domenica 25 ottobre 2009

Il diario di Ferro


Sette giorni in Kenya (No 43)

19.10.09. Acqua per tutti nel 2000. Era uno dei tanti vacui slogan del regime di Arap Moi sparsi in abbondanza a favore del "popolo bue" Da allora la situazione dell'acqua potabile è peggiorata. In molti villaggi la gente riceve acqua in casa solo quando sono alluvionati dalle piogge stagionali. I giornali d'oggi parlano di 5.000 persone con le abitazioni allagate e diecine di km di strade rese impassibili  al traffico. A chi tocca porre rimedio? Da giorni la stampa parla di centinaia di milioni di scellini "spariti" dalle casse del Ministero dell’ Acqua e Irrigazione. Intanto il governo avvisa la gente di muovere le loro case sulle colline (sulla terra di altri? ndr)

20.10.09. La "guerra" dell'internet. Secondo la stampa, l'arrivo in Kenya di cavi fibre optics sta causando, non solo forte concorrenza tra le tre ditte che le operano, ma si sono giá registrati casi di sabotaggio dei cavi da parte di "ignoti" È abbastanza facile tagliare un cavo sotterraneo, mentre prima era impossibile danneggiare una comunicazione via satellite. La Telkom Kenya ha giá denunciato circa quindici casi di sabotaggio il  mese. La ditta ha installato km 1500 di cavi, molti in aree semi desertiche e difficili da tenere sotto controllo. Se si continua di questo passo i vantaggi della velocità di trasmissione e basso prezzo del servizio fibre optics potrebbe non realizzarsi.
21.10.09. Mambo ki-nyumbani.  Un uomo di 65 anni, stanco delle continue liti e pestaggi con la moglie, madre dei suoi 17 figli, li cacciava tutti da casa e per tenerseli alla larga radeva al suolo l'edificio. Poi si accasava nella vicina città (Nyahururu) con una nuova "moglie" di 25 anni e per finanziare il nuovo "romanzo" vendeva i 40 bovini di famiglia. La prima moglie ricorreva al tribunale che condannava l'uomo a ricostruire la casa e prendersi indietro la famiglia.  Per far ciò è ora costretto a vendere parte del podere di 40 acri (16 ettari) che ha in con-proprietá della moglie, la quale resiste alla svendita dell'unica risorsa rimasta per sfamare la prole. Le liti continuano.
22.10.09. Ricorrenza. Gli abitanti del monte Elgon "celebrano" il ritorno della pace, dopo il successo dell'operazione militare dell'anno scorso, durante la quale i ribelli o banditi del Sabaot Land Defence Force - un'organizzazione tribale - erano debellati. L'offensiva denominata "Okoa Maisha" (salvare la vita) era condotta da alcune centinaia di soldati e poliziotti del corpo speciale G.S.U.  Sono testimoni del successo dell'operazione, un centinaio di donne e
giovani ragazze che ora circolano nei villaggi liberati con "la pancia gonfia"

23.10.09. Si aprono le galere. Il primo fuori è Tom Cholmondeley, figlio del Lord Delamere, in prigione dal 2006 sotto accusa d'omicidio ma condannato solo ad otto mesi, ridotti a sei per "buona condotta" Il secondo è Maina  Njenga capo spirituale - e forse anche d'altro - della setta fuorilegge dei mungiki in custodia cautelare da cinque anni, assolto per mancanza di prove. È stato accolto a Nairobi da una folla enorme in compagnia della "vescova" Margaret Wanjiru che gli ha presentato una Bibbia e sta organizzandone il battesimo e la sepoltura della moglie, uccisa in circostanze misteriose nel 2007.

24.10.09. Allarme colera a Nairobi. In fine settimana i morti - nelle baraccopoli - sono giá saliti a dodici, la maggioranza bambini e oltre un centinaio sono in cerca della cura. Le autorità mediche, volontari e il personale del  Medical Missionary of Mary- della zona - fanno quello che possono. Gli slums sono attraversati da fogne all'aperto. La gente continua a servirsi dei "ristoranti" all'aperto sul bordo delle fognature, dove i bambini giocano, e l'acqua potabile da tempo razionata o scomparsa. Ci sono delle auto cisterne private che vendono "acqua potabile" d'origine sconosciuta. Questa situazione si ripete ad ogni arrivo delle piogge torrenziali.
25.10.09. Il sondaggio della settimana. In Kenya ogni giorno circa 1.5 milioni d'uomini sono regolarmente malmenati dalle consorti nell'ambiente di famiglia, altri sono forzati a cucinare, lavare, pulire la casa e curare i bambini. Molti casi non sono resi noti per evitare stigma o ridicolo sociale. Altri uomini si lamentano addirittura di essere violentati sessualmente o cacciati fuori casa per una notte, forzandoli a dormire in macchina o nei bar. Questi dati sono resi noti dall'organizzazione Maendeleo ya Wanaume (organizzazione per il benessere maschile) Oltre il 60% delle donne intervistate -  nei 40 distretti -  concordano con i risultati del sondaggio.
Addendum.

La serata delle buffon-erie. Madrid, 21.10.09. Toreri Reali 2- Berlusca Memeghini 3.
Forse cercavano di emulare il loro illustre omonimo - quello in bianconero - invece facevano la figura di due casinisti tra i pali.
Nel primo tempo il Dida rossonero sbambolava una palla che aveva già in mano regalandola a Raul - che si trovava in beata solitudine davanti alla porta - Il Bernabeu scoppiava in delirio. Al 62 minuto ci pensava il minuscolo Pirlo nazionale (addirittura un ex interista) a calmare le acque con una bordata da fuori area che lasciava Casillas, il “real bidello” delle Furie Rosse stralunato: 1 a 1. Calma sugli spalti.

In mancanza di Cristiano Ronaldo gli attaccanti spagnoli - autoctoni - giravano a vuoto. Ci pensava l'oriundo "abbronzato" - per dirla alla moda del "Cavaliere" - Drenthé, a riaccendere la musica sulle tribune, questa volta senza colpe per Dida. 2 a 1.

A questo punto Casillas restituiva il favore al Milan "sbuffonando"  una  palla ai limiti dell'area, sui piedi Pato, 2 a 2. Ora i Toreri dimostravano di averne abbastanza dei "diavoli di Silvio" e si accontentavano di "amministrare il pareggio" tra i fischi dei tifosi.

Invece, a due minuti dalla fine, un glorioso contropiede faceva arrivare un cross sul destro di Pato che al volo insaccava nell'angolino alto a destra di Casillas, che cadeva a terra come se colpito da un razzo anticarro. 2 a 3. Fine della serata. 

Le telecamere mettevano a fuoco il ghigno stravolto di Manuel Pellegrini, che deve rendere conto - alle banche - dei 250 milioni d'euro spesi per "vincere tutto"
Nell'intervista si lamentava dell'assenza di Ronaldo, d’altronde anche al Milan mancava  "Ringhio" Gattuso, che a metá campo avrebbe fatto vedere i "sorci verdi" al giovanotto portoghese. L’ex fuoriclasse del Milan, Kaka, non entrava mai in partita.
Misteri del "pallone" Come ha fatto Pellegrini a spendere una barca d'euro e non avere in panchina un sostituto per Ronaldo?
Per i portieri, un conto è  voler emulare il fuoriclasse internazionale Gianluigi Buffon ( con la villa a Malindi? ) ma farlo con delle "buffonate" tra i pali non è il modo migliore.
A cura di:  geoferro@africaonline.co.ke

lunedì 19 ottobre 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (No 42)

12.10.09. Si "celebra" il Moi's Day. É la ricorrenza dell'ascesa al potere del vecchio dittatore. I rifugiati interni del campo d'Eldoret avevano poco da celebrare. Il presidente Kibaki - perdeva la pazienza - e ordinava alla polizia di demolire la tendopoli  che ospitava ancora oltre 500 persone oramai accertate come non genuini, che dopo aver ricevuto il compenso di 35.000 Sh (euro 318) continuavano ad occuparlo. Parecchi erano giá ritornati alle loro terre ma continuavano - con i famigliari - a risiedere nel campo sperando di ottenere di piú o semplicemente proseguire a mangiare gratis. Un gruppo - per cercare la simpatia delle agenzie di soccorso - è ora accampato nel cortile della vicina missione cattolica.
13.10.09.. Il turismo della miseria. A Nairobi esiste una "agenzia turistica" dal nome "Kibera Tours" che porta dei turisti in visita alla grande baraccopoli di Kibera. Un dirigente dell'agenzia spiegava l'iniziativa: "noi crediamo che i turisti, dopo aver visto tutte le bestie feroci nei parchi e assorbito il sole di Mombasa abbiano bisogno di vedere un p'ó di "colore" locale da raccontare quando ritornano a casa" Tra le attrattive di Kibera  spiccano le baracche di fango, alcune con antenne televisive,  cucine e bar all'aperto, sull'orlo delle fogne scoperte e le "toelette volanti" (sacchetti di plastica con feci umane fatti volare dalle case sulle montagne dei rifiuti)
                                          
14.10.09. Sesso minorile e fame. Il "Nation" di oggi lo documenta su due pagine. Non si tratta di stupri - come sovente capita - ma di bambine  anche di 10~12 anni che si offrono in cambio di qualcosa da mangiare. Capita specialmente nei campi dei rifugiati, nelle baraccopoli o villaggi devastati dalla siccità. Qualche madre addirittura incoraggia le bambine a "vendersi" per portare a casa qualcosa.  Giorni fa un anziano fu condannato per abuso sessuale di bambine di dieci anni e meno. In tribunale diceva" Non vado a cercarle, mi vengono in casa di loro volontà"
15.10.09. La "voce del padrone" Il senatore americano L. Berman, membro della Commissione degli Affari Esteri del Senato, si unisce all'ambasciatore Wannenberger - che non ha "peli sulla lingua" - nel criticare la classe dirigente keniana. " Il popolo soffre del malgoverno perché i leaders si rifiutano di prendere seriamente le loro responsabilità. É difficile da capire perché, dopo aver accettato i principi della democrazia, stabilito la commissione anti-corruzione e l'agenda di riforme, "menano il can per l'aia" invece di attivarle" (Sono le profonde divisioni tribali tra i componenti del governo di *Gran Coalizione" ndr)
16.10.09. Voglio l'ergastolo! Cosi implora al giudice un uomo arrestato per ubriachezza a Kapsabet: "Sono colpevole d'aver bruciato case e automobili, rubato negozi, picchiato la gente e violentato donne durante i disordini dell'anno scorso. Voglio l'ergastolo per continuare a vivere, se esco dalla prigione qualcuno mi uccide" Il magistrato lo mandava all'ospedale psichiatrico per gli esami del caso.
17.10.09. La terra ai rifugiati interni. Il governo è in difficoltà a trovare del terreno da distribuire ai rifugiati e quelli che occupano la foresta del Mau, che dovrebbero essere espulsi come, a loro promesso. Nel frattempo continuano i negoziati per affittare al Quatar 100.000 acri (ettari 245 mila) di terra arabile nella Coast Province.
18.10.09. Il libro della settimana. Titolo: "Bait" sotto titolo: Kenya: una società d'uomo mangia uomo. Autore Nick Brownlee. Editore: Piatkus Books. 2008. Il genre è quasi quello di una novella di crimine, basata sulle violenze e brutalità del dopo elezione 2007. La storia stranamente incomincia a Malindi con un incidente di una barca, di proprietà di un tale Dennis Bentley, saltata in aria,causando la morte del padrone e del mozzo africano. Se storicamente la storia è poco accurata (Malindi era rimasta fuori dei disordini politici) il contesto è decisamente interessante. Fanno parte del racconto tutti i problemi del paese, dalla corruzione, traffico di droga, prostituzione, criminalitá, fame e carestia, inefficienza del sistema, incapacità dei locali di governarsi civilmente, intrighi da parte di europei, sud africani, arabi e indiani, con il sangue che praticamente sgocciola dalle pagine.
I detti della settimana.
E. Wanyoike: "I parlamentari che ciarlano contro la conferma del giudice Rimgera, si dimenticano dei loro stravaganti stipendi, auto di lusso, lunghe ferie, tre giorni di "lavoro" la settimana  ecc. Ogni cane ha il suo giorno. Ora è l'ora di Ringera di sprecare i nostri soldi. Lasciatelo in pace"
I. Kassan. " Con gran fanfara il presidente e il primo ministro hanno raccolto Sh 65 milioni da distribuire ai 2300 sinistrati dell'isola di Faza, il che significa la miseria di Sh 28.000 per famiglia per ricostruirsi l'abitazione. Il medesimo governo spende Sh 380 milioni per sistemare una sola famiglia - quella del vice presidente -"  
J. Waweru: " In Nairobi per ottenere il permesso di scavare un pozzo artesiano occorre aspettare anche tre mesi, ma lo si puó ottenere in un giorno pagando sottobanco Sh 30.000 (euro 270) a qualcuno nell'ufficio competente"
P. Karanja: "Le moto-seghe - Made in Cina - che si trovano a buon prezzo nei negozi, e usate per distruggere le foreste, sono altrettanto pericolose per il paese come i fucili automatici AK 47. Dovrebbero essere sottoposte a licenza come per le armi da fuoco.
M.Njuguna. " I sodi spesi per lanciare il Vestito Nazionale sono stati sprecati. Non lo usa nessuno, nemmeno gli sportivi quando vanno a concorrere all'estero rappresentando ufficialmente il paese. I soldi sarebbero stati meglio spesi per comprare delle coperte da dare ai randagi che dormono all'aperto"
M.Gaitho.  "Il popolo da ai nostri  "leaders" il potere di saccheggiare la nazione,dandogli ad intendere che è arrivato il nostro turno per "mangiare" Infatti "mangiano" solo loro ad incominciare dalle "prime famiglie" i loro parenti, e qualcuno tra le piú alte sfere nel governo che li aiutano ad arraffare e li proteggono dalle conseguenze"
Andrew Mwangura. (direttore dell'associazione d'assistenza agli uomini di mare, con base a Mombasa) "L'uso delle armi da fuoco per sconfiggere i pirati somali, come nel recente caso della nave di crociera italiana è uno sviluppo pericoloso. Solo le navi da guerra possono essere armate. Consiglierei altri mezzi come l'apparecchio che crea "musica" detonante ad alta frequenza" (I pirati gioiscono ndr )
A cura di :   geoferro@africaonline.co.ke

domenica 11 ottobre 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA. ( No 41)
05.10.09. Arriva Kofi Annan. È l'ex Segretario Generale dell’ONU che negoziò l'accordo tra Kibaki e Odinga per la formazione del governo di "gran coalizione" e firmato il patto delle le riforme fondamentali per evitare il ripetersi dei disordini del dopo elezioni del 2007. L'accordo è stato largamente ignorato dai governanti del Kenya, provocando gli americani a minacciare "sanzioni" appropriate. Ora anche l'Unione Europea ha promesso misure come il congelamento dei fondi tenuti all'estero da prominenti membri della "coalizione" che impediscono le riforme. 
06.10.09. Malinditalia. Dalla stampa locale si apprende che diecine d'Italiani, turisti o residenti, sono stati truffati di migliaia di $ da parte di una banda di impostori, che si presentano come " funzionari dell’ immigrazione" offrendo assistenza per sbrigare le pratiche. Altri casi coinvolgono la "Polizia Turistica" che d’accordo con prostitute e  beach boys dichiarano d'essere state violentate per estrarre soldi non solo dagli italiani ma anche da altri turisti. I altri casi delle droghe proibite sono impiantate negli abiti dei turisti ignari che poi sono "multati" sul posto di grosse somme per evitare l'arresto o la denuncia.
07.10.09. "Pulizia" municipale. In Nairobi è ora diventato un crimine soffiarsi il naso senza il fazzoletto, sputare per terra, attraversare la strada parlando con il cellulare, sedersi su un'aiola di fiori, per gli ambulanti vendere merce gridando forte, suonare il claxon, spargere qualcosa per terra, cantare o ballare in pubblico e permettere al cane di abbaiare forte e altre. Le multe ufficiali si aggirano sui Sh 2000 (euro17) o tre mesi di carcere, peró si può risolvere tutto - in situ - sganciando Sh 200 (euro 1.8) alla guardie municipali. È opinione comune che questi provvedimenti siano stati messi in vigore per permettere ai civich, pagati miseramente, d'arrotondare lo stipendio.
  08.10. 09. Rifugiati interni. (IDP'S) Dopo 20 mesi dai disordini del 2008 n'esistono ancora migliaia nelle diciassette tendopoli in varie aree del paese. Giorni fa il presidente ordinava la chiusura dei campi entro due settimane dietro pagamento di Sh 35.000 (euro 320) a quelli regolarmente registrati. Mentre la direttiva stava cominciando il presidente interveniva ancora promettendo un pezzo di terra per famiglia altrove, in zone non ancora identificate, causando il fallimento dell'operazione. Nel campo d'Eldoret - il piú grande del paese - la gente, dopo aver ricevuto i soldi, si rifiutavano d'andarsene dicendo di aspettare la "terra promessa" Altri, con i soldi in tasca, passavano le serate nei bar locali a celebrare la "manna dal cielo" Una donna, dopo aver ricevuto i soldi, abbandonava la tenda con il marito e tre figli e finora non è ancora ritornata.
09.10.09. "Allarme" nella Rift Valley. Circolano preoccupanti notizie che i diversi gruppi etnici della zona - principalmente Kalenjin e Kikuyu - si stanno munendo d'armi automatiche in vista delle prossime elezioni del 2012. Alcuni residenti, memori dei gravi disordini del '07 '08 dicono:"Questa volta non voliamo essere colti impreparati" Anche i missionari, in stretto contatto con la popolazione, sono al corrente della situazione. Il leader dei Kalenjin, on W.Ruto, dice che si tratta di pettegolezzi senza fondamento, nella medesima trasmissione in diretta una nota personalità di Eldoret diceva di sapere dove le armi si comprano - nel distretto del Pokot - al costo di Sh 25.000 (euro 227) per fucili automatici AK 47 e G3.
10.10.09. Vivande d'emergenza. Gran parte delle razioni di cibo, donate da varie agenzie internazionali e destinate nelle regioni nordiche del paese finiscono nei negozi locali. Il trasporto delle derrate è affidata a dei privati. I camionisti si fermano sulle strade, in determinati luoghi, e scaricano parte dei viveri che sono raccolti dai commercianti e messi in vendita con i sacchi ancora marcati "Not For Sale" (da non vendere) Gli amministratori locali e la polizia sembrano ignorare il traffico, scoperto e pubblicato dalle agenzie di stampa. La notizia ha causato i soliti interventi del governo con minacce di "gravi sanzioni" per i colpevoli.
11.10.09. "Carne da cannone" Oltre che i ribelli somali di Al Shabaab e altre milizie islamiche, anche il governo legittimo della Somalia (TFG) recluta giovani somali in Kenya per farne dei soldati, apparentemente con l'appoggio del Kenya, che ufficialmente nega ogni coinvolgimento. Il principale centro di reclutamento è il distretto di Garissa. Le televisioni hanno intervistato, in diretta, alcuni giovani giá  reclutati che dicono di essere pronti a partire con la promessa di $ 600 il mese. Non ostante le smentite del governo, i giornali dicono che le reclute sono trasportate al campo dell' N.Y.S. ( Servizio Nazionale Giovanile) di Manyani, nel parco nazionale di Tzavo per addestramento militare.
Asterischi.
*** L'ambasciatore americano, in visita nella zona, si fermava nel villaggio di Kogelo, dove vive Mama Sarah, la nonna del presidente Obama, e offriva alla donna un bel caprone ingrassato con un biglietto, presumibilmente da parte del "nipote d'America"
*** L'installazione dei cavi sotterranei Fibre Optic che va da Mombasa in tutto il paese, incomincia ad attrarre l'attenzione  dei ladri specializzati nel rubare quelli telefonici di rame. Si sono giá avverati alcuni casi di vandalismo. Si presume che i ladri credano che anche questi contengano dei fili di rame. Nell'Ukambani, che soffre di grave siccità, gli abitanti hanno giá scavato alcuni cavi pensando che siano delle tubazioni dell'acqua.
*** In alcune stazioni di polizia, in provincia, sono in funzione dei "tribunali speciali" dove gli arrestati sono sottoposti a "giudizio" e condannati come segue: Per offese minori le "multe" variano da Sh 1.000 a 3.000 (euro 9.0 - 25) per quelle piú gravi da Sh 15.000 a 50.000 (euro 130 - 463) Pagate le "multe" i "condannati" sono rilasciati - senza ricevuta -
*** Per alleviare la disastrosa situazione degli abitanti della grande baraccopoli di Kibera, il governo ha costruito 2000 alloggi in muratura che sono assegnati a chi puó permettersi di pagare l’affitto di Sh 1.000 al mese, compresa acqua e luce. Si verifica ora la situazione dove alcuni, che hanno ottenuto l'alloggio, prontamente lo sub-affittano ad altri e continuano ad abitare nello slum.
*** Un'associazione britannica Tusk, dedicata alla conservazione della fauna selvatica, ha donato due cani segugi, ammaestrati per seguire le tracce dei bracconieri, specialmente quelli d'elefanti. I segugi sono stati dislocati nel Maasailand Game Reserve che copre un'area di circa 600.000 ettari. Per schierarli efficientemente l'organizzazione ha messo a disposizione un piccolo aeroplano.

A cura di :   geoferro@africaonline.co.ke

sabato 10 ottobre 2009

E' morto il vescovo di Malindi Francis Baldacchino

E' morto la notte tra venerdì e sabato il vescovo di Malindi di origini maltesi Francis Baldacchino.

Le sue condizioni fisiche lo avevano costretto a rientrare a Malta il primo settembre per poi essere ricoverato in ospedale dopo qualche giorno. Era vescovo di Malindi dal 2000.

Ne apprendo la notizia da questo sito e credo di interpretare i sentimenti di tutta la comunità' degli italiani dicendo che ci ha lasciato un gentiluomo di grande cuore.

lunedì 5 ottobre 2009

Il diario di Ferro


Sette giorni in Kenya. (No 40)
28.09.09. La stizza di Kibaki. Non credevano alle minacce di "sanzioni" degli americani. Ora che sono arrivate reagiscono con indignazione. Kibaki scrive ad Obama protestando contro le lettere di censura indirizzate a mezza dozzina dei suoi ministri come una "rottura del protocollo diplomatico" La situazione è ulteriormente complicata dal primo ministro Odinga, che dopo aver incontrato Obama  dichiarava che l'America aveva tutte le ragioni per intervenire come ha fatto. L'elezione di Obama era acclamata da Kibaki che dichiarava l'occasione una "festa nazionale" per permettere al popolo di celebrare. Ora Obama ha dato ad intendere che, non ostante le sue origini, non tratterà il Kenya con i "guanti di velluto" 
29.09.09. Rubati Sh 33 milioni (euro 300 mila) Da giorni la polizia da la caccia ai banditi - e ai poliziotti - che la settimana scorsa portavano a segno il furto di cui sopra. I sacchi di contanti, destinati alle banche, erano trasportati dall'agenzia di sicurezza internazionale G4S - ex Securicor - scortata da un numero di poliziotti armati. Guardie e ladri mandavano in scena l'operazione con poliziotti trovati "drogati" con i fucili in braccio, e altri che se la "davano alle gambe" con le tasche gonfie di contanti mentre i ladri caricavano i sacchi su  una vettura al seguito. Finora sono stati arrestati quattordici dipendenti della G4S e cinque poliziotti - tra i quali un ispettore - trovati con i soldi in tasca. Si crede che la macchina, con i sacchi dei contanti, sia stata guidata dalla moglie di uno dei poliziotti, e sia nascosta da qualche parte. Le indagini si estendono da Nairobi a Nakuru e Mombasa. Commento giornalistico:" Cosa si puó aspetttare da poliziotti che guadagnano Sh 11.000 (euro100) al mese?"
30.09.09. Redde rationem . Ieri il ministro degli esteri Wetangula ha chiamato a rapporto l'ambasciatore americano Rannenberger, per protestare contro le poco diplomatiche lettere di diffida, ora accertate fino a quindici, consegnate a prominenti membri dell'amministrazione  Kibaki. È stato dato da intendere che l'iniziativa partiva dalla Casa Bianca. Il ministro dichiarava che il Kenya ha le sue opzioni in materia che al momento non intende esercitare. Commenta un giornalista: "Potremmo rifiutare gli aiuti americani che ammontano a oltre $ 100 milioni annuali senza contare quelli militari, non pubblicabili"
01.10.09. Ha vinto il Parlamento. Ieri, dopo settimane di "tira-molla" Il giudice Ringera si è dimesso - in una conferenza stampa - dalla carica di direttore generale della KACC (Commissione Anti Corruzione) e con lui l'ultimo dei due vice. L'altro si era giá dimesso da una settimana. Aparte le retroscene che seguiranno per la nomina di un nuovo direttore, la vicenda ha un profondo significato politico per il paese. Per la prima volta in 46 anni d'indipendenza, il Parlamento ha votato contro un decreto"imperiale" del presidente in carica e ha vinto il contesto.
 02.10.09. Una nazione di gente felice. Secondo un'indagine dell'agenzia Synovate Kenia, condotta per conto del quotidiano "The Nation" l' 86% dei keniani dicono di vivere felicemente. Questo non ostante la siccitá, carestia, fame, inflazione, corrente ed acqua razionati, disoccupazione, insicurezza, continue razzie di bestiame con morti e feriti, rifugiati interni, sfratto di gente dalle foreste, la piaga dei mungiki, polizia e magistratura corrotta, politica e politici "balordi" e tant'altro. L'indagine non ha rivelato la percentuale degli intervistati tra i 10 milioni che soffrono la fame o tra gli abitanti dei distretti di Turkana, Pokot, Laikipia, Isolo, Kisii, Kipsigis, Elgon, Marsabit  in conflitto permanente o tra quelli della frontiera del nord razziati impunemente da oltre i confini.
03.10.09. La caccia alle streghe.In Kisii, un gruppo di vigilantes veniva in possesso di un libro dal titolo "Comitato Esecutivo delle Strege e Stregoni"  contenente quaranta nomi. In base a queste informazioni sceglievano il nome della signora Agnes Moraa, di 74 anni descritta come tesoriera del comitato, scendevano sulla sua casa, mentre lei era assente, e dopo averla saccheggiata la davano alle fiamme. Nella zona la donna è una delle centinaia che hanno perso la vita o le proprietà in simili occasioni.
04.10.09. Apres "moi" le deluge. ( l'ex presidente Moi.)
Il vecchio autocrate, invece di godersi la lauta pensione e passare il tempo a contare la montagna di soldi che ha affastellato, sta rientrando in politica, incoraggiato dalla confusione generale che regna nel presente regime. Come un profeta rigettato dal popolo ora circola per il paese dispensando "mazzette" e pontificando parole di "saggezza" politica: "sette anni fa si diceva che Moi avrebbe dovuto andarsene, ora dicono che dovrebbe ritornare.Il confine tra democrazia e anarchia è poco chiaro, troppa democrazia è pericolosa. L'area democratica del paese è troppo vasta e richiede un presidente con un forte potere esecutivo,I due centri del potere, come il presente, conducono all'immobilità politica e al gioco dello "scarica barile" tra il presidente e il primo ministro. La politica è nel mio sangue e nessuno me la può togliere"  Nelle elezioni del 2002 anche i suoi tre figli furono "trombati" dagli elettori e la "guida" etnica dei Kalenjin passava al giovane Bill Ruto. La vecchia volpe tuttavia sta uscendo dalla tana e incomincia a ritrovare supporto nella Rift Valley, opponendosi allo sfratto degli illegali della foresta del Mau - da lui insediati - Ma c'è dell'altro oltre che la filantropia tribale: tutti sanno della grande piantagione del tè, nella terra vergine della foresta di proprietà della famiglia. "Cicero pro domo sua?"



Il parafulmine dei potenti. (Articolo di attualità’)
È la commissione "anti corruzione" KACC stabilita per insistenza degli stati donatori, e in parte da loro finanziata, per portare alla giustizia i colpevoli dei grossi scandali finanziari degli ultimi vent'anni.
Dopo cinque anni d'esistenza, a gran costo per i contribuenti, non ha cavato il proverbiale "ragno dal buco" Infatti l'hanno furbescamente trasformata in una specie di "sindacato scarica barile" per la protezione dei presunti colpevoli. 
La Commissione, che non ha  potere di denuncia; prepara le pratiche che passa al Procuratore Generale, questo, nel caso dei "pesci grossi" dopo un lungo periodo di studio dichiara le prove consegnategli  non sufficienti e rimanda indietro i dossiers o passa la pratica alla polizia per ulteriori indagini, il che significa l'insabbiamento del caso.
Da tempo le nazioni eufemisticamente chiamate "Development Partners" (associati nel progresso) con in testa l'America domandano il licenziamento dei capi dell'KACC, il Procuratore Generale, il capo della Polizia e della Magistratura, dando chiaramente ad intendere che, se cosí si continua, saranno "messi in ballo" i futuri aiuti monetari.
Come un "fulmine a ciel sereno" il 1mo settembre 2009, il presidente Kibaki  rinnovava l'incarico al capo della KACC per altri cinque anni, senza consultare il Parlamento, il Primo Ministro, e gli altri organi di supervisione come quello del KACC Advisory Board (Consiglio Consultativo). Giorni fa, con la medesima prassi, riconfermava la carica al capo della Magistratura  e non da alcun segno di voler dimettere il Procuratore Generale. Solo il capo della Polizia è stato finora licenziato.
La mossa presidenziale, anche se apparentemente non illegale, scatenava la furia degli ambienti politici, sociali, legali e anche religiosi. Inoltre  causava la ripresa delle mal celate ostlitá tra i due partiti della coalizione: PNU (Kibaki) e ODM (Odinga)
La maggioranza parlamentare era particolarmente infuriata tanto da rimandare la pausa dei lavori per potere discutere  la vicenda in Aula. Per impedire al parlamento di dibattere il caso, qualcuno, sotto pressione o no, portava il caso in tribunale, che ora si trova "sub giudice" il che significa la ferma d'ogni dibattito sul caso finche il tribunale non finisca il processo, che potrebbe protrarsi per settimane od oltre.
Ignorando quanto sopra il parlamento, per la prima volta nella storia del paese, a gran maggioranza, votava contro la nomina  a capo della KACC dal giudice Ringera da parte del presidente. Cosa inaudita ai tempi dell'autocrate Moi. I deputati accusavano il presidente d'aver ignorato la legge, il parlamento e il Comitato Dirigente della KACC. Da parte sua il governo insisteva che solo la magistratura ha il potere di interpretare la legge e non il parlamento. Se la nomina non è revocata il parlamento minaccia di non approvare i fondi per il finanziamento della KACC rendendola in effetti bloccata. Ora, con la palla nel campo del presidente, il parlamento è andato in sospensione per circa due mesi. Si prevedono altri interessanti sviluppi sul caso.( Al momento di scriver Ringera - per salvare la faccia al presidente - si è dimesso dalla carica NDR)
Com'era da aspettarsi l'ambasciatore americano, senza "peli sulla lingua" criticava la conferma in carica di Ringera  provocando ripicche verbali da parte di diverse personalità del governo. Da parte americana e anche altre, si aspettano simili interventi se non azioni piú appropriate. ( Gli americani hanno giá consegnato - a quindici alte personalitá del governo - delle lettere di censura NDR)
È opinione comune che questo gran "cancan" col passar del tempo finisca insabbiato, come tutti le altre inchieste sulla gran corruzione del passato. Nel retroscena passeranno di mano delle "bustarelle" il tutto per guadagnar tempo fino alle elezioni del 2012, quando si aspetta un cambio di regime e tutto sará dimenticato per "mantenere la pace" A quel tempo certi scandali come il Goldenberg saranno vecchi di quasi 25 anni.(Si aspettano futuri sviluppi interessanti NDR)
Ancora a proposito del Goldenberg, il suo inventore ed esecutore, a nome dei "potenti" di allora, Kamlesh Pattni - oriundo indiano - non è mai stato portato in tribunale, per paura che "vuotasse il sacco" Ha passato qualche tempo nella prigione di Kamiti, non perché condannato ma per proteggerlo da chi voleva "farlo fuori" Tuttavia la denuncia di aver manipolato Sh 5.8 milardi (euro 52.7 milioni) è ancora pendente in corte da 16 anni.
Ora dopo la sua "conversione" al cristianesimo, sotto il nome di Brother Paul ha fondato una setta "cristiana" che dirige con fervore. Come si sa, nell'ambiente cristiano "buono" chi confessa i peccati è perdonato. Ogni domenica mattina conduce, in trasmissione diretta  un "servizio" ben frequentato dai suoi "fedeli" che applaudono i suoi sermoni. Caratteristica speciale dei servizi di Bro. Paul è quella dell'offertorio. Nelle chiese cristiane "normali" i fedeli offrono l'obolo al pastore, in quella del Fratello Paolo è il pastore che lo offre ai fedeli.
Per chi soffre di depressione domenicale il servizio in tv di cui sopra è raccomandabile.
che la filantropia tribale: tutti sanno della grande piantagione del tè, nella terra vergine della foresta di proprietà della famiglia. "Cicero pro domo sua?"

A cura di : Georg von Eisen.