lunedì 15 ottobre 2007

Costruire sul mare oltre che dannoso per l'ambiente e' pericoloso dice il Prof. James Ole Kiyiapi

Bloggers Unite - Blog Action Day

Trduco di seguito alcuni passaggi dell'interessante articolo apparso sul sito della KBC

Il segretario permanente per le risorse naturali e per l'ambiente James Ole Kiyiapi ha messo in guardia contro lo sfruttamento delle terre che vengono reclamate in seguito al cedimento delle stesse da parte dell'Oceano lungo le coste del Kenya, affermando che queste pratiche si potrebbero rivelare disastrose in futuro.
Prof. Kiyiapi ha detto che tali costruzioni potrebbero portare alla perdita di vite umane se la terra viene ingoiata di nuovo dal mare quando ritornera' alla linea di alta marea che aveva in origine, il che, dice, potrebbe avvenire in breve.
Parlando ai giornalisti a Malindi (...) il Prof Kiyiapi ha detto agli investitori di lasciare le terre reclamate.
Egli sostiene che il fenomemo del riscaldamento globale del pianeta potrebbe influire sulle coste risultando in un innalzamento del livello del mare e portando percio' disastri alle costruzioni vicino le spiagge.
(...)
I giornalisti hanno espresso la loro preoccupazione riguardo il fatto che le terre “reclamate” a Malindi sono state invase da investitori stranieri che hanno costruito strutture permanenti vicino alle spiagge, alcune all'interno di 30 metri dalla linea dell'alta marea.
“I kenioti e gli investitori stranieri dovrebbero evitare il piu' possibile di sviluppare strutture vicino al mare poiche' se un fenomeno come lo tsunami dovesse colpire, ci sarebbe una forte perdita di vite umane” ha messo in guardia il professore.
Il Professor Kiyiapi, che non ha chiarito quale sia la politica del governo su queste “terre reclamate”, ha ammesso che queste costruzioni sono andate avanti ma ha assolto il suo ministero da qualsiasi responsabilita'.
“Queste terre sono sotto la giurisdizione delle autorita' locali che hanno mandato di approvare o respingere i piani di sviluppo e se le stesse hanno permesso a queste costruzioni di andare avanti, non possiamo farci niente” ha detto.
Ha comunque detto che ogni sviluppo lungo le spiagge o altrove deve andare attraverso il processo di approvazione di Impatto Ambientale, come stabilito dall' “Environmental Management and Coordination Act” del 2005.
E' percio' compito della National Environmental Management Authoriry (NEMA) assicurare che nessuna costruzione sia permessa prima che l”Impatto ambientale” sia stato sottoposto ad essa e conseguentemente approvato.” ha detto.
(...)

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti!
Chiunque può scrivere commenti, purché pertinenti all'argomento dell'articolo.
I commenti possono essere firmati o anonimi.
NiK