domenica 4 gennaio 2009

Anno nuovo, diario nuovo.

Caro Nik,
propongo quanto sopra come un contributo settimanale a "mal di Malindi" se sei d'accordo.
Scherzosamente non accetto "censure" su quel che scrivo nei riguardi dei vostri VIP.
Ciao,
Giorgio.

Caro Giorgio,
volentieri pubblicherò senza censura alcuna i tuoi diari!
NiK


SETTE GIORNI IN KENYA. (1) 29.12.08. Opulenza e miseria. Secondo la stampa locale nell'area di Magarini, (Malindi) circa 60.000 residenti locali soffrono la carestia dovuta principalmente alla siccità e dipendono per sfamarsi dall'assistenza del governo e donazioni di cibo da parte d'altre agenzie di soccorso. L'area è a pochi km da Malindi e Watamu dove si trovano lussuose strutture turistiche, frequentate da migliaia di ricchi turisti con abbondanza di ristoranti d'alta classe, dove si tengono doviziose feste e cenoni, specialmente durante le stagioni festive.

30.12.08. Parentela eroica. Secondo il "The Times" di Londra, il nonno del presidente americano eletto, Hussein Onyango Obama, mentre lavorava come cuoco per un ufficiale inglese, nel 1949 era arrestato e chiuso in prigione per due anni, e soggetto a "torture" come una spia dei ribelli Mau Mau. Secondo la nonna Mama Sara, di 87 anni,che era la terza moglie di Onyango, i guardiani avevano l'ordine di frustarlo due volte al giorno per estrarre informazioni. Onyango aveva servito nell'esercito britannico in Burma.

31.12.08. Mutilazione femminile (illegale) Oltre 300 ragazze di Kisii, si sono rifiutate di lasciare la scuola convitto e tornare a casa per le vacanze, per paura di essere forzatamente circoncise con la connivenza dei genitori e delle infermiere che percepiscono circa 600 scellini per l'operazione singola (euro 6.00) Le ragazze sono finora alimentate dall'organizzazione Maendeleo ya Wanawake, ma il cibo sta per finire. Gennaio è il mese tradizionale per "l'operazione"

01.01.09. Mai piú? Nel villaggio di Kianbaa, vicino ad Eldoret, si commemora l'eccidio del 1 gennaio 08, quando una trentina di rifugiati della tribú Kikuyu, donne e bambini, erano bruciati vivi nella chiesetta del villaggio da parte dei "guerrieri" Kalenjin che "contestavano", non senza ragione, la vittoria di Kibaki nelle elezioni generali. Solo i dementi della politica locale, che avevano incitato e finanziato la violenza, fallivano di anticipare la vendetta dei Kikuyu che risultava nel massacro di Naivasha.

02.01.09. Bontá sua. Il presidente Kibaki ha rinunciato al grande ricevimento danzante di fine d'anno al palazzo presidenziale,citando la crisi economica mondiale. Queste baldorie notturne, a beneficio delle parentele e sostenitori politici, erano una caratteristica dell'ex presidente Moi, che generalmente si tenevano nel palazzo di Nakuru, a due passi dal distretto di Baringo sua terra natale. Gli inviti erano un segno del grado della protezione politica accordata ai "fedeli" del regime del vecchio dittatore.

03.01.09. Meglio pochi ma buoni. "Solo" 38 partiti politici c'é l'anno fatta a registrarsi in tempo, prima della fine dell'anno, a differenza dei 168 dell'anno scorso. Gli organizzatori citano le difficoltà nello stabilire gli uffici, a reclutare 200 membri in ogni provincia e pagare il deposito di Sh. 600mila (euro 6.000)

04.01.09."Sballo" accademico. Come di consuetudine annuale, un numero di prestigiose scuole primarie sono implicate nello scandalo dei risultati degli esami annuali del KCPE (Certificato Nazionale di Educazione Primaria) appena pubblicati. Tra le 11 scuole coinvolte nove appartengono alla provincia del Nyanza, base politica del primo ministro Raila Odinga e terra natale del padre del neo eletto presidente americano Obama.
Briatore e le capre. Anche la stampa locale pubblica la generosità italiana, nella persona di Flavio Briatore,verso i poveri di Malindi, durante le feste di fine d'anno. Tra le varie donazioni di derrate alimentari, reti da pesca e articoli sportivi, primeggiava la distribuzione a 30 famiglie di una copia di capre, non ad esser mangiate, ma destinate alla procreazione. Peccato che Flavio non sia arrivato in tempo per partecipare alla corsa annuale delle capre di Malindi, organizzata dalla communitá britannica del luogo (Malindi Chiarity Goat Races) dove avrebbe potuto scegliere i capi piú adatti alla procreazione, o magari, come esperto di corse a livello internazionale (Grand Prix) avrebbe potuto fornire qualche ragguaglio tecnico per la conduzione della gara.
A cura di geoferro

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti!
Chiunque può scrivere commenti, purché pertinenti all'argomento dell'articolo.
I commenti possono essere firmati o anonimi.
NiK