venerdì 16 novembre 2007

Le cose che invece non abbiamo in comune


Negli ultimi tre giorni sintonizzando la televisione su RAI international, due volte su tre ho trovato una trasmissione (telegiornale, dibattito o inchiesta) che cercava di descrivere quello che può essere accaduto sabato scorso in un autogrill vicino ad Arezzo.
Il poliziotto che ha sparato è stato accusato di omicidio volontario.

Ho quindi cercato di saperne di più sull'esecuzione di 5 ragazzi da parte di forze di polizia avvenuta a Malindi, sintonizzandomi sui principali canali televisivi del Kenya: KTN, KBC o NTV. Niente, non sono riuscito vedere un solo telegiornale che parlasse della cosa.

Allora ho fatto una ricerca su internet: ho trovato più di 60 articoli scritti nelle ultime 24 ore sui fatti di Arezzo e sui suoi sviluppi.

Invece ne ho trovato solamente uno, negli ultimi tre giorni, su quelli di Malindi.

Quello che vi si legge è agghiacciante a partire dal titolo: "Kenya: forze di polizia speciale mandate in città sconvolta dai disordini".
Il punto importante quindi non è la morte assurda di 5 ragazzi, ma l'arrivo delle forze di polizia speciali.

Traduco il resto dell'articolo:

"trenta ufficiali del General Service Unit sono stati mandati a Malindi per contenere la violenza dopo il lungo giorno di chaos provocato dall'uccisione di cinque rapinatori sospetti.

Le violenze sono seguite alla visita sul posto di martedì scorso dell'ufficiale di polizia provinciale della costa King'ori Mwangi che ha incontrato le famiglie dei sospetti.

In una delle case a Majengo, i parenti arrabbiati hanno affrontato Mr Mwangi domandando una spiegazione del perchè gli ufficali delle squadre volanti hanno ucciso cinque ragazzi innocenti.


Mr Mwangi ha detto categoricamente ai famigliari che i morti erano criminali e li ha avvertiti che se i residenti avessero continuato a causare il Chaos, la polizia li avrebbe trattati secondo le leggi.

"La polizia ha fatto il proprio dovere. Quelli uccisi erano criminali e chiunque abbia informazioni del contrario dovrebbe farsi avanti e fare una deposizione" ha detto.

Arrivo notturno


Gli ufficiali del General Service Unit sono arrivati alla locale stazione di polizia martedì notte su tre veicoli.

Il comandante della stazione di polizia Mr Gregory Waikwa ha detto mercoledì: "E' vero che alcuni ufficiali del
General Service Unit sono qui, ma non c'è motivo di allarme. Sono venuti per calmare la situazione e mantenere la pace".

La tenzione era ancora alta in città dopo l'uccisione di lunedì di cinque sospetti rapinatori, uno di loro era una ragazza. I disordini seguiti martedì hanno causato ravi perdite di business.

Negozi di elettronica sono stati ditrutti, due case bruciate e le finestre di tre veicoli nuovi sfondate.

Molti negozi sono rimasti chiusi anche mercoledì per conteggiare i danni.

I cinque sono stati uccisi da ufficiali delle squadre volanti di Mombasa che hanno bloccato il loro tuk tuk
a Kichinjoni vicino l'area di Kisumu Ndogo a mezzoggiorno.

Testimoni oculari hanno detto che quando il tuk tuk è stato fermato, è stato ordinato agli occupanti di uscire e di stendersi per terra, dopodichè sono stati sparati, uno ad uno.

Mr Waikwa ha detto che 10 persone arrestate durante i disordini sono state rilasciate dopo essere state interrogate.

Le autopsie su tre dei corpi sono state effettuate al Malindi District Hospital mercoledì.

Un candidato parlamentare ha pagato il conto per i test e ha ingaggiato un avvocato per portare la faccenda in corte.

A parte le assurde parole di Mr Mwangi, l'articolo non dice chi siano i poliziotti che si sono ritenuti giudici e giustizieri.

Ad ogni modo si trovavano a Malindi per caso: erano di Mombasa... mannaggia.

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NiK