lunedì 29 dicembre 2008

Turismo regionale.

TURISMO REGIONALE.

UGANDA LA PERLA DELL'AFRICA (Winston Churchill)

Da queste parti si dice: Solo un imbecille visita Kampala portandosi dietro la moglie o l'amica dal Kenya.

Cos'è che fa venire le gambe molle ai turisti al contatto con le donne ugandesi? Durante una recente visita, lungo la strada, assaggiavo il pollo arrosto infilato in un bastoncino. Vi garantisco che è il migliore che non abbia mai mangiato in Kenya.

A mio parere la capitale Kampala è la cittá piú vibrante dell'Africa Orientale. All'arrivo in hotel era in corso un matrimonio da favola con ragazze mozzafiato al seguito.

Le donne ugandesi sono da sempre la maggior causa del traffico maschile tra i due paesi.

Al principio degli anni 80 Nairobi era il fulcro della vita notturna regionale. Le nostre donne spendevano ore davanti allo specchio preparandosi per la serata, i locali notturni erano torridi, le musiche bollenti e i poliziotti abbastanza civili e si poteva camminare per le strade senza essere scippati o peggio. I night clubs brulicavano con soldati britannici in libera uscita, cosí pure frotte d'impiegati fannulloni del complesso delle Nazioni Unite a Gigiri. La nostalgia per quegli anni, almeno fino al tentato colpo di stato dell'agosto 82 si fa ancora sentire.

Ritornando al matrimonio di Kampala, mi sentivo come un ragazzino di fronte a una vetrina di giocattoli di lusso al cospetto di  drappelli di belle ragazze in eleganti  abiti da sera che entravano e uscivano dal ricevimento.

Uno dei motivi della sensazione delle "gambe molli" alla presenza di queste donne è causato dal rapporto dimensionale tra l'anca e la vita che sembrano tutte possedere. Ondulanti fianchi su vite minuscole causano stralunamento visivo agli uomini provenienti da un paese dove le donne, dopo i trent'anni, perdono il controllo delle dimensioni corporee.

Tanto è anche dovuto ai regimi alimentari tradizionali. Mentre in Kenya la dieta di base è la polenta (ugali) in Uganda invece è la banana (matoke)

Cosí commenta un osservatore locale:<< mentre in Kenya le donne lottano per la carriera, il business e la politica, le ugandesi imparano dalle nonne l'arte di incantare l'uomo, accalappiarlo e trattenerlo. Caratteristico tra certi gruppi etnici è quello di ricevere l'uomo in ginocchio, non ostante posseggano un grado sociale o d'educazione superiore. Quando poi si arriva al momento di "consumare" la relazione, ci si accorge del valore delle mosse erotiche tradizionali della tribú, tramandate da nonna a nipote >>

Forse è arrivato il tempo per i kenyani, locali o "pendolari dal nord" in cerca di compagnia femminile, precaria o a "lunga ferma" gettare le reti oltre il confine. Le donne giá lo fanno. Basta dare uno sguardo alle colonne dei "cuori solitari" sui giornali per notare l'alto numero di keniane in cerca di "amore all'estero" che danno la preferenza all'americano o europeo e in seconda scelta, il giapponese, sud africano o anche il caribeano, purché sia di condizione economica "stabile"

 

A cura di Giorgio (l'equatoriale)

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