mercoledì 7 gennaio 2009

Non solo Malindi (a cura di Geoferro)


ATTUALITÁ MEDIO ORIENTALE (QUANDO È COMINCIATA LA TRAGEDIA PALESTINESE?)


C'é lo racconta la Bibbia nel capitolo della Genesis: Il "signore" per ragioni personali, comandava ad Abramo, il capostipite della tribù ebraica, di andare a fondare una nuova nazione nella terra di Canaan, evidentemente senza ottenere il parere degli indigeni della zona, ossia i Palestinesi odierni.

A quel tempo gli ebrei abitavano in Mesopotania (l'attuale Iraq) nella zona di Ur, dove la terra era fertile e l'acqua abbondante, (ed ora c'é anche il petrolio) che allora non serviva a nessuno. Forse il "signore" nell'onnipotente sua saggezza, presagiva l'arrivo sul luogo del sanguinario dittatore Saddam Ussein, quindi si affrettava a salvare la "nazione prediletta" ordinandole di andarsene altrove. Abramo ubbidiva senza chiamare spiegazioni.

Da allora fino ai giorni nostri, il popolo d'Israele, ha sofferto guerre a non finire, prima con i filistei, poi con i faraoni, gli assiri, in cattività in Egitto e Babilonia, ( la terra nativa) conquistati dai persiani e macedoni, colonizzati dai romani, e gasati dai tedeschi.

Quando il"signore" prometteva ad Abramo la "terra promessa" l'attuale Palestina, lo assicurava che la tribù avrebbe ereditato la terra. Evidentemente non aveva ancora programmato l'arrivo dei romani, né di Maometto, Hitler, Arafat, Saddam, bin Laden, Hamas, e G.W. Bush tra gli altri.

Sono passati circa 3000 anni, mese piú mese meno, da quando il re Davide, dopo anni di guerriglia (intifada) finalmente sconfiggeva i filistei, o i palestinesi odierni. Si pensava che quest'evento avrebbe assicurato le "terra promessa" agli ebrei. Invece altre tragedie si avvicendavano fino all'arrivo dei romani, gli unici che riusivano a “sistemarli “altrove, dopo la rivolta del ’70, radendo al suolo il Tempio di Salomone e disperdendoli su tutta la terra.

Nel 1903, un imbecille nel governo britannico, proponeva di dare agli ebrei una nuova "terra promessa" addirittura sugli altopiani del Kenya (Uasin Ghisu) nei paraggi di Eldoret, offrendo un'area di 15.000 km quadri, per fortuna non accettata. Gli emissari ebrei, in visita nella zona, erano terrorizzati ogni notte dai maasai, organizzati dai coloni britannici, ai quali non andava a genio l’insediamento nelle fertili terre della Rift Valley, dei discendenti di Abramo.

Finalmente si arriva al 1948, quando, tanto per seguire ancora il comando del "signore", lo stato d'Israele veniva di nuovo messo in piedi (con l’aiuto dei britannici e americani) in Canaan ossia in Palestina. Immediatamente si accorgevano che i discendenti dei filistei, ossia i palestinesi, che il re Davide credeva di aver eliminato per sempre, erano tuttora presenti, e continuavano a contendere agli ebrei il medesimo pezzo di terra che 3000 anni orsono difendevano vanamente.

Le tattiche in uso oggi sono ancora come quelle antiche: battaglie indecisive seguite da trattative inutili, quindi altre botte e risposte. Il metodo degli attacchi suicidi non sono un'invenzione dei giapponesi o dei fondamentalisti islamici. Chi non conosce il biblico Sansone forse il primo kamikaze della storia?

Ora che sappiamo quando è cominciata è lecito domandarsi quando si arriverà alla fine. Se 3000 anni e rotti non sono bastati a decidere di chi è la Palestina che cosa possiamo aspettarci in soli 60 anni dal ritorno degli Israeliani? In termini biblici una bazzecola insignificante. La situazione odierna è insolvibile con i presenti conducadores in campo. Forse occorre l'arrivo di un altro re Davide, visto che neanche W.Bush ci e’ riuscito o, Dio non voglia, un altro Hitler.


A cura di "geoferro"

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti!
Chiunque può scrivere commenti, purché pertinenti all'argomento dell'articolo.
I commenti possono essere firmati o anonimi.
NiK