giovedì 30 aprile 2009

Chi non lavora non fa all'amore

Le donne del Kenya minacciano una settimana di sciopero del sesso per far ragionare i politici!

Questo e' quanto si legge sul Times (credo sud africano).

The Women’s Development Organisation (organizzazione per lo sviluppo delle donne) vuole "evitare che i suoi leader politici portino di nuovo il Kenya alla violenza ed al Chaos", e per tal ragione ha chiesto anche alle mogli dei due leader politici Raila e Kibaki di astenersi dal fare sesso con i loro mariti.

Come si dice... a mali estremi...

Speriamo che almeno aderisca anche "Lucy Wambui"...

Insciallah


La fotografia a lato e' tratta da malindikenya.net e riguarda i danni fatti dall'incendio all'hotel La Papaya di Mayungu.

L'articolo di Eddie si conclude cosi': "Ancora una volta infatti è stato il makuti a propagare l'incendio, ancora una volta è successo a Mayungu, come qualche mese fa al Kivulini e in parte al Flamingo Villas, a "La Papaya", chiusa per ferie e quindi praticamente vuota e incustodita. Il vento, l'assenza di pioggia e la distrazione del contadino hanno fatto il resto. Erano le tre del pomeriggio di sabato e le fiamme si sono velocemente estese a tutta la struttura, che per molte ore è bruciata nonostante i primi soccorsi, Ora dell'albergo rimangono solo i muri, purtroppo. In vista della prossima stagione sarà importante verificare le misure di sicurezza in alcuni alberghi, ove manchino e specialmente in quelli lontani da Malindi."

Non mi trovo d'accordo con queste conclusioni, in quanto ormai lo si dovrebbe aver capito: l'unica soluzione a questi incendi e' la prevenzione.

E' impossibile fermare un incendio di un makuti, forse si potrebbe avere qualche chance di salvare qualcosa (non tutto eh!) se a Malindi ci fosse un Canadair come quelli che usa la protezione civile italiana sempre pronto all'emergenza. Ma naturalmente questa e' fantascienza.

E allora qual'è la prevenzione di cui parlavo prima? Semplice: il mio consiglio ai proprietari della Papaya e' di evitare di rifare i tetti in Makuti.

E' inutile dire "e' colpa del contadino". Forse oggi e' stato il contadino, ieri era stato il dipendente licenziato in cerca di vendetta, oppure come scrissi qualche tempo fa "il mozzicone di sigaretta volato via, o dal lapillo del forno a legna della pizzeria a pochi metri, o semplicemente dalla distrazione della moglie del vicino di casa che ha inavvertitamente lasciato accesso il forno di casa, provocando un piccolo incendio che poi si estende a tutte le case vicine (complice il vento) dotate dello stesso tetto."

Costruire villaggi con tetti in makuti, magari vicino ad un altro villaggio con i tetti in makuti, significa avere la certezza matematica che andra' a fuoco: e' solo questione di tempo.

La prevenzione nelle zone ad alto rischio sismico, lo abbiamo imparato tutti in questi giorni, consiste nel cistruire case con criteri antisismici, non nello sperare che il fato ci assista e non faccia accadere il terremoto.

Illudersi di spegnere l'incendio di un tetto in makuti e' appunto una mera illusione, non vi riuscirebbero i pompieri di Milano con le ultime attrezzature e comunque ben addestrati (e operativi tutti i giorni e le notti), figuriamoci gli sgangherati pompieri di Malindi, che hanno poche attrezzature, mal messe e di cui non ne comprendono appieno le manovre per un utilizzo efficiente.


domenica 26 aprile 2009

Il diario di Ferro


Sette giorni in Kenya No. 17

20.04.09. Conversione fallita. I cristiani perdono la lotta per salvare l'anima di Mama Sarah Obama, la nonna del presidente americano. La campagna per convertirla al cristianesimo era condotta dagli Avventisti del Settimo Giorno e il battesimo avrebbe dovuto essere condotto nello stadio Jomo Kenyatta di Kisumu. All'ultimo momento la signora, sotto pressione dei famigliari e del consiglio degli Imams mussulmani rifiutava la conversione dall'Islam. Per i mussulmani l'apostasia è una cosa gravissima, e secondo la legge della Sharia comporta la pena capitale. L'Imam Sheikh Khalifa avvertiva che la conversione "forzata"di Mama Sarah avrebbe provocato la furia dei mussulmani.
21.04.09. Funerale al tappeto rosso. Giorni fa il premier Odinga, in visita a Mombasa, si lagnava fortemente per la mancanza di rispetto dovuto alla sua posizione. Mancavano il tappeto rosso, la latrina ad uso personale e il ricevimento da parte delle autorità locali. Domenica scorsa, in occasione del funerale di un suo amico, Odinga prometteva la sua presenza come "ospite d'onore" Le autorità locali provvedevano a stendere un tappeto rosso e costruire una latrina dietro la tenda degli ospiti. A questo punto arrivava un forte nubifragio che inondava di fango il tappeto d'onore e demoliva il W.C. ministeriale. Il primo ministro mancava all'appuntamento.

22.04.09. È un'istituzione di criminali. Cosí descrive la Kenyatta Università il noto giornalista Clay Muganda, un ex allievo. Il costo dei recenti disordini si aggira sui Shs 200 milioni (euro 2 milioni) e l'istituzione resterà chiusa a tempo indeterminato, mentre si riparano i gravi danni. " Sono d'accordo - dice Muganda- anche il Cancelliere e i professori sono in parte colpevoli della situazione alla pari della banda di geriatri che credono di governare il paese e degli idioti che dirigono le associazioni studentesche"

23.04.09. Cerimonia e massacro. L'apertura della terza sessione del parlamento di ieri è stata rattristata dal massacro di 28 abitanti nel distretto di Nyeri da parte dei feroci fuorilegge Mungiki, apparentemente come vendetta per l'uccisione di 14 Mungiki, da parte dei vigilantes locali. I Mungiki, originariamente una fanatica setta pseudo religiosa, debitamente manovrata dai politici locali, e poi da loro sconfessati, ma solo in pubblico, è ora diventata una banda di estorsionisti e ladri che operano prevalentemente nelle zone popolate dall'etnia Kikuyu.

24.04.09. Il "taglio" organizzato. Nella prigione di massima sicurezza di Naivasha oltre sessanta giovanotti detenuti, sono stati circoncisi con una cerimonia piuttosto rara, organizzata da una chiesa locale con la supervisione dell'ospedale missionario di Kijabe. Centinaia di altri prigionieri, che assistevano alla cerimonia, applaudivano. I neo circoncisi sono stati alloggiati, per due settimane, nelle celle di segregazione per ricuperare e durante questo periodo saranno rifocillati con una dieta speciale, aumentata da numerose donazioni di cibo da parte di amici e parenti.

25.04.09. Le tariffe dei Mungiki. Ovvero il "pizzo" che gli abitanti della Provincia Centrale devono pagare ai fuorilegge per la "protezione" pena la minaccia di morte : Shs 100.000 (euro 1000) per chi vuole aprire un'impresa commerciale. Shs 500 al mese (euro 5) per una casa in muratura, Shs 200 (euro 2) per una di legno. Shs 700 (euro 7) mensili per un bar o ristorante, Shs 100 (euro 1) per un negozio al minuto, Shs 50 al giorno per chi opera un matatu (pulmino) Shs 30 e 20 il giorno, rispettivamente per per i moto e ciclo taxisti. Chi ha le mucche da latte ne deve consegnare un litro al giorno. Questa è stata la causa principale dell'uccisione di 14 Mungiki da parte dei "vigilantes", che a sua volta ha scatenato la rappresaglia di cui sopra.

26.04.09.Pensionati che vivono in povertà. Esistono circa Shs 400 milioni (euro 4 milioni) nei conti in sospeso dei pensionati statali che non hanno ricevuto il pagamento, dovuto principalmente all'incapacità dei funzionari di spedire gli assegni all'indirizzo giusto. Il dipartimento delle pensioni governative amministra annualmente Shs 26 miliardi ( euro 260 milioni) ma impiega solo tre contabili qualificati per servire 180 mila pensionati. Nel dipartimento ci sono 24 posti vacanti che apparentemente non attraggono nessuno.

I DETTI DELLA SETTIMANA.

Wangari Maathai (premio Nobel per la pace) I nostri politici giocano sempre "in casa" Vanno nelle loro terre native e raccontano la medesima storia "Io sono l'unico, che se eletto presidente vi porterò prosperità e benessere" Infatti, in Africa il potere non ha niente a che fare col servire la gente. Consiste nell'ammassare ricchezza e mantenerla in mezzo alla miseria che li circonda.

Sheikh Hassan Hersi. I giovani pirati somali sono una benedizione per il paese. Difendono il nostro mare dagli invasori stranieri. Le navi straniere sul nostro mare sono qui per sfruttare le nostre risorse.

M. Kamuri: Il Paese è pieno d'ironie crudeli. Durante la siccità gli abitanti di Budalanghi muoiono di fame e durante le piogge annegano nelle alluvioni. In Cina i politici e funzionari corrotti sono fucilati. In Kenya sono idolatrati.

N.Ochieng: Tutto il corrente "blah, blah, blah" sulle dimissioni della ministra Karua dal Gabinetto non serve a portare piú polenta (ugali) nei nostri piatti vuoti.

K. Jebet: Risparmiate i 7 miliardi di Sh per il censimento proposto. Usate i soldi per portare cibo e acqua agli affamati. Non ha senso contare gente che non vive fino a domani. Meglio dargli da mangiare perché possano stare in piedi ed essere contati.

R. Odinga: (in visita a Mombasa) Perché non mi è stato messo il tappeto rosso come per il presidente? Dove sono le autorità provinciali a ricevermi? Dove è un bagno decente per mio uso esclusivo?

R. Wambere. Un abitante sul confine commenta sull'occupazione dell'isolotto Migingo, nel lago Vittoria, da parete dell'Uganda: "Da come vanno le cose in Kenya io sarei contentissimo diventare un ugandese, se l'Uganda occupasse anche il mio villaggio "

A cura di: geoferro@africaonline.co.ke.

sabato 25 aprile 2009

Fernando Vischi, Franco Barbin e Guidalberto Cuturi sono i tre nuovi rappresentanti della costa per il COMITES

Come già preannunciato dall'ambasciatore durante la sua visita a Malindi del 19 marzo, sono stati nominati tre nuovi membri del COMITES in rappresentanza della costa Keniota.

Fernando Vischi (noto come Masharubu) è il rappresentante di Malindi, Franco Barbin è stato nominato per Watamu mentre Guidalberto Cuturi è nominato in rappresentanza di Diani.

Colgo l'occasione per augurare ai nuovi tre rappresentanti della costa un buon lavoro e metto a disposizione il blog Mal di Malindi per qualsivoglia comunicazione da parte dei nostri tre nuovi rappresentanti.

Ricordo che i COMITES sono i comitati degli italiani residenti all'estero, e come risulta dal sito ufficiale dei COMITES statunitensi, "Il Comitato è organo di rappresentanza degli italiani all'estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari."

Sempre dallo stesso sito si apprendono i compiti e le funzioni dei COMITES, secondo quando scritto nell'articolo 2 della legge del 23 ottobre 2003, n.286 che ne stabilisce appunto le norme relative alla disciplina degli stessi, che recita:

"
Art. 2. (Compiti e funzioni del Comitato)

1. Ciascun Comitato, anche attraverso studi e ricerche, contribuisce ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della propria comunità di riferimento e può presentare contributi alla rappresentanza diplomatico-consolare utili alla definizione del quadro programmatico degli interventi nel Paese in cui opera. A tale fine ciascun Comitato promuove, in collaborazione con l'autorità consolare, con le regioni e con le autonomie locali, nonché con enti, associazioni e comitati operanti nell'ambito della circoscrizione consolare, opportune iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale, con particolare riguardo alla partecipazione dei giovani, alle pari opportunità, all'assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport e al tempo libero della comunità italiana residente nella circoscrizione. Ciascun Comitato opera per la realizzazione di tali iniziative."

lunedì 20 aprile 2009

Il diario di Ferro


Sette giorni in Kenya. (16)

13.04.09. La crisi economica. La priorità visibile dei governanti keniani sembra quella di aiutare l'industria automobilistica tedesca al ricovero, con l'acquisto d'automobili Mercedes d'alta classe. La "limousine allungata" presidenziale, tra le altre del parco di 149 vetture, è un esempio di lusso sfrenato e inutile, alla faccia dei 10 milioni di persone che soffrono la fame. Quella del vice presidente Benz S 500 costa Sh 26 milioni (euro 260 mila) Quella del primo ministro Benz S 350 Sh 20 milioni (euro 200 mila) I due vice primi ministri guidano Benz S 320. Quasi tutti gli altri ministri, dei 42 in carica, si accontentano delle Benz S 280.

14.04.09. Energia solare (a buon mercato) Il norvegese Jon Bohemer, accasato in Kenya, ha vinto un premio internazionale di $75.000 per avere disegnato e costruito una cucina solare fatta con delle scatole di cartone, lamine riflettive d'alluminio e vernice nera termo-resistente. La scatola puó raggiungere la temperatura di 80 gradi centigradi, sufficiente per molti usi domestici e porta il nome di Kyoto Box (ricavato dal U.N. Kyoto Protocol) Prodotta in serie dovrebbe costare circa $6. Jon intende usare i denari del premio per promuovere l'invenzione in tutta l'Africa.

15.04.09. Ancora un fratello povero. Si chiama Samson Obama un piccolo negoziante di Nairobi. È uno degli undici mezzi fratelli e sorelle del presidente Obama, suo padre ha avuto quattro "mogli" dopo il suo ritorno in Kenya dagli USA dove era uno studente. Samson è stato vietato di entrare in Inghilterra, dopo di che, all'aeroporto dell'East Midland, la polizia scopriva il suo nome nel computer, dove risultava di essere stato arrestato lo scorso novembre per un disordine con un gruppo di ragazze in un bar di Londra e per avere presentato dei documenti falsi.

16.04.09. Due galli nel pollaio. Dopo un paio di settimane di diatribe piú o meno civili, tra il presidente Kibaki e il primo ministro Odinga i giornali scrivono "È un cessate il fuoco, per ora" Il raduno del "Gabinetto Ristretto" nell'ufficio del presidente, durato tre ore, terminava con la solita foto del gruppo sorridente con le strette di mano prammatiche. Il nesso della discordia che ha provocato quasi una crisi nella "Gran Coalizione" ha poco a che vedere con i problemi del paese o il buon governo. Si trattava di mettersi d’accordo per la spartizione equa delle "responsabilità di governo" ( Leggi la distribuzione dei lucrosi posti nell'amministrazione di stato. ndr)

17.04.09. Podista straordinario. Si chiama Duncan Kibet, di 30 anni nativo d'Eldoret, la capitale mondiale dei maratoneti. Lo scorso novembre, nella Piazza Castello di Milano, dopo aver stracciato il record della gara (2 ore 7 minuti e 53 secondi) alla quale partecipavano 5.875 concorrenti, attraeva l'attenzione della Gazzetta dello Sport. Dopodiché faceva altrettanto con la maratona di Rotterdam con un tempo di 2:04:26. Kibet ha giá sette vittorie a suo credito nelle maratone. Gran parte del merito e dovuto alla preparazione atletica sotto la guida di Federico Rosa, figlio del dott. Gabriele Rosa, il leggendario trainer che ha portato diecine d'atleti keniani alla fama mondiale. La squadra Rosa Associati comprende 200 atleti keniani di fama mondiale tra i quali anche la ragazza Janet Jepkoskei la cosiddetta "Eldoret Express"

18.04.09. I poveri "cr..ti " del Turkana. "miseria senza fine" Il Distretto ha una popolazione di 500.000 abitanti, semi nomadi, e il livello della povertà assoluta è del 56% Soffrivano fame e carestia prima e durante l'era coloniale e continuano a soffrirla anche oggi. Durante la siccità in corso hanno perso circa 5000 pecore e capre per la "Peste des Petits Ruminants (PPR) Durante il temporale della settimana, durato 11 ore, hanno perso nell'alluvione circa altri 5.000 bovini, altrettanti ovini, 12 cammelli e 50 asini. La quasi totalità della gente vive di pastorizia e sono soggetti a razzie di bestiame da parte dei vicini Pokot e dei Karamojion di oltre confine. L'immenso distretto, con scarse comunicazioni, è sempre stato ignorato dai vari governi, trattandosi di una tribù "minore" di scarso peso politico durante le elezioni.

19.04.09. BOLLETTINO DELLA FAME. Affligge circa 4.1 milioni d'abitanti delle baraccopoli delle grandi cittá. A parte i disoccupati, ne soffre anche gente che lavora nelle categorie minori come: manovali, casuali, guardiani, domestici, ambulanti, giardinieri, carrettieri, ciclo-tassisti ecc. La maggioranza puó permettersi di mangiare solo una volta al giorno. Anche una porzione di chips (patatine fritte) che costa dai 30-50 Shs (euro 0.30-0.50) è fuori della loro portata. Una razione del popolare githeri (mais e fagioli bolliti) costa 10-15 Shs (euro 0.10-0.15) quando venduta per le strade dalle donne che peró, se non pagano la taglia alle guardie municipali, sono sovente arrestate e il cibo confiscato, ovvero da loro mangiato.

ADDENDUM.

(Estratto dal "Daily Nation")

I PITONI DI MALINDI (È capitato in zona Sabaki) C'è ne sono parecchi in giro e qualcuno nella zona ne fa raccolta in privato. Il pitone non è velenoso e non morde la preda, invece la strozza e poi la ingoia per intero. Uno, lungo quattro metri, in cerca di capre, e non trovandone si addentrava nella capanna di un contadino che inavvertitamente lo calpestava. Forse era stato attratto dal profumo dell'ugali (polenta) che l'uomo stava cucinando. Il rettile gli si avvinghiava intorno alle gambe ed ad un braccio e lo trascinava fuori arrampicandosi su una pianta trascinandovi l'uomo. I due lottavano per circa un'ora. L'uomo non poteva fare gran che eccetto morderlo fino a quando riusciva a liberarsi il braccio e tirare fuori il telefonino che teneva in tasca. Con questo chiamava il padrone della shamba (piantagione) spiegandogli la situazione. Questo accorreva accompagnato da due poliziotti. Nell'oscuritá, con l'uso del cellulare, riuscivano a trovarlo sulla pianta.

Il pitone, evidentemente annoiato, sibilava violentemente tanto da impaurire anche uno dei poliziotti che se ne restava chiuso in macchina. Un conto è sparare sui dimostranti e un altro è venire ai ferri corti con un serpente, che tra certe tribù é ritenuto quasi divino. L'altro che aveva il fucile non si azzardava a sparare per paura di colpire l'uomo. Tra l'altro i boa sono una specie protetta ed è un crimine ucciderli. Ne risultava una specie di "tiro alla fune" con il rettile avvinghiato ad un ramo che non voleva saperne di mollare l'uomo. Questo riusciva a strapparsi la camicia che gli avvolgeva sulla testa permettendo agli altri di legargli una fune intorno al collo. A questo punto il pitone mollava la preda e l'uomo precipitava a terra senza subire danni gravi.

Con il rettile arrotolato su se stesso, come fanno quando sono in pericolo, riuscivano a metterlo in un sacco e caricarlo sul camioncino, con il quale lo trasportavano al santuario ecologico di Falconry of Kenya che lo rinchiudevano in una capanna e avvisavano la branca locale del Kenya Wild Life Service.

Questi arrivavano nella mattinata ma del rettile non c'éra alcun segno. Dopo due giorni abbandonavano le ricerche. In certe parti del Kenya i pitoni sono considerati come delle divinità, portatrici di benessere specialmente nel propiziare l'arrivo delle piogge. In parte del paese ci sono già delle alluvioni.

A cura di ; geoferro@africaonline.co.ke.

lunedì 13 aprile 2009

Il diario di Ferro


Sette giorni in Kenya (15)

06.04.09. Dedichiamo questa data all'immane tragedia del terremoto che ha colpito l'Italia. La natura, anche se parte della "creazione" è feroce, crudele e spietata. Non fa distinzione tra colpevoli e innocenti, malati e sani, donne e bambini, credenti e non, razze e religioni diverse. Anche se a distanza, offriamo cordoglio, dolore, incoraggiamento e anche preghiera -per quel che vale- in queste circostanze.

07. 04.09. Un miracolo politico. È quello delle dimissioni "volontarie"della ministra della giustizia Martha Karua, fin di recente forte sostenitrice del presidente Kibaki. Un evento quasi inconcepibile in Kenya. La signora cita le continue critiche, in pubblico, e interferenze presidenziali nelle sue decisioni ministeriali. Di fatto in Kenya i ministri hanno poca autorità nella conduzione dei ministeri, ma accettano le frustrazioni di buon grado per mantenere le lucrose posizioni. La signora, che ha largo seguito, ha dichiarato di voler contestare le elezioni presidenziali del 2012.

08.04.09. Le nubi prima della tempesta. La rottura tra il primo ministro e il presidente si fa sempre piú sentita e non promette niente di buono. Ieri Odinga ha dichiarato lo stile di governo di Kibaki come: jua kali (dilettante) e primitivo. Non passa settimana senza che il primo ministro non sia scaltramente umiliato. Si tratta nient'altro che del perenne antagonismo tra la tribù Kikuyu e quella dei Luo. Questa situazione continuerà, come da sempre, a meno che non si adotti una "soluzione" del tipo genocidio tribale come accadde in Rwanda nel 1994. Molti auspicano il ritorno di Kofi Annan, l'ex segretario generale dell'ONU, per risistemare la situazione.

09.04.09. I nodi al pettine? L' affarista americano Birkenfield, arrestato per evasione fiscale ha promesso, in cambio di lenienza giudiziaria, di rivelare i retroscena dello scandalo finanziario Anglo Leasing, che incombe sul governo di Kibaki sin dal 2003. Birkenfield è uno dei firmatari di un contratto fraudolento che é costato al Kenya Sh 50 miliardi (euro 50 milioni) per una fornitura di "sicurezza nazionale" mai consegnata. Gli americani hanno promesso assistenza per estrarre da Birkenfield informazioni il piú possibile. Localmente c'è molto scetticismo sull'uso che ne faranno in Kenya, tuttavia una banca svizzera ha congelato i conti di alcuni sospettati. Piú promettente è la minaccia che la ministra dimissionaria, M.Karua, ha fatto di rivelare i membri piú corrotti del Gabinetto che ha appena lasciato.

10.04.09. Venerdì Santo. Giornata di lutto e dolore nazionale in Italia. Si commemora la morte del Cristo e di circa 300 dei suoi seguaci. Si offrono tributi ai valorosi soccorritori e anche agli "angeli" a quattro zampe. "Nec Recida Recedis"

11.04.09. La Commissione Nazionale dei Diritti Umani. La -Premio Nobel per la Pace- professoressa Maathai, conferma che almeno una 15na di attivisti dei diritti umani in Kenya, sono fuggiti all'estero o in latitanza per sfuggire alle minacce di morte anonime che da tempo ricevevano tramite telefonate o messaggi SMS. Le compagnie dei cellulari non riescono a rintracciare le chiamate. Chi le fa inserisce una nuova sim card nel telefonino che poi distrugge. La campagna d'intimidazione è scaturita dopo l'uccisione, in circostanze sospette e apparentemente senza motivi, dei due prominenti attivisti Kingara e Oulu.

12.04.09 "The waste of a white skin" (una pelle bianca sprecata) Cosí dicono gli inglesi. Infatti sono in tre - tedeschi. Una donna, gia sotto processo a Mombasa e un uomo appena arrestato, ambedue per traffico di stupefacenti. Il terzo è sotto processo per la stupro di due minorenni nella sua villa a Nairobi. Queste notizie, e i nomi degli arrestati non sono confidenziali, perché di dominio pubblico sui giornali. (è il caso di commentare "questa volta Malindi non c'éntra" ndr )

ASTERISCHI IN STAGIONE.

# Quando un tedesco arbitra una partita dell'Italia, come di recente, contro l'Irlanda, aspettate che commetti una buffonata, come é regolarmente accaduto, con l'espulsione di Pazzini all'inizio della gara. Nella partita contro l'Irlanda, finita 1 a 1 il "Trapp" intrappolava Lippi e diceva:" Se volete uno spettacolo andate al teatro e non allo stadio.

# Nel Grand Prix d'Australia mentre la Ferrari "sbiellava" la MaLaren imbrogliava. Ora i punti sono zero. In quello della Malaysia Domenicali e Schumacher sbagliavano le gomme nella pioggia tropicale e vinceva di nuovo, a corsa interrotta, l'inglese Button. L'agenzia di stampa Reuters quasi non menzionava le Ferrari e Massa diceva "è stato un bel casino" Aspettiamo il prossimo.

# Il primo ministro Odinga minaccia la "crisi" se il suo stipendio non è aumentato al di sopra di quello del vice presidente Musyoka e la sua Mercedes cambiata con una di classe superiore.

# Il cardinale Njue, nell'assumere l'incarico, spostava altrove tutti i preti che avevano un incarico col predecessore mons. Mwanzeki e anche l'autista. Ora guida la macchina da solo.

# Un olandese, che partecipava ai violenti tafferugli degli universitari, è stato arrestato e tradotto in tribunale. Il processo non iniziava perché Jacobus Deckers non capiva una parola di lingua inglese.

# La ragazza Florence Kiplagat che ha appena vinto il titolo mondiale nella corsa campestre (cross country) tenutasi in Giordania è stata scoperta e allenata dall'italiano Renato Canova, che da anni scopre e allena giovani keniani della zona di Iten (Eldoret)

# Durante le recenti e purtroppo ricorrenti violenze alla Kenyatta University, 45 studenti erano arrestati e denunciati per incendio doloso. Tra questi, una diecina di ragazze, hanno denunciato la polizia per violenza sessuale e furto d'articoli personali.

# Al largo della costa tra Kenya e Somalia, negli ultimi sette giorni, sono state sequestrate, dai pirati somali, sei navi da trasporto tra le quali una americana che trasportava cibo per gli affamati della Somalia.

# Nel prestigioso Parco Nazionale del Maasai Mara, sono state trovate le carcasse di 75 leoni, uccisi dai locali, con l'uso di un insetticida americano dal nome Furadan. Il parco è visitato annualmente da diecine di migliaia di turisti, con molti americani.

A cura di : geoferro@africaonline.co.ke

lunedì 6 aprile 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (14)

30.03.09.VOLONTARIATO…. (I) Nel distretto di Bondo (Kisumu) si cercano 700 donne, HIV negative, disposte a sottostare ad un esperimento per provare che la medicina Truvada, presa giornalmente prima dell'intercorso sessuale, sia in grado di prevenire l'infezione HIV. L'esperimento è condotto dall'organizzazione Family Health International e dovrebbe durare per un minimo di 12 mesi. Qualora una persona durante la prova diventasse positiva, riceverà gratis assistenza medica e supporto sociale.

(II) A Mombasa due volontari britannici, che lavoravano in un orfanotrofio, sono stati arrestati per non avere il permesso di lavoro in ordine e multati Shs 10.000 (euro 100) o tre mesi di prigione.

31.03.09. Largo ai ……vecchi. Le associazioni giovanili e gli universitari protestano veementemente contro la direttiva governativa che allunga l'età pensionabile dei parastatali da 55 a 60 anni, per le categorie minori, mentre negli alti ranghi dell'amministrazione statale alcuni siedono sulle lucrose poltrone da decenni, ritenuti in servizio sotto forma "contrattuale" per meriti di "fedeltà politica" ha chi li ha nominati. Commenta un leader giovanile neo laureato:- dovremmo continuare a soffrire la fame per altri cinque anni- Intanto le frustrazioni dei giovani aumentano, sfociando in violente dimostrazioni degli studenti della Kenyatta University, che nel giro di due settimane hanno causato la chiusura dell'istituzione, per due volte, arrecando gravi danni materiali. Purtroppo un altro studente ha perso la vita nel confronto con la polizia, che pare non sappiano dell'esistenza delle pallottole di gomma.

01.04.09. Il "pesce d'aprile del "Star" "Il Kenya ha ordinato dalla Russia un sottomarino della classe "Kilo" per la protezione dell' isolotto roccioso Migingo, di un km quadrato occupato da baracche di pescatori, nel lago Vittoria, che l'Uganda minaccia di occupare. Il "Kilo" è un diesel-elettrico con un equipaggio di 53 marinai, pesa 2.450 tonnellate ed è armato con sei tubi lancia siluri e missili subacquei. Costa circa 80 milioni d'euro (Shs 8 miliardi) Arriverà smontato a Kisumu a bordo dei giganti trasporti aerei Antonov, al costo di Sh 2 miliardi (euro 2 milioni) Arriverà con una compagnia di tecnici russi per l'assemblaggio. Sono giá in corso i lavori per allungare la pista d'atterraggio per accomodare i cargo Antonov. Il sottomarino servirà anche a dissuadere i pirati somali, che armati di veloci fuoribordo e armi moderne, potrebbero mettere in pericolo di sequestro le scialuppe dei nostri pescatori"

02.04.09. Si svende il paese. Dopo la controversa vendita del prestigioso albergo Grand Regency Hotel ai libici ne seguiva "l'affitto" di 100.000 acri ( 40.500 he)di terra coltivabile agli arabi del Quatar, per la coltivazione di prodotti agricoli a loro destinati. Ora altri 90 acri (36 he) sono stati concessi, sempre ai Quataris, nella importante zona dell'aeroporto internazionale JKIA per la costruzione di un grande hotel e blocchi di uffici. In Nairobi continuano le acquisizioni di prestigiosi immobili e terreni da parte di influenti somali, si dice, usando i $ dei riscatti della pirateria.

03.04.09. LA POLIZIA VUOLE L'ERGASTOLO. Domandano l'emendamento della legge sul traffico che includi la pena dell'ergastolo per gli automobilisti che causano incidenti fatali sulle strade e quella capitale per i detentori di armi da fuoco illecite. Non passa settimana senza che un poliziotto perdi la vita in scontri con banditi. Sulle strade la scorsa settimana sono morte 46 persone con 389 ferite più o meno gravi. Le multe raccolte "ufficialmente" ammontano a circa Sh 12 milioni per settimana. Il totale per lo scorso mese è di Sh 54.760.800 (euro 120 mila e 547.608 rispettivamente)

04.04.02. La distruzione della foresta del Mau. Cosi commenta il ministro della cultura Ole Ntimama “ Se il governo non salva la foresta dovrebbero intervenire le Nazioni Unite o la “Comunità’ Internazionale” Da questa foresta scendono una decina di importanti fiumi che sostengono la vita di almeno 11 milioni di persone. Intanto i giornali pubblicano una ventina di nomi di importanti personalità del passato regime del dittatore Moi, che hanno beneficiato di almeno 500 ettari di terra in foresta, a loro “donati” illegalmente dal presidente. Tra i nomi spicca quello di un figlio di Moi. Quasi tutti i nominati negano di possedere la terra (a loro nome) I dati sono stati ricavati dagli archivi dell “Ministry of Land” ovvero l’erario statale.

05.04.09. Il "cuore solitario" della settimana. (dal Saturday Nation) Una lettera campione cosí dice: "29enne ex vergine, di color cioccolato, religiosa, stupenda, simpatica, allegra, avventurosa, pulita, ben educata ma povera, intelligente, passionale, civilizzata, sofisticata, magretta ma rotondina, sexi, selvaggia e torrida cerca uomo bianco, HIVnegativo, da qualunque parte del mondo ed etá, per amicizia, compagnia e divertimento. L'età è solo un numero. Nullatenenti, bevitori, coniugati, preti e missionari, non provateci neanche.

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AFRICANA.

Ethiopia. In ritardo d'anni la corte suprema ha condannato a morte, in contumacia, l'ex feroce dittatore Mengistu Mariam e alcuni dei suoi seguaci . Nel 1991 Mengistu era scappato nello Zimbabwe, ricevuto fraternamente dal compare Mugabe. Da allora è vissuto principescamente, a spese dei contribuenti, in un lussuoso sobborgo di Harare, sotto la protezione di 24 ore al giorno della polizia. All'arrivo il "compagno" Mugabe gli regalava una bella azienda agricola, sequestrata ad un bianco. Ora usa almeno sei lussuose autovetture e riceve gratis una razione speciale di carburante. Ha sopravvissuto un'attentato sulla vita. L'opposizione in Zimbabwe promette di spedirlo in Ethiopia, ad incontrarsi con il boia, se vincono le elezioni. Mengistu "governava" l'Ethiopia per 17 anni, durante i quali uccideva almeno 2000 "nemici dello stato" e ne torturava altri 2500, una bazzecola per le norme africane, ma raddrizzava i conti usando la carestia come arma politica, negando cibo e medicine in quelle aree che credeva gli abitanti fossero suoi oppositori. Ne morivano circa un milione.

La Regione dell'Ogaden. Questo è il grande territorio "islamico" confinante con la Somalia che fa parte dello stato "cristiano" etiopico, conteso dalla Somalia fin dal dopo guerra. Con la Somalia in stato di caos i ribelli dell'Ogaden conducono un feroce guerriglia aiutati dall'Eritrea eterno nemico "islamico" della "cristiana" Ethiopia che brutalmente cerca di sopprimerli. I ribelli ultimamente attaccavano un pozzo petrolifero uccidendo nove tecnici cinesi e sessanta soldati etiopici. Delle foto fanno vedere i ribelli armati da una straordinaria varietà d'armi leggere tra le quali anche i longevi fucili italiani "Mod. '91" con la baionetta ripiegabile sulla canna.

A cura di : geoferro@africaonline.co

venerdì 3 aprile 2009

Il modello da compilare per il censimento sulle ville e' on line su Mal di Malindi

Ricordo che da Mal di Malindi e' possibile scaricare il modello dell'ambasciata per il censimento sulle ville di proprietà degli italiani e sul loro utilizzo, che sarà utile all'ambasciata per portare avanti i negoziati per ridefinire la famigerata tassa sulla casa.

E possibile scaricarlo da qui o dai link nella colonna a lato sotto "Alcuni link su Malindi e sul Kenya"

Riso amaro


Ammetto che quest'anno non sono proprio riuscito a pensare ad un pesce d'Aprile degno di questo nome, e visto anche la pochezza di quello che ero riuscito a inventarmi l'anno scorso, ho deciso di rinunciarvi del tutto.

A dire il vero mi ero concentrato sulla storia dell'isola di Migingo, isoletta alla "naufrago delle vignette della settimana enigmistica", nel bel mezzo del lago Vittoria, che non e' ben chiaro se appartenga all'Uganda o al Kenya, di cui vedete una foto, e di cui pero' vale la pena raccontare un po' la storia, perché in fondo se non fosse che e' vera, non sfigurerebbe affatto tra i pesci d'Aprile più riusciti dell'anno.

Circa quattro anni fa un pescatore Ugandese approdo' sulle sponde della micro isola assolutamente sconosciuta alle mappe ufficiali, dove tra l'altro trovò segni che era già stata abitata in passato. Si accorse subito che le acque antistanti il mini approdo erano particolarmente pescose e decise quindi di insediarvisi. Subito altri pescatori ugandesi lo seguirono ed in poco tempo il governo dell'Uganda dichiaro' l'isola territorio della Repubblica Ugandese.

Nel giro di pochi mesi i pescatori si accorsero che pero' le sponde del Kenya distavano 2 ore di navigazione dalla micro isola contro le ben 6 e oltre di quelle ugandesi, decisero quindi di cominciare a vendere il pesce in Kenya. Naturalmente la cosa attiro' subito nuovi pescatori kenioti che decisero di stabilirvisi più verso l'interno sulla vetta centrale. Ma i pescatori kenioti cominciarono subito a lamentarsi del differente regime fiscale a cui erano sottoposti, in quanto stranieri, rispetto ai loro colleghi Ugandesi, che erano quindi avvantaggiati, ed ecco che si rivolsero al governo di Nairobi per cercare giustizia.

Ne nacque un caso diplomatico che sfocio' in una quasi guerra tra i due stati per il contendersi del controllo dell'isola che il Kenya sostiene cadere in acque territoriali keniote.

Vengono comprate migliaia di scatole di risiko da parte dei due governi per disporre al centro del campo di battaglia un numero sufficiente di micro carri-armati tra gli eserciti contendenti e... qui la storia e' già' sfociata nella parte "Pesce d'aprile..."

Qui, qui e qui alcuni link alla parte vera della storia.

Andando in giro a curiosare in internet pero' ce ne e' per tutti i gusti, e uno dei meglio riusciti sull'Africa a mio parere e' questo che riprende il problema dei collegamenti internet scandalosamente lenti e costosi e la luce che si intravede alla fine del tunnel grazie al cavo sottomarino della seacom che dovrebbe entrare in funzione da luglio.

Ne riporto un brano tradotto particolarmente esilarante nella sua amara crudezza (di riso).

Appfrica.net ha chiesto ad alcune persone in tutto il continente quanto l'incredibile aumento di banda abbia cambiato le loro vite'

"E' incredibile," dice Sondoto Kobia del kenya. "sono andato a dormire ieri sera che a mala pena riuscivo a trasmettere le mie email, e questa mattina sono riuscito a caricare su Youtube il video della laurea di mio figlio della durata di 2 ore in appena 10 minuti di collegamento! E sono anche riuscito a parlare con molti membri della mia famiglia che si sono trasferiti in posti in giro per il mondo come la Spagna, la Francia o Washington DC. Ecco squilla il telefono, e' probabilmente uno di loro!"