sabato 6 ottobre 2007

Tutto il (terzo) mondo e' paese


In questi giorni in Italia si fa un gran parlare dei costi della politica. Naturalmente non e' un problema solo italiano e non ci vuole uno scenziato per immaginare che il problema e' più grave nei paesi del "terzo mondo". Il Kenya non fa certamente eccezione, ed anche qui e' uno degli argomenti più gettonati, specialmente in periodo di elezioni. E' proprio di oggi un articolo scritto dal presidente della commissione nazionale dei diritti umani del Kenya, Mr. Maina Kia. Traduco alcuni dei passi più significativi dell'articolo:

"Si sostiene che e' necessario pagare bene i funzionari pubblici cosi' che il governo possa avere uno staff efficiente e professionale al vertice. Ma se la scala dei pagamenti e' cosi' sbandata come in effetti e', quello che alla fine il paese si troverà e' uno staff malato e infelice alla base".
"E' provato che salari grassi non garantiscono efficienza e professionalità. Semmai spesso aumenta la paura di perdere il posto(...)"
"La paga dei funzionari pubblici al vertice, incluso il Presidente, i ministri del gabinetto, i membri del parlamento, giudici, segretari permanenti, capi parastatali, e altre cariche nominate dal presidente, sono tra le 10 più pagate al mondo. Eppure nell'indice di sviluppo umano del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite il Kenya e' al 152mo posto su 177 nazioni."
"Secondo quanto stimato, un membro del parlamento guadagna più di 850.000 scellini al mese (circa 9.500euro) e molti extra, mentre la maggior parte dei kenioti guadagna meno di 100 scellini (meno di un euro) al giorno."
L'analisi prosegue dicendo che se si riducesse il salario dei membri del parlamento ad una quota equivalente a quanto era nel 1972, e cioe' l'equivalente di circa 400.000 scellini attuali si potrebbero risparmiare in un anno i soldi per rifare i 183 kilometri di autostrada Timboroa-Eldoret-Malaba. Ancora se i salari proposti di 400.000 scellini fossero soggetti a tassazione, con i soldi ottenuti, si potrebbero realizzare 35 progetti per l'acqua l'anno dal costo di 10 milioni di scellini l'uno o pagare 20.000 lavoratori per un anno con uno stipendio di 15.000 scellini al mese.
"Inoltre ogni membro del parlamento ha diritto ad un sussidio di 3,3 milioni per la macchina ed un prestito esente da interessi di 8 milioni per comprare una casa."
"Il direttore della commisione anti-corruzione del Kenya guadagna 2,5 milioni di scellini al mese (circa 27000 euro). Un salario superiore a quello del segretario generale delle nazioni unite. Eppure i salari delle Nazioni Unite sono basati sul fatto che dovrebbero essere i piu' alti al mondo per attrarre le persone piu' qualificate. Un membro del parlamento e' pagato piu' del suo omologo della Norvegia, che pero' nella classifica del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite e' al terzo posto."

La mia considerazione su questo articolo e' che la forte disparità di trattamento tra i funzionari al top e quelli alla base (quelli comunali diciamo) chiaramente aumenta la frustrazione in questi ultimi e di conseguenza la richiesta di mance. Questa differenza fa si che se i pochi al top non sono corrotti i tantissimi alla base lo sono tutti. I primi inoltre non combatteranno mai la corruzione dei loro sottoposti perché chiaramente si sentono in colpa. Per loro e' meglio lasciare le cose come stanno... i corrotti e i cattivi sono quelli a diretto contatto con il popolo che guadagna meno di un euro al giorno. Perché dovrebbero combattere la corruzione seriamente? In questo modo loro si prendono la maggior parte delle risorse economiche del governo, e i salari dei funzionari alla base vengono pagati con la corruzione che quindi viene a fare parte integrante del sistema. E poi se io fossi il direttore della commisione anti-corruzione del Kenya, perché dovrei debellare la corruzione? Finché c'è corruzione mi becco uno stipendio di 27000 euro al mese che non sarebbero bruscolini neanche in Giappone.

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NiK