Un articolo sul Nation di oggi ci informa che nel distretto di Lamu ben 25.000 persone sono in pericolo di morte per fame.
Nei dintorni di Malindi poi "il prezzo di molti generi di prima necessita' e' aumentato anche del 300%".
"...Trentacinque hotel e centinaia di ville private sono state chiuse nell'area in seguito alle violenze e piu' di 4.000 lavoratori nell'industria (turistica) sono stati mandati a casa"
"... verdura, zucchero, fagioli e mais sono i prodotti che hanno risentito maggiormente del rincaro dei prezzi da parte dei commercianti"
D'altro canto ci sono articoli che parlano di "Ottimismo per il Kenya e recupero dei turisti in tempi brevi" e sicuramente un modo per aiutare anche queste situazioni difficili della popolazione e' incentivare al piu' presto e al meglio la ripresa del turismo, probabilmente la voce piu' importante dell'economia keniota.
mercoledì 30 aprile 2008
La situazione e' grave ma ci sono buone previsioni di ripresa.
Pubblicato da NiK alle 12:53
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