità nell'ambiente, tanto che tra le condizioni che i club dovranno rispettare ci sono:

  • La necessita' di avere un conto in banca
  • avere un elenco dei giocatori tesserati e i loro contratti
  • essere registrati come club
  • avere un indirizzo fisico
  • essere in grado di produrre revisioni contabili delle entrate e delle spese dell'anno.

venerdì 16 novembre 2007

Le cose che invece non abbiamo in comune


Negli ultimi tre giorni sintonizzando la televisione su RAI international, due volte su tre ho trovato una trasmissione (telegiornale, dibattito o inchiesta) che cercava di descrivere quello che può essere accaduto sabato scorso in un autogrill vicino ad Arezzo.
Il poliziotto che ha sparato è stato accusato di omicidio volontario.

Ho quindi cercato di saperne di più sull'esecuzione di 5 ragazzi da parte di forze di polizia avvenuta a Malindi, sintonizzandomi sui principali canali televisivi del Kenya: KTN, KBC o NTV. Niente, non sono riuscito vedere un solo telegiornale che parlasse della cosa.

Allora ho fatto una ricerca su internet: ho trovato più di 60 articoli scritti nelle ultime 24 ore sui fatti di Arezzo e sui suoi sviluppi.

Invece ne ho trovato solamente uno, negli ultimi tre giorni, su quelli di Malindi.

Quello che vi si legge è agghiacciante a partire dal titolo: "Kenya: forze di polizia speciale mandate in città sconvolta dai disordini".
Il punto importante quindi non è la morte assurda di 5 ragazzi, ma l'arrivo delle forze di polizia speciali.

Traduco il resto dell'articolo:

"trenta ufficiali del General Service Unit sono stati mandati a Malindi per contenere la violenza dopo il lungo giorno di chaos provocato dall'uccisione di cinque rapinatori sospetti.

Le violenze sono seguite alla visita sul posto di martedì scorso dell'ufficiale di polizia provinciale della costa King'ori Mwangi che ha incontrato le famiglie dei sospetti.

In una delle case a Majengo, i parenti arrabbiati hanno affrontato Mr Mwangi domandando una spiegazione del perchè gli ufficali delle squadre volanti hanno ucciso cinque ragazzi innocenti.


Mr Mwangi ha detto categoricamente ai famigliari che i morti erano criminali e li ha avvertiti che se i residenti avessero continuato a causare il Chaos, la polizia li avrebbe trattati secondo le leggi.

"La polizia ha fatto il proprio dovere. Quelli uccisi erano criminali e chiunque abbia informazioni del contrario dovrebbe farsi avanti e fare una deposizione" ha detto.

Arrivo notturno


Gli ufficiali del General Service Unit sono arrivati alla locale stazione di polizia martedì notte su tre veicoli.

Il comandante della stazione di polizia Mr Gregory Waikwa ha detto mercoledì: "E' vero che alcuni ufficiali del
General Service Unit sono qui, ma non c'è motivo di allarme. Sono venuti per calmare la situazione e mantenere la pace".

La tenzione era ancora alta in città dopo l'uccisione di lunedì di cinque sospetti rapinatori, uno di loro era una ragazza. I disordini seguiti martedì hanno causato ravi perdite di business.

Negozi di elettronica sono stati ditrutti, due case bruciate e le finestre di tre veicoli nuovi sfondate.

Molti negozi sono rimasti chiusi anche mercoledì per conteggiare i danni.

I cinque sono stati uccisi da ufficiali delle squadre volanti di Mombasa che hanno bloccato il loro tuk tuk
a Kichinjoni vicino l'area di Kisumu Ndogo a mezzoggiorno.

Testimoni oculari hanno detto che quando il tuk tuk è stato fermato, è stato ordinato agli occupanti di uscire e di stendersi per terra, dopodichè sono stati sparati, uno ad uno.

Mr Waikwa ha detto che 10 persone arrestate durante i disordini sono state rilasciate dopo essere state interrogate.

Le autopsie su tre dei corpi sono state effettuate al Malindi District Hospital mercoledì.

Un candidato parlamentare ha pagato il conto per i test e ha ingaggiato un avvocato per portare la faccenda in corte.

A parte le assurde parole di Mr Mwangi, l'articolo non dice chi siano i poliziotti che si sono ritenuti giudici e giustizieri.

Ad ogni modo si trovavano a Malindi per caso: erano di Mombasa... mannaggia.

martedì 13 novembre 2007

Le cose che abbiamo in comune


Ieri sentendo i telegiornali dall'Italia c'era da rimanere a dir poco perplessi.
Oggi nel recarmi in città per delle commissioni mi sono ritrovato davanti a delle scene di guerriglia urbana. Sulle prime ho pensato a tafferugli per le elezioni. Mi è stato detto invece che i disordini sono iniziati in seguito ad un gravissimo incidente avvenuto stanotte: dei poliziotti hanno sparato e ucciso i cinque occupanti di un tuc-tuc (quattro ragazzi e una ragazza) ufficialmente perché li ritenevano dei ladri. Noi italiani sappiamo bene che pero'... i poliziotti volevano sparare in aria.

Carpe diem!

Conosco una ragazza molto intelligente che abita a Mombasa.
Mi ha detto tante volte che le piacerebbe fare l'università ma non può, infatti dopo aver finito la scuola superiore, la scuola non le ha rilasciato niente perché non ha pagato tutte le pendenze.
Nella sua stessa situazione ci sono tantissimi ragazzi e ragazze: la scuola statale non rilascia i diplomi perché non hanno pagato. Ma senza diplomi i ragazzi non possono andare all'università, e senza università difficilmente riescono a trovare un lavoro ben pagato, che gli possa permettere in futuro anche di saldare i loro debiti con gli istituti scolastici.
Oggi pero' ho letto questo articolo che dice che il governo ha deciso di permettere ai 599,690 ragazzi che si trovano in questa situazione di ritirare i loro diplomi.
"Corri a scuola e prendi il diploma, prima che ci ripensino" le ho detto al telefono subito dopo aver letto l'articolo, pensando che queste occasioni capitano una volta ogni 5 anni, in occasione dei periodi elettorali per le elezioni generali.
Chissà... magari per le prossime elezioni sarà dottoressa.

domenica 11 novembre 2007

L'Italia batte il Kenya nella coppa del mondo di pallavolo femminile

Le ragazze della nazionale di pallavolo italiana hanno battuto le colleghe del Kenya per 3 a 0 nella coppa del mondo che si gioca in Giappone.
Per la nazionale italiana è la settima vittoria consecutiva nella competizione e questa notte affronteranno il Perù.

sabato 10 novembre 2007

Idd-Ul-Hajj

Idd-Ul-Hajj o festa del sacrificio e' il nome di una nuova festa musulmana dichiarata festa nazionale ieri dal presidente.
E' la seconda festa nazionale musulmana dopo quella della fine del ramadan, e curiosamente capita a pochi giorni dalle elezioni.

venerdì 9 novembre 2007

Bellezze al White Elephant


Il 17 novembre al White Elephant Beach Hotel si terra' la finale di un concorso di bellezza organizzato da M-net e fly540. Le ragazze finaliste sono 7 e la vincitrice assoluta riceverà un assegno di 330.000 scellini e un contratto con una agenzia di modelle.
Ulteriori info su coastweek.com

Col vento tra i capelli

Dal prossimo anno sara' possibile provare l'esperienza di un giro in biplano (si proprio un bel biplano anni 30) sopra il monte Kenya. L'iniziativa e' di una societa' chiamata Tropic Air che sta importando 2 biplani e dovrebbe partire dall'inizio del prossimo anno.

lunedì 5 novembre 2007

Non c'e' due senza tre!

Dopo Venezia e New York, dominio del Kenya anche nella maratona di Atene. 6 Kenioti nei primi 6 posti!

Questo l'ordine di arrivo:
1. Benjamin Korir Kiprotich (KEN) 2:14.40 2. Hosea Kiptanui Kimutai (KEN) 2:15.03 3. Henry Tarus (KEN) 2:15.57 4. Michael Cimpchir (KEN) 2:16.52 5. David Kosgei Kimutai (KEN) 2:17.12 6. Frederick Cerono (KEN) 2:17.47 7. Kazunari Yoshitomi (JPN) 2:19.14 8. Willie Cheruyiot Kipkurui (KEN) 2:19.29 9. Matthew Serem (KEN) 2:19.45 10. Giorgos Karavidas (GRE) 2:23.51

domenica 4 novembre 2007

Martin Lel vince la maratona di New York!!


Dopo Venezia, un altro keniano vince la maratona di New York!
Martin Lel ha vinto la famosissima maratona della grande mela con il tempo di due ore, nove minuti e cinque secondi.

I marziani sono sbarcati in Kenya!


E hanno fatto un sito, ma soprattutto scrivono delle relazioni molto lunghe!

Si, ma quanti siete?

Questa è la domanda che fanno molto frequentemente gli italiani che vengono in vacanza qui. "Si ma quanti siete?", "quanti italiani vivono qui?".

Io di solito dico tremila salvo poi, vedendo la faccia stupita del mio interlocutore, mordermi le labbra. "Non e' che ho esagerato?" penso... mi dovrò' informare sul serio.

Oggi finalmente ho trovato una pagina su internet con delle statistiche molto interessanti.

Qui il link alla pagina, e di seguito alcuni dati estrapolati da essa:

Malindi (la versione Keniota di "little Italy" come viene chiamata qui) conta poco più di tremila italiani residenti, che possiedono più di duemilacinquecento proprietà.

Il comune di Malindi ha 117,735 abitanti di cui 53,805 vivono in città.

La contea ha 163,817 abitanti per un totale di 281,552.

Il distretto invece ha un totale di 544,303 abitanti.


Gli italiani sono quindi il 5,6% della popolazione urbana di Malindi, la piu grande comunità europea del Kenya.

giovedì 1 novembre 2007

Il Keniota Kosgei vince per la seconda volta la maratona di Venezia

Kosgei si e' imposto in questa 22/a edizione correndo in 2h12'27".
Alla gara hanno partecipato 6.500 atleti da tutto il mondo.

Il Giappone stanzia 15 miliardi per il porto di Mombasa


Traduco da allafrica.com

Il governo del Giappone ha promesso 15 miliardi per lo sviluppo del porto di Mombasa.
Il nuovo inviato Giapponese in Kenya Mr Shigeo Iwatani ha detto che una bozza di scambio sarà firmata tra i due governi verso la meta' del mese.

Iwatani ha detto che il suo governo e' impressionato dallo sviluppo economico raggiunto dal Kenya e ha promesso ulteriori fondi per finanziare le infrastrutture del paese.

"Il governo Giapponese e' impressionato dalla crescita economica e dallo sviluppo del Kenya ed e' entusiasta di assistere oltre il paese. Abbiamo molti progetti nella nostra lista e cominceremo con la firma preliminare di scambio attraverso lo sviluppo del porto di Mombasa" ha detto Iwatani.

Iwatani ha parlato in un meeting a Nairobi con il ministro per la pianificazione e lo sviluppo nazionale Mr Henry Obwocha. Iwatani ha detto che le trattative con le autorità del Kenya vanno avanti su un piano di sviluppo di cinque anni.

Egli ha detto che le decisioni finali sul piano proposto saranno rese note al pubblico nei prossimi mesi, dopo che saranno completate le consultazioni tra i due governi.

Conferenza sulla violenza armata e lo sviluppo in Africa, Nairobi 30 e 31 ottobre 2007

Notizia tratta dal portale informativo dell’Amministrazione federale della confederazione svizzera


I Governi del Kenya e della Svizzera, in collaborazione con il Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo (UNDP), hanno ospitato la Conferenza sulla violenza armata e lo sviluppo in Africa, cui hanno partecipato 27 Governi del Continente africano, rappresentanti governativi di Paesi donatori, 6 organizzazioni regionali e 9 organizzazioni internazionali, come pure rappresentanti di 26 organizzazioni non governative. L'obiettivo della Conferenza era contrastare il flagello della violenza armata e il suo impatto negativo sullo sviluppo nel Continente africano mediante misure concrete a livello nazionale, regionale e internazionale. L'incontro faceva seguito alla Dichiarazione di Ginevra sulla violenza armata e lo sviluppo del 7 giugno 2006, adottata da 51 Stati.