domenica 3 febbraio 2008

Regime Fiscale per gli italiani residenti in Kenya

Di
Ing. Luigi Biscardi


Proviamo a fare un po' di chiarezza sulla posizione fiscale di noi italiani, perlopiù titolari di pensioni in Italia, residenti in Kenya.
Partiamo facendo un po' di storia.

Il 15 ottobre 1979 viene sottoscritta in Nairobi una convenzione tra il governo della repubblica del Kenya ed il governo della repubblica italiana per evitare doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito.

Il parlamento italiano, ratifica la predetta convenzione con la legge N. 66 del 7 ottobre 1981.

Tutto sembra logico e lineare, ma la legge non può operare in quanto all'articolo 29 della convenzione, si stabilisce che la stessa entra in vigore, non con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, ma alla data dello scambio tra i due stati degli strumenti di ratifica.

Di fatto lo scambio dei documenti non avviene, e la legge 66 del 15 ottobre 1981 è da considerarsi abortita e muore senza mai aver prodotto alcun effetto.

In data 18 febbraio 1997, sempre in Nairobi, viene firmata una nuova convenzione tra Italia e Kenya, che di fatto ricalca la convenzione del 1979 spostandone la data di operatività dal 1981 al 1997.

La suddetta nuova convenzione viene ratificata con la legge N. 10 del 27 gennaio 2000.

Anche la legge N. 10 non può essere operativa perché anche la nuova convenzione contiene all'articolo 5 la clausola "La convenzione entrerà in vigore alla data dello scambio degli strumenti di ratifica e le sue disposizioni avranno effetto a partire dal 1 gennaio 1997"

Da quella data sono ormai trascorsi 10 anni (30 anni dalla prima) e sembra che lo scambio degli strumenti di ratifica tra i due governi non sia stato ancora effettuato.

In conclusione è possibile che in assenza di un intervento attivo dell'Ambasciata Italiana presso il governo del Kenya, affinché la convenzione già firmata due volte negli ultimi 30 anni trovi applicazione, è possibile che il governo italiano sarà costretto a richiedere tra una decina d'anni, una nuova convenzione per evitare di pagare arretrati che nel tempo raggiungerebbero cifre astronomiche.

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