giovedì 28 agosto 2008

75 anni, 4 anni di processo, 5 anni di condanna per sodomia


Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do? Lo darò alla Befana Che lo tiene una settimana Lo darò all’Uomo Bianco Che mi frutta più del banco

Articolo tratto da "La voce d'Italia.it"

Kenya: italiano condannato per sodomia

"Tutto inventato per spillarmi soldi"

Malindi, 27 ago. - Si chiama Medado Carretta l’italiano accusato di sodomia e di avere avuto dei rapporti orali con dei bambini e che oggi ha ricevuto la sentenza di condanna dal giudice Beatrice Jaden.

Una vicenda che secondo Carretta è molto più difficile di quello che sembra. L’uomo infatti, che ha 75 anni, dichiara di essere assolutamente innocente, tanto da essere più volte stato in Italia negli ultimi 4 anni del processo, per svolgere delle cure necessarie. Secondo Carretta infatti la sentenza non sarebbe altro che un tentativo di estorsione da parte dei genitori dei due piccoli che hanno poi dichiarato di avere avuto dei rapporti sessuali con Carretta.

“E’ una sentenza ingiusta, è solo un tentativo per spillarmi soldi” tuona Carretta, che raconta una versione dei fatti che inizia proprio nel 2004, quando due bambini, dieci uno e l’altro poco più grande, bussano alla sua porta per chiedere l’elemosina, e dopo essere stati accolti in casa dall’italiano, hanno ricevuto come offerta da Carretta circa 200 scellini kenioti a testa, un paio di euro circa.

La versione raccontata dai genitori dei piccoli è invece molto diversa, come afferma anche il loro avvocato difensore, che accusa l’uomo di avere spogliato i piccoli e di avere avuto dei rapporti orali con loro, costringendoli a entrare in casa mentre giocavano fuori per la strada.

“La madre dei due bambini ha minacciato il mio cliente, dicendo che lo avrebbe denunciato se lui non le avesse dato 500 scellini, vogliono prendere i soldi del mio cliente”, ha dichiarato l’avvocato difensore di Carretta, che ha più volte dimostrato di soffrire di seri problemi cardiaci.

Marco Grisafi

2 commenti:

  1. ...innocente! Peccato che a Kibokoni tutti sappiano che pagava per toccare i piselli degli houseboy. Un malato sì, ma non di cuore. Ora, che la prigione keniota sia troppodura per un 75enne posso essere d'accordo...ma perchè i nostri bimbi in Italia quando vengono toccati muovono i sentimenti verso la pena di morte, l'evirazione, e qui in Africa si teme sempre l'estorsione, la congiura, la corruzione?

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  2. Già....la verità non la possiamo sapere, e non spetta a noi giudicare, ma è ben nota la cattiva pubblicità che ci fanno molti dei nostri connazionali in loco per i loro luridi "vizi". Poi del resto qualcuno che ci prova c'è sempre, ma c'è anche tanta brava gente stanca di sentire queste notizie che fanno torcere le budella. Manu

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