martedì 9 settembre 2008

Gli Italiani che vivono onestamente a Malindi

Si ribellano al cattivo giornalismo che tutti gli anni puntualmente pubblica un articolo che abilmente tende ad infangare quanto di buono viene fatto qui con i facili stereotipi della prostituzione giovanile.

L'anno scorso ci avevano provato Severgnini e Alberizzi sulle pagine del Corriere della sera, quest'anno è il turno di Senio Bonini che su Panorama.it ha addirittura pubblicato, a suo dire, una "inchiesta".

Avevo segnalato la cosa domenica scorsa, nel frattempo alcune iniziative sono state prese. Vorrei segnalare quella di Malindikenya.net che propone di scrivere a Belpietro e allo stesso Bonini (belpietro@mondadori.it e seniobonini@yahoo.it)

Ho ricevuto e volentieri pubblico il pensiero di una amica (Marcella Gritti) che mi scrive da Brescia:

"Ma penso che il problema vero sia un altro e vengo subito al sodo, questo articolo veramente vile, scritto tra l'altro male e poco esplicito, lascia, e questo mi ha dato molto fastidio, ad intendere che gli Italiani vengano in Kenya e principalmente a Malindi, solo ed esclusivamente per profanare l'intimità dei piccoli.

Ma siamo matti? C'è gente che a Malindi ci lavora, che ha creato occupazione onestamente e secondo tutti i canoni Nel rispetto della tutela della persona.
Queste cose invece non le sottolineano, meglio far emergere la sporcizia, così non solo facciamo la figura degli sporcaccioni, ma addirittura questa penna intelligente del giornalismo rovinerebbe non solo il lavoro già fatto da altre persone, tra l'altro italiane, che si informasse quel cogl..ne, ma addirittura infangherebbe anche il futuro lavorativo di questi onesti operatori.
Invece di interessarsi dei baby prostituti, perché questo emerito cogl..ne non fa un bell'articolo su quanto di buono è stato fatto a Malindi?"

Infine riporto due commenti all'articolo che si possono leggere proprio sul blog di panorama.it

Il 9 Settembre 2008 alle 10:32 malindino ha scritto:

Ecco un altro ragazzino che ci confeziona un’inchiesta che, per chi non conosce la realtà attuale di Malindi, può apparire come veritiera. In realtà si tratta di un cumulo di menzogne facilmente smascherabili, articoli scopiazzati da internet risalenti a cinque anni fa (i dati Unicef sono invece dell’ottobre 2006 e sono comunque manipolati dal giornalista), interviste mai rese (mi risulta che il capo della polizia di Malindi Opiyo non sia più in carica da un anno e mezzo e l’ambasciatore italiano abbia già negato di aver rilasciato tale intervista) e falsità facilmente smascherabili. Il solito bimbo a caccia di scoop che si trattiene a Malindi una settimana, parla con un beach boy sulla spiaggia e si inventa i festini, le ville “blindate” (pensate che invece in Kenya per legge la polizia non ha bisogno di mandato di perquisizione per entrare in una casa privata) e una cittadina stile Fortaleza o Phuket con i bimbi a prostituirsi in mezzo alla strada. Ma questa volta l’articolo è criminale, e potrebbe sortire l’effetto indesiderato di vedersi arrivare a Malindi gli amici di Bonini stesso. Chi vive a Malindi e vi trascorre mesi all’anno sa bene che non è così e che il fenomeno della pedofilia può essere tranquillamente rapportato a ogni località turistica del mondo come Malindi. Fa specie questo facile accanimento contro Malindi a suon di luoghi comuni. Siccome c’è turismo sessuale allora c’è pedofilia. Ma siete mai stati in Brasile o Thailandia? Avete presente la realtà delle favelas e quella dei bordelli di Bangkok o Cambogiani? Malindi non ha meno pedofili di Riccione o Rapallo. Mi spiace, Bonini, hai sbagliato e te ne accorgerai molto presto.

Il 9 Settembre 2008 alle 12:38 pippovero ha scritto:

Dopo oltre 7 anni da residente e più di 10 da turista, non ho mai letto così tante inesattezze, infondatezze, numeri e dati vecchi di anni. Giornalista approssimativo, deleterio. Io a Malindi continuo ad andarci perché, per fortuna, conosco il paese. Come per Alberizzi del Corriere della Sera, avete perso un cliente.


2 commenti:

  1. desidero ad andare a vivere a MALINDI ma non so come fare da dove iniziare :( il mio contatto è vegeta1981@hotmail.it

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  2. NESSUNO PARLI MALE DELL'AFRKA SPECIE DOPO CHE VI SIETE DIVERTITI A SFRUTTARLA. SENZA GENERALIZZARE EHHHH. IO NON DICO NIENT'ALTRO SE NO FINISCO TRA 1 ANNO BY VEGETA1981

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