domenica 22 febbraio 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (8)

16.02.09.IL LIBRO DELLA SETTIMANA.(o forse dell'anno) Titolo: "It's Our Turn to Eat" (È il nostro turno per mangiare) Autore Michela Wrong della BBC e Financial Times. Sotto titolo"La storia di un fischiatore keniota"

J. Githongo era l'alto consulente del presidente Kibaki, con l'ufficio nel palazzo presidenziale, dal quale conduceva una lotta solitaria contro la gran corruzione fino alla sua drammatica fuga in Inghilterra, per paura di essere eliminato fisicamente. Otteneva la protezione del governo britannico contro il tallonamento degli agenti del servizio segreto del Kenya. Il libro è altamente raccomandabile dal punto di vista storico ed è serializzato dal giornale "The Daily Nation"

17.02.09 LA BORSA DI NAIROBI È UN PORCILE.(Dai giornali) La manipolazione e vendita delle azioni dei clienti è rampante. Secondo un rapporto forensico pubblicato dalla Price- Waterhouse-Coopers gli azionisti l'anno scorso hanno perso almeno Ksh 1.3 miliardi (euro 13 milioni) Il rapporto danneggia gravemente la giá pessima reputazione del Nairobi Stock Excahange. La rivelazione piú scandalosa è quella del coinvolgimento nelle truffe, oltre che di normali impiegati, anche di due direttori di banche d'investimento private, che siedono nel consiglio d'amministrazione della Borsa. (i giornali non li nominano per ragioni giudiziarie) Quanto sopra forse spiega perche le banche britanniche tengano nelle casse circa $6 miliardi di fondi provenienti dal Kenya e Nigeria.

18.02.09. L'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE. Questo dipartimento, insieme alla polizia è uno dei piú corrotti del paese. Ieri il ministro in carica ha tirato le orecchie ai 49 nuovi Commissari Distrettuali durante il giuramento. Come di regola ogni nuovo governo aumenta il numero dei distretti amministrativi per procurare posti di lavoro ai fedeli del partito, amici, parenti e conoscenti. Il ministro ha minacciato serie misure disciplinari contro quelli che sovente vendono il cibo donato dal governo e altri enti assistenziali, invece di distribuirlo gratis. La maggior parte dei nuovi distretti non ha infrastrutture funzionanti e i funzionari operano nelle sale degli hotel o nelle osterie del paese.

19.O2.O9.ITALNEWS. * Gioia per la notizia della liberazione delle due suore missionarie di Cuneo rapite dai banditi somali quattro mesi orsono. Non si sanno ancora i dettagli del rilascio, ma le religiose sono in buone condizioni fisiche. (vide l'articolo di Alberizzi sul "Nation" del 21.02.09) * Anche l'Italia ha offerto assistenza medica alle vittime dei disastri del supermarket Nakumatt e dell'autobotte di Molo, donando medicine per un valore di Sh 4.8 milioni (euro 48 mila) * "Gemellaggio" Roma-Nairobi? Scrive Ayub Osinde: Gli automobilisti di Roma sono peggiori degli autisti dei "matatu" di Nairobi.

20.02.09. KSH 80 MILIONI (euro 800 mila) Questo è il totale raccolto ieri in favore dei superstiti delle due tragedie del supermercato Nakumatt e l'autobotte di Molo. I soldi sono destinati principalmente ha pagare le degenze in ospedale dei sopravvissuti. La cerimonia era condotta dal presidente, accompagnato dalle piú alte autorità statali. Dopo i discorsi dei politici, il microfono passava alle autorità religiose presenti. I mussulmani e i protestanti strigliavano verbalmente il presidente,il suo vice e il primo ministro accusandoli di malgoverno e di ignorare la rampante corruzione ad alto livello. Per i cattolici, il cardinale J. Njue, benché iscritto a parlare, non era presente alla funzione.

21.02.09.DALLE PROVINCE. Eldoret. A fine d'anno (2008) nella Rift Valley un totale di 3.420 ragazze sono state illegalmente circoncise tra Natale e Capodanno durante le vacanze scolastiche. Nelle zone di confine, certi genitori tradizionalisti, per sfuggire al bando governativo, portano le ragazze oltre confine in Uganda per "l'operazione" Molo.A pochi km dal luogo del tragico incidente, dove morivano carbonizzate 130 persone, una folla di gente accorreva di nuovo a raccattare il carburante che sgorgava da un'altra autobotte rovesciata sull'orlo della strada. Questa volta la polizia evitava un'altra tragedia. Malaba. Sul confine dell'Uganda il fiume Malaba è talmente contaminato da costringere la gente, due km oltre confine, per attingere acqua nel fiume Nairobia. Degli intraprendenti commercianti la vendono a Sh 1 il litro (euro 0.1)

22.02.09.LA SCELTA È TRA MORIRE DI FAME O LA PRIGIONE. Nella zona di Kibwesi la gente sempre piú si da ad abbattere le piante nella foresta di Kyulu Hills per produrre carbone di legna da vendere, sulla strada di Mombasa, a soli Sh 100 il sacco (euro 1.30) per comprare da mangiare. Nel frattempo rischiano l'arresto e la prigione (dove almeno si mangia, cosí dicono) Nel distretto almeno 50.000 persone giá soffrono la fame. Secondo la Croce Rossa in tutta la zona dell'Ukambani circa 538.600 persone hanno bisogno urgente d'assistenza. La crisi è dovuta alla persistente siccità e l'abbattimento delle piante per produrre carbone di legna non fa altro che aggravare la situazione.

ADDENDUM

L'AEROPORTO DI MOMBASA. Dallo "spazio ai lettori" sul portale "Malindikenya" si leggono le rimostranze di diversi turisti italiani maltrattati dal personale di servizio locale. Certe storie danno l'impressione che questo scalo aereo, almeno per gli italiani, sia una specie di "girone infernale" di dantesca memoria. Ci sarebbe scopo per le "nostre" associazioni operanti a Malindi-Watamu raccogliere, condensare, dotare di dati e date precise le lamentele dei turisti e, tradotte in inglese, farle pervenire agli "uffici competenti" o magari alla stampa locale. Rimane il quesito: Dove si lamentano le migliaia d'altri turisti, non italiani, che frequentano l'aeroporto? Sono anch’essi soggetti ai medesimi trattamenti burocratici? Oppure, gli "italiani brava gente" portano un marchio speciale? Forse la non fluenza nella lingua inglese li rende piú vulnerabili ai raggiri degli uscieri del "Kenya yetu hakuna matata"

Geoferro@africaonline.co.ke

domenica 15 febbraio 2009


SETTE GIORNI IN KENYA (7)

09. 02.09.NOI NON VENDIAMO LA MELIGA. Questa è la risposta della famiglia del presidente alle accuse sollevate in parlamento, dove era fatto il nome della "prima signora" come direttrice della ditta Gingalili Ltd. tra le numerose implicate nell'esportazione del mais in Sudan, mentre la nazione soffre la carestia. Il tono della polemica s'inaspriva con commenti tipo: << La "madre della patria" vende il cibo dei figli >> Tramite la stampa la famiglia del presidente (moglie e quattro figli) annunciava:<<La Gingalili Ltd è una fattoria agricola situata alle porte di Nakuru dove si allevano bovini, galline e si coltivano verdure. Non è, e non e mai stata coinvolta nella compravendita del mais o qualunque altro cereale >> L'annuncio firmato dai quattro figli terminava con l'augurio "God bless Kenya" (Dio benedica il Kenya) C'è n'è molto bisogno (ndr)

10.02.09. "DOLORE E DISPERAZIONE" (Ma non per tutti) È il titolo del Daily Nation" in occasione della sepoltura, in una fossa comune, delle 78 vittime non identificate della tragedia dell'autobotte scoppiata in quel di Molo la scorsa settimana. Alla cerimonia vi partecipavano le piú alte autorità dello stato, e una numerosa folla con molti in lacrime e qualche svenuto. Quelli che invece non piangevano erano i conducenti dei famigerati pulmini matatu, che per l'occasione, sulla rotta Nakuru - Molo aumentavano la tariffa fino a 100 scellini, invece dei normali 70. Inoltre, invece di trasportare i regolamentari 14 passeggeri, ne portavano 18 e per ingannare la polizia addobbavano i veicoli con i tradizionali nastri rossi dei convogli funebri. Centinaia di partecipanti, che non potevano permettersi i 100 scellini, vi andavano a piedi.

11.02.09.QUI NON SI ACCETTANO PECCATORI. Questo è l'avviso in kiswahili all'entrata della Murius Guest House (piccolo albergo) di Nakuru cosí tradotto: Non si accettano gli adulteri o le coppie di "coniugi"senza il certificato di matrimonio o documento d'identità dei due "partners" Non si permette l'ubriachezza , la vendita d'alcolici o baruffe politiche. Non vogliamo essere partecipi alla diffusione dell'AIDS. I preservativi sono in vendita al bancone d'entrata. Quando il locale fu aperto il padrone lo faceva benedire dal prevosto locale della chiesa anglicana. Per tre mesi ci furono pochi clienti. Alcuni se n'andavano arrabbiati dicendo di non volere dormire in un monastero, ma ora gli avventori sono in aumento.

12.02.09.LA TELEFONATA DELLA SETTIMANA. Da Mugabe a Kibaki : " Caro Emilio, ho appena iniziato questo balordo governo di Alleanza Nazionale, come il tuo. Cosa capiterà.?" Da Kibaki a Mugabe:" Caro Roberto, niente paura. Lasciali scippare il popolo per un po' poi incominceranno a pestarsi tra di loro e ti lascieranno continuare in pace come vuoi " ( Emilio è stato educato e battezzato dai missionari della Consolata italiani e, con Roberto, è stato fatto altrettanto dai Gesuiti) NDR.

13.02.09.VENI,VIDI,VICI. Questa volta in pace. È la "nostra" ragazza di 22 anni Doris Kwaka di Kisumu, una figura ora famigliare in Italia tra gli amanti del buon vino. La si è vista, inevitabilmente vestita alla maasai, centellinando del vino Barolo davanti a una Ferrari. Diplomata come guida turistica lavorava per la Brusto Safaris che la mandava in Italia per perfezionarsi nella lingua e studiare l'ambiente del turismo. Nel 2007 a Torino, vinceva la competizione << Miss Imperiale Beauty Pageant >> In Italia vincere un posto su una passerella di moda non è impresa facile. Sponsorizzata da un'enoteca del "Barolo" guadagna circa euro 8.000 (Sh 800.000) per ogni prestazione fotografica promozionale.

14.02.09. SAN VALENTINO IN KENYA. Su una spiaggia alla Costa, in quel di Diani, una coppia di "morosi" erano arrestati dalla "polizia turistica" che li aveva sorpresi, la sera della festa, a sbaciucchiarsi all'aperto. La coppia, un turista e una ragazza locale, si rifiutavano di negoziare la "multa" sul posto. Tradotti in tribunale il giorno dopo sotto accusa di "condotta indecente in pubblico" erano multati solo Sh 100 ciascuno ( euro 0.90) <<per non compromettere il turismo>> cosí spiegava il magistrato. Il "moroso" un turista bianco invece commentava: << Per quel che è costato n'è valsa la pena. Continueremo a promuovere il turismo in privato >>

15.02.09.IL FRATELLO POVERO. George Hussein Obama di 20 anni, che vive nella baraccopoli di Huruma, è uno dei tanti mezzi fratelli, sorelle, cugini, nipoti del neo eletto presidente USA. Il padre era un poligamo di gran marca. Arrestato davanti a casa sua era perquisito da due poliziotti senza ragione alcuna. In Kenya, tutti credono che chi porta il nome "Obama" ha le tasche zeppe di dollari. Non avendoli trovati era schiaffeggiato dai poliziotti e tradotto in questura sotto accusa di portare in tasca due "spinnelli" di marijuana e di resistenza a pubblico ufficiale. (pratica comune tra la polizia) Qualcuno informava il parlamentare locale e il ragazzo, dopo un giorno in cella, era rilasciato senza ulteriori denunce.

ADDENDUM

L'EDUCAZIONE IN CAMPO.

Il "derby" del mondo: Brasile vs Italia a Londra 10.02.09.

L'altro giorno l'educatissimo Marcello Lippi, valoroso commissario tecnico della nazionale di calcio, strapazzava verbalmente i calciatori italiani chiamandoli maleducati in campo, specialmente al riguardo degli arbitri. Si lamentava delle troppe proteste verbali e gesti screanzati, a dire la verità, in certi casi, non del tutto ingiustificati. Al momento il calcio italiano è molto apprezzato in Inghilterra, con Capello che ha risuscitato la nazionale inglese, Trapattoni quella irlandese, Zola che sta salvando il West Ham Utd, e la sfilza di allenatori italiani desideratissimi dalle squadre britanniche. In settimana si sono visti dei cartelloni sul campo del prestigioso Chelsea FC con la scritta :<< Fuori Scolari, dentro Zola e Di Matteo >>

Nella partita amichevole col Brasile i ragazzi di Lippi facevano di tutto per dimostrarsi "ben educati in campo" Quando l'arbitro, con l'assistenza del segnalinee gaffeur, annullava il bellissimo goal di Grosso e quello di Toni non si verificavano proteste da parte degli azzurri. La nostra difesa, per non fare dimeno, permetteva gentilmente agli attaccanti carioca (Robinho e Alvaro) delle scampagnate in area che risultavano in due goal (a zero) la prima sconfitta per Lippi II anche se platonica. Lo seguiva a ruota l'altro "eroe" italiano in Britannia (dopo Garibaldi) Capello, anche lui alla prima sconfitta della sua gestione col medesimo risultato contro la Spagna. Il mister concedeva gentilmente ai suoi "bosses" che lo pagano principescamente, il contentino di Beckham in campo, permettendogli di raggiungere le 108 presenze in nazionale pari a quelle dello scomparso Bobby Moore, anche se la "cortesia" gli costava il risultato. Chi conosce il grintoso friulano sa che non ci saranno piú " gentilezze in campo" per il resto della sua carriera inglese.

Il bilancio della gara premiava gli azzurri per la condotta da "bella figura sportiva" condannava l'arbitro e segnalinee come i peggiori in campo e richiamava alla mente di Lippi e dei tifosi che, memori dello storico scontro Materazzi - Zidane, le partite o le coppe non si vincono con "la buona educazione in campo"

A cura di geoferro@africaonline.co.ke >

domenica 8 febbraio 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (6)

02.02.09.LA NAZIONE IN LUTTO. Le vittime carbonizzate del supermercato di Nairobi e quelle dell'autobotte di Molo sono salite ad almeno 155. Le cause del rogo di Nairobi sono ancora da stabilire ma è ormai certo che le bombole del liquigas hanno fatto la loro parte. Un giro per la cittá rivela che il liquigas è in vendita in quasi tutti i supermercati che ora esibiscono anche diecine di motociclette cinesi alle entrate dei locali. Altre sono esposte nelle sale ai piani superiori. Si è notato che queste macchine sono dimostrate ai clienti accendendo i motori appena fuori delle entrate e si sospetta anche all'interno. Sicuramente i serbatoi delle moto contengono benzina che forse è anche tenuta in magazzino. Non sembra che le autorità s'interessino di queste cose almeno fino alla prossima tragedia quando si recano sul luogo della tragedia a "consolare" le vittime.

03.02.09.L'INFERNO DI MOLO. (il retroscena) Da tempo il tratto della strada Nakuru-Eldoret, tra Salgaa e Timboroa è diventato il piú pericoloso del paese. Il traffico intenso, la forte salita e il fondo dissestato sono fonte di numerosi incidenti. La zona brulica di bande di predoni che assalgono i veicoli e rubano merci e passeggeri incidentati. Una di queste, conosciuta come "kata hema" (taglia tendoni) è specializzata ad assalire, specialmente di notte, i camion che viaggiano a passo di lumaca. I casi di "sifonaggio" dei carburanti sono numerosi, a volte propiziati d'accordo con i camionisti. Il mercato del villaggio di Salgaa non ha stazioni di servizio ma i carburanti sono in vendita nelle case private, nei cortili dei bar ecc. Nel caso dell'incidente dell'autobotte bruciata, al momento di scrivere, i morti sono gia saliti a 120. La notizia piú sconcertante è quella che accusa i poliziotti mandati a controllare l'incidente, di estrarre una "tangente" di 50 o 100 scellini per permettere alla folla di raccogliere la benzina spillata. Anche otto di loro sono morti nel rogo conseguente.

04.02.09.L'OMICIDIO DI PADRE BERTAINA. Sono stati portati in tribunale tre dei sospettati del crimine: Felix Kavesa, Zablon Okonda e la donna Mabel Kavati. Quest'ultima, dopo la lettura dell'accusa, scoppiava in lacrime tanto da causare la sospensione dell'udienza. Il giudice commentava: << se lei non è colpevole perché piange cosí fortemente?>> I tre negavano l'accusa e sono stati rimandati in custodia cautelare in attesa del processo.

05.02.09.ASSISTENZA CATTOLICA. La diocesi di Eldoret, sotto la guida del vescovo Cornelius Korir, con la partecipazione della Caritas, ha donato materiali da costruzione e masserizie ai residenti di Burnt Forest, nella Rift Valley, per un valore di Sh 36 milioni (euro 360 mila) e altri 3 milioni (30 mila euro) per quelli del villaggio di Kiambaa il luogo dove 36 persone erano carbonizzate nella chiesetta durante le violenze post elettorali dell'anno scorso. Circa 800 famiglie erano rimaste senza casa. Il vescovo Korir, durante e dopo gli incidenti, era sempre in prima linea con aiuti umanitari, tanto da mettere la diocesi in difficoltà finanziarie.

06.02.09.DECADENZA MORALE. Secondo le statistiche della polizia, le offese criminali contro i bambini, nella zona costiera, sono aumentate del 238% lo scorso anno, per un totale di 461 casi riportati. Molti casi rimangono impuniti o tenuti nascosti dalle famiglie. Solo 93 casi sono finiti in tribunale. Secondo l'ufficiale provinciale del Children's Department, la signora Rose Mumbo, la lotta contro l'abuso dei bambini si è intensificata con la cooperazione di varie organizzazioni di solidarietà, notevoli tra tutte quella della comunità italiana di Malindi.

07.02.09. SCENDONO IN CAPO I CELLULARI.(Pagheranno gli altri) I parlamentari continuano a rifiutare di pagare le tasse sui loro emolumenti. A Eldoret si è stabilito un "lobby group" (gruppo di pressione) che bombarda i parlamentari con dei messaggini SMS sui loro telefonini, obbligandoli a cambiare i numeri o a tenerli segreti, cosa impossibile per un politico. In media i deputati portano a casa l'equivalente di euro 8.500 al mese + 50 per ogni seduta in aula + annualmente 150.000 per prestito ipotecario + 33.000 prestito per acquisto auto + 15.000 di buona mano a fine legislatura. Un loro esponente ha dichiarato di accettare le tasse a cominciare dalla prossima legislatura quando, come il solito, non sará piú in Aula. Ad ogni votazione circa l'80% dei deputati perdono il seggio.

08.02.09.ARRIVANO LE FLOTTE ANTI PIRATI. La piú benvenuta, nel porto di Mombasa, é quell'americana, sovente in visita con gli inevitabili Marines spendaccioni. Nell'ultima visita una diecina di loro entravano in un bar e ordinavano tutta la birra in magazzino a loro riservata a ai loro amici keniani. Seguono le navi britanniche, francesi, olandesi, russe, chinesi, egiziane, giapponesi, sud africane e indiane. Questa ultima è poco popolare. Le "ragazze" dicono che i marinai indiani sono taccagni e quasi non pagano neanche il costo del materasso. L'Italia è presente con l'incrociatore lancia missili "Durand de la Penne"

ADDENDUM

PER CHI NON CONOSCE LA STORIA. Luigi Durand de la Penne (Genova 1914) Sommozzatore della Marina Italiana, comandante del corpo della X Mas. Nel 1941 con il suo gruppo, a bordo dei siluri umani subacquei (maiali) entravano nel porto di Alexandria e affondava due corazzate inglesi la Queen Elisabeth e la Valiant. Catturato con i suoi uomini era rinchiuso nelle stiva della corazzata. Dopo parecchie ore chiamava di vedere il comandante inglese e lo avvertiva di far evacuare le navi che sarebbero saltate in aria tra poco. L'azione fu dichiarata, nondimeno che da Winston Churchill, il fatto d'arme piú valoroso della seconda guerra mondiale tra tutti i partecipanti al conflitto. Dopo l'armistizio fu decorato dalla marina inglese, per aver risparmiato la vita ai marinai "nemici" Dopo la guerra era promosso a Vice Ammiraglio e entrava in Parlamento come indipendente. Moriva a Genova nel 1992.

A cura di <geoferro@africaonline.co.ke >

venerdì 6 febbraio 2009

Impressioni di viaggio


Oggi "il giornale" ha pubblicato le impressioni di viaggio di alcuni lettori che sono venuti a trascorrere a Malindi qualche giorno di vacanza, usufruendo di una iniziativa dello stesso giornale.

Le riporto di seguito:

Emanuela scrive:
Desidero esternare la mia riconoscenza al nostro Giornale che, grazie a questa iniziativa mi ha permesso di vivere un'esperienza nel suo genere unica, in un ambiente naturale splendido a contatto con un'umanità autentica e commovente. Le emozioni che ho provato resteranno in me a lungo. A tutti voi del Giornale il mio "asante sana".

Luciano scrive:
Mia moglie ed io siamo tornati entusiasti dal viaggio in Kenya organizzato dal "Giornale", al quale siamo grati per l'esperienza unica fattaci vivere, grazie anche alla capacità e alla solerzia dell'amico Passaquindici. Non è stata la classica vacanza di mare - che anzi, in virtù della stagione a ridosso delle piogge e delle maree sfavorevoli, è diventato secondario (ma quale escursione marina nella zona detta "Sardegna 2"!).
Però la bellezza dei luoghi, i comforts del villaggio, straordinario parco equatoriale, l'accoglienza calda ed ospitale della popolazione di Malindi ci hanno confortato e riempito le giornate.
Con il popolo del "Giornale" abbiamo poi vissuto una bella esperienza di integrazione: finalmente idee e sentimenti omogenei e scambievoli, senza l'accapigliarsi che caratterizza ormai la vita delle nostre città e perfino delle famiglie.
Ma sopra ogni altra cosa due sensazioni irripetibili e commoventi: lo scenario grandioso della savana, con i suoi riti quotidiani di sopravvivenza e di morte; e gli occhi tristissimi – severi e imploranti a un tempo – di in piccolo Keniota della scuola - orfanatrofio (ma anche delle centinaia di altri bambini) che Passaquindici ci ha fatto visitare. Una commozione che mi ha mosso senza remore al pianto e che mi induce a fare qualcosa per questi poveri bambini.
Il Giornale assuma quindi iniziative anche modeste ma concrete al riguardo ed inviti i lettori - il nostro popolo generoso – ad aderire secondo le possibilità di ciascuno.
Siamo infine in attesa di prossimi altri programmi di viaggio cui dovremo partecipare ancora più numerosi, nello stesso spirito che non è solo di svago ma anche di propositi di solidarietà umana e sociale. Grazie, grazie di tutto.

Paolo scrive:
Dopo aver viaggiato in Brasile e in Sud Africa, quindi dopo aver visto favelas e baracche, confesso, per la prima volta, di essermi sentito veramente impotente di fronte alla povertà e abbandono in cui versa la popolazione kenyana. Se poi pensiamo che siamo stati a Malindi, località marina ove il turismo aiuta moltissimo la popolazione locale, possiamo immaginare invece come possano essere le condizioni in cui si trova la popolazione residente all'interno o nei pressi degli altipiani.
Devo altresì riconoscere, per quel che ho potuto capire, che la mentalità di coloro che ho avuto la possibilità di avvicinare e con i quali ho potuto trascorrere anche lunghi periodi di conversazione (per inciso quasi tutti i giovani di Malindi parlano molto bene la nostra lingua, poiché in questa cittadina vivono circa 2mila italiani) è abbastanza intrisa di "fatalismo". Ovvero si vive giorno per giorno, senza fare programmi per il futuro e ciò naturalmente condiziona fortemente lo sviluppo di tali aree. Per fortuna vi sono molte organizzazioni, laiche e religiose, che assistono tali popolazioni, soprattutto nella fase dell'infanzia, ma vi è veramente tanto da fare. Per concludere, ho incontrato una signora toscana che trascorre molta parte del suo tempo a Malindi e che mi ha raccontato come con la sua organizzazione di beneficenza sta cercando di insegnare ai nativi alcune attività elementari: cucire, intagliare, colorare, al fine di instillare, soprattutto nella mentalità dei giovani, quello spirito imprenditoriale, vero motore del progresso e della crescita sociale. Devo riconoscere che gli oggetti da loro prodotti sono fatti con buona tecnica e perizia.
Ecco credo che, oltre alle donazioni, adozioni a distanza, eccetera, eccetera, si debba cercare di far crescere queste popolazioni, insegnando a loro le attività artigianali di base e invogliarle a rimanere nel loro territorio e lì crescere e far crescere i loro conterranei, piuttosto che aprire le braccia, accoglierli qui da noi e poi abbandonarli per le strade.

domenica 1 febbraio 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (5)


26.01.09.ATLETICA LEGGERA. É in corso in Eldoret il grande evento sportivo annuale organizzato dal dott. Gabriele Rosa di Brescia (Rosa Associates) e sponsorizzato dalla casa di materiali sportivi "Nike", per la durata di due settimane, che s'intitola "Discovery Kenya 2009". Vanno in scena due eventi nelle categorie "cross country e half marathon" nei quali partecipano oltre 2000 concorrenti tra juniors e seniors d'ambo i sessi. I giorni feriali sono impiegati nelle visite ai campi d'addestramento e interviste con i giovani che hanno dimostrato di possedere la stoffa per diventare futuri campioni. A queste manifestazioni sportive annuali vi prendono sempre parte un nutrito contingente d'italiani, 24 questa volta,tra i quali: giornalisti, photoreporters, cameramen, scouts, atleti, veterani, allenatori e un gruppo di "tifosi" dell'atletica keniana, piú la presenza delle autorità locali. Il dott. Rosa è una figura leggendaria in Kenya nell'ambito dello sviluppo, allenamento e promozione in campo internazionale di diecine d'atleti locali che hanno raggiunto fama e fortuna.

27.01.09.LO SPORT DEI POVERI. Un milione di $ = 70 milioni di Khs = 700 mila euro, è quello che la ragazza 18nne, dalle parti di Eldoret, ha vinto nella gara del Golden League a Zurigo. Pamela Jelimo (il razzo di Kapsabet) aveva giá vinto la medaglia d'oro negli 800 metri alle olimpiadi. Di famiglia poverissima vivevano in abitazioni semi permanenti in un povero villaggio, con la madre d'otto figli, abbandonata dal marito e allevata dal nonno. Durante le olimpiadi stentavano a vedere le gare sul piccolo televisore di solito con la batteria scarica. Per la gara degli 800 metri rischiavano di non vederla. Per fortuna un trattore agricolo di passaggio offriva l'uso della batteria. Il nonno regalava una gallina alla nipote non appena ritornata al villaggio. Con il "regalo" del governo e le varie sponsorizzazioni si è portata a casa quasi Sh 100 milioni (euro 1 milione) e ora gli stanno per dare il passaporto diplomatico. Intanto piovono sulla famiglia diecine d'offerte di matrimonio. Almeno sette sono gli impostori che si dicono essere i padri della ragazza.

28.01.09.TURISMO….GENITALE. Il fenomeno dell'"Obamania" continua con degli interessanti sviluppi. La stampa di ieri rivela la presenza a Kogelo e dintorni, il villaggio atavico del presidente USA, di un numero di giovani donne americane in cerca di relazioni causali con i locali, col solo intento di portarsi a casa, in grembo, il seme genetico di un "barakkino" di sangue misto" a la Obama" Una di esse ha detto ad un giornalista:" i bambini di padre negro e madre bianca sono fenomenali " Come capita altrove, per esempio alla Costa, con i "maasai commerciali" un numero di giovanotti sono arrivati dalla vicina cittá presentandosi alle americane come membri del clan di Obama. Cosí diceva uno dalle orecchie maggiorate, caratteristica della razza: " la mia è stata molto contenta per quel che gli ho dato e mi ha ringraziato con 200 dollari "

29.01.09. GIORNATA A"CHIARI OSCURI" #A Nairobi distrutto dal fuoco il gran supermercato Nakumatt. Si temono almeno 40 morti con le porte di sicurezza sbarrate. Sono in vista le deficienze dei sistemi di protezione civile. Gli idranti anti-incendi della cittá sono fuori uso da vent'anni. # È terminato lo sciopero, in corso da due settimane, degli insegnanti delle elementari. # Il governo ha ceduto ai coltivatori aumentando il prezzo a loro pagato per un sacco di mais di 90 kg a Sh 2.300 (euro 23). # Il governo britannico ha dichiarato un diplomatico keniano "persona non grata" # Il Parlamento, alla faccia del presidente, ha votato, per la seconda volta, la "non confidenza" per il ministro Kimunya appena re introdotto nel Gabinetto dal quale era stato rimosso per lo scandalo della vendita, ai libici, del Grand Hotel Regency. Il ministro non si è dimesso. # Il deficit del bilancio nazionale ha raggiunto la cifra di Sh 127 miliardi (euro 1.270 miliardi)

30.01.09.LA"VOCE DEL PADRONE". L'on Raila Odinga, Primo Ministro, presidente del partito ODM, capo indiscusso della tribú dei Luo, ha piu volte raccomandato la pratica della circoncisione maschile, ai suoi conterranei, che generalmente non la praticano, come "protezione contro l'infezione HIV." Di conseguenza gli ospedali e cliniche locali sono assediati dai suoi seguaci in cerca del "taglio di partito" Il Primo Ministro ha inoltre avvisato che la sua raccomandazione non è un "ordine politico" in seguito a numerosi casi di circoncisione forzata, condotte da attivisti del suo movimento ODM. In un altro caso di "fedeltà politica" i seguaci dell'ODM (Orange Democratic Movement ) affollano gli uffici dell'appena stabilita ditta di telefonia cellulare "ORANGE" per sottoscrivere a quello che credono essere il simbolo di fedeltà al partito.

31.01.09.VINCONO I NOSTRI. Ieri altri 11 banditi sono stati abbattuti dalla polizia in Nairobi e dintorni. Dall'inizio del mese almeno una trentina sono stati fatti fuori dalla "giustizia stradale" che cosí contribuisce a diminuire l'intasamento dei casi pendenti nei tribunali. Un modo come un altro per non aggravare l'affollamento delle prigioni. Alcuni sono stati individuati come ex carcerati graziati dal presidente per "buna condotta" durante la festa nazionale del 12 dicembre scorso. Non si puó dare tutte le colpe alla polizia. Ieri un altro agente,tra i tanti, è stato ucciso dai banditi nel corso di una rapina.

01.02.09.L'ANNUNCIO DELLA SETTIMANA.(dai giornali) "La direzione dei Nakumatt supermercati è profondamente rattristata per l'incidente al Nakumatt Downtown di Nairobi. Domenica 1 febbraio 2009, in tutte le sedi dei Nakumatt del paese, si terrá un servizio religioso multi denominale. Per favore unitevi con noi nelle preghiere " Ci si augura che per questa funzione si tengano aperte le uscite d'emergenza e siano rimossi dal magazzino le bombole del liquigas. Finora sono stati ricuperati i resti di 25 corpi carbonizzati. Almeno altre 20 persone non sono ancora state rintracciate (ndr)

ADDENDUM.

LA MESSA LATINA. (per le strade di Lavington) Chi di domenica mattina passa per Amboselli Road non puó far a meno di udire le gradevoli note dei canti gregoriani che emanano dalla residenza dei preti della comunità svizzera di San Pio X del vescovo francese Lefebvre, fino all'altro giorno scomunicati. I lefebvriti sono in Kenya da oltre 20 anni e saldamente stabiliti in molti stati africani. Recentemente il papa tedesco Barack Kumi na Sita, che mastica il latino ad ogni botto di campana, ha permesso di nuovo la celebrazione della messa latina. Piú significativamente ha rimosso la scomunica al vescovo Williamson, il successore di Lefebvre da tempo deceduto aprendo cosí la strada al ritorno dei "scismatici" sotto la giurisdizione del Vaticano. La rottura avveniva durante il Concilio Vaticano II nel 1962-65 sotto il regno di papa Paolo VI che da allora diventava la bete noire dei tradizionalisti cattolici, per aver mandato a "ramengo" la messa latina stabilita dal Concilio di Trento degli anni 1500. Ora si aspetta che la messa latina, specialmente quella cantata in musica gregoriana, suoni di nuovo almeno nelle cattedrali del Kenya. Il rito latino serviva a distinguere i cattolici dai protestanti e cementava l'unità dei cattolici di tutto il mando, come fa la lingua araba per i mussulmani. Rimarrebbe solo da risolvere la questione della posizione del celebrante con la schiena rivolta al pubblico. Un problemino che si potrebbe risolvere senza compromettere la dottrina nei suoi canoni principali.

A parte questo, la chiesa in Kenya ha ben altri problemi p.e. # Il celibato dei preti che esiste solo sulla carta. # Lo "scisma coniugale" di un prete di Kitale appoggiato da un vescovo tedesco anche lui "coniugato" # La crisi finanziaria della "ricca" diocesi di Eldoret. # Gli ex seminaristi che uccidono il loro ex docente italiano. # I residenti di Nyeri che pretendono le terre della diocesi a loro "rubati" dai missionari italiani nel 1904. # Le giovani ragazze che attendono alla messa domenicale vestendo i jeans attillati a mezza gamba, distraendo la concentrazione dei fedeli. # Il cardinale Njue che apertamente sostiene il partito PNU del suo "fedele" Emilio Kibaki.


A cura di " geoferro@africaonline.co.ke "