domenica 18 gennaio 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (3)

12.01.09.Ndugu Zangu (mio fratello) Le televisioni locali fanno oggi vedere il ritorno dall'Italia di 13 bambini, di famiglie povere e sofferenti di condizioni cardiache, che sono stati operati con successo in Italia, il tutto organizzato e finanziato dall'organizzazione italiana Ndugu Zangu, fondata e diretta dal sig. Luigi Panzeri stabilita qualche anno fa in Laikipia, vicino a Nanyuki. Finora poco si sa di quest'opera assistenziale (troppo lontana da Malindi ?) A chi interessa il portale www.google.com la descrive compiutamente.

13.01.09. Detenuti, educazione e giustizia. Il piú anziano candidato agli esami finali delle scuole elementari è un detenuto di 84 anni che sconta, nel carcere di Naivasha, la pena di 26 anni per violenza sessuale insieme al piú giovane detenuto di 18 anni per il medesimo crimine. Centinaia d'altri detenuti in altre prigioni siedono agli esami. # Continuano a venire alla luce diecine di casi di detenuti in custodia cautelare da oltre 10 anni, in attesa di giudizio o di appello contro la sentenza. Questi detenuti non sono in grado di assumere un avvocato che presenti il caso in tribunale. In molte istanze le pratiche o documentazioni originali non sono reperibili dagli archivi giudiziari.

14.01.09. Tiro al bersaglio. Da alcuni giorni Nairobi è di nuovo scena da "far west" Oggi 100 poliziotti, per tre ore, assediavano la sede della Standard Bank in pieno centro senza trovare i banditi che vi erano entrati travestiti da operai della manutenzione. Non sapendo cosa fare arrestavano la guardia privata accusandola di aver facilitato l'entrata e la fuga dei ladri. Furono trovati due sacchi pieni di banconote abbandonati dai ladri. Altrove a Kangundu, sempre in una banca, ne uccidevano sette, a Thika altri due in un sequestro di macchina, e altri tre sospettati di preparare l'assalto ad un'altra banca. La giornata finiva con 12 marcature a 0 in favore della polizia.

15.01.09. Lo scandalo dell'anno.(classifica provvisoria) Puntuale come il levar del sole è scoppiato lo scandalo della KPC ( l'oleodotto statale) Sembrano siano spariti litri 126.5 milioni di carburanti per un valore di Kshs, 7.6 miliardi(euro 760 milioni) Come in tutti i grandi scandali precedenti che coinvolgevano Kamlesh. Pattni, Somaia e altri è stata lanciata l'operazione "cherches l'indiene" nella persona di Yagnesh Devani al momento in India. Questo signore non è tra gli ultimi arrivati. I giornali lo fanno vedere mentre celebra il lancio della sua ditta Triton, ora fallita, bevendo campagne in compagnia del Vice Presidente, il primo ministro Odinga e il suo vice Kenyatta. Gli altri scandali in lizza per il "titolo" sono Shs 3 miliardi "persi" dall'Istituto della Sicurezza Sociale, 2.9 miliardi per la svendita del Grand Regency Hotel, 825 milioni, per l'importazione del mais, 43 milioni nell'ambiente turistico. Intervistato Yagnesh Devani assicura di non essere "fuggito" ma semplicemente recatosi in India per affari.

16.01.09."Nairobbery" Sovente in televisione e sui giornali si vedono scene di pedoni sdraiati sui marciapiedi durante gli scambi di fucilate tra guardie e ladri nel centro di Nairobi. Un residente consiglia ai pedoni, che vestono abiti costosi, di portarsi dietro, in borsa o in un sacchetto di plastica, un lesos o una coperta sulla quale possono stendersi comodamente durante le sparatorie, senza rovinarsi gli eleganti vestiti. Un altro commenta che il gran numero d'atleti, che il Kenya produce ogni anno, è dovuto al fatto che fin da bambini sono costretti a correre per sfuggire dalle nuvole dei gas lacrimogeni che la polizia dispensa entusiasticamente alla minima occasione.

17.01.09. Padre Giuseppe Bertaina. Di 82 anni, missionario della Consolata barbaramente ucciso ieri nel suo ufficio a Langata, alle 11 am, in un tentativo di rapina condotta da una banda di tre uomini e una donna. P. Bertaina era in Kenya da oltre 40 anni e aveva fondato e amministrava "The Consolata Institute of Philosophy" nei locali del seminario di Langata. Non maneggiava contanti eccetto qualche spicciolo che teneva in una cassetta nella scrivania. I guardiani arrestavano la donna ma gli altri membri della banda riuscivano a fuggire. Le prime indagini dicono che P. Bertaina fu strangolato forse nel tentativo di resistere.

18.01.09.Affari del cuore. # Una ragazza indiana di 21 anni si è chiusa nella toeletta dell'ufficio registrazione matrimoni per scappare dallo sposalizio forzato con un uomo, appena arrivato dall'Inghilterra scelto dalla famiglia per sposarla. È stata salvata da un amico che si è offerto di proteggerla finché la sua decisione di rifiutare il matrimonio forzato non verrá rispettata. # Una donna bianca e un ragazzo africano, in viaggio per Nairobi su un mezzo pubblico, sono stati buttati fuori dal bus dai passeggeri inorriditi dalle indecenti effusioni amorose dei due, tipo "baci alla francese" e altro dopo che avevano ignorato le proteste dei viaggiatori ai quali il ragazzo rispondeva "fatevi i ….. vostri"

Addendum. "Caveat Emptor" Come si sa in Kenya qualunque cosa in vendita porta tre prezzi: uno per il muzungu (il bianco) uno per il muhindi (l'indiano) e uno per il mwananchi (il locale) Dopo 25 anni di servizio il rasoio elettrico Phillips-Shave finalmente spirava. Da queste parti non se ne trovava un altro. I ragazzi di strada n'offrivano uno simile a tre testine con batteria ricaricabile al prezzo, per il muzungu, di "soli" Sh 2.000 (20 euro) di marca Toshiko TK 356 De Luxe d'origine sconosciuta. Nel negozio di un somalo il prezzo scendeva a Sh 1.500 (15 euro).Qualcuno mi consigliava di andare nella duka dell'indiano "David" un cristiano di Calcutta, devotissimo di santa Maria Teresa delle sue parti. Qui il prezzo scendeva a 440 Sh (4.40 euro) Dopo i soliti negoziati lo si comprava a Sh 400. In uso venivano fuori due "piccoli" difetti: La batteria non teneva la carica e le testine rotanti non tagliavano la barba! "Uomo avvisato…"

A cura di "geoferro"

1 commento:

  1. non per essere pignoli, ma chi ha creato l'associazione NDUGU ZANGU poteva almeno informarsi prima di scegliere il nome:
    NDUGU MWANGU se intendeva "mio fratello".

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