domenica 8 febbraio 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (6)

02.02.09.LA NAZIONE IN LUTTO. Le vittime carbonizzate del supermercato di Nairobi e quelle dell'autobotte di Molo sono salite ad almeno 155. Le cause del rogo di Nairobi sono ancora da stabilire ma è ormai certo che le bombole del liquigas hanno fatto la loro parte. Un giro per la cittá rivela che il liquigas è in vendita in quasi tutti i supermercati che ora esibiscono anche diecine di motociclette cinesi alle entrate dei locali. Altre sono esposte nelle sale ai piani superiori. Si è notato che queste macchine sono dimostrate ai clienti accendendo i motori appena fuori delle entrate e si sospetta anche all'interno. Sicuramente i serbatoi delle moto contengono benzina che forse è anche tenuta in magazzino. Non sembra che le autorità s'interessino di queste cose almeno fino alla prossima tragedia quando si recano sul luogo della tragedia a "consolare" le vittime.

03.02.09.L'INFERNO DI MOLO. (il retroscena) Da tempo il tratto della strada Nakuru-Eldoret, tra Salgaa e Timboroa è diventato il piú pericoloso del paese. Il traffico intenso, la forte salita e il fondo dissestato sono fonte di numerosi incidenti. La zona brulica di bande di predoni che assalgono i veicoli e rubano merci e passeggeri incidentati. Una di queste, conosciuta come "kata hema" (taglia tendoni) è specializzata ad assalire, specialmente di notte, i camion che viaggiano a passo di lumaca. I casi di "sifonaggio" dei carburanti sono numerosi, a volte propiziati d'accordo con i camionisti. Il mercato del villaggio di Salgaa non ha stazioni di servizio ma i carburanti sono in vendita nelle case private, nei cortili dei bar ecc. Nel caso dell'incidente dell'autobotte bruciata, al momento di scrivere, i morti sono gia saliti a 120. La notizia piú sconcertante è quella che accusa i poliziotti mandati a controllare l'incidente, di estrarre una "tangente" di 50 o 100 scellini per permettere alla folla di raccogliere la benzina spillata. Anche otto di loro sono morti nel rogo conseguente.

04.02.09.L'OMICIDIO DI PADRE BERTAINA. Sono stati portati in tribunale tre dei sospettati del crimine: Felix Kavesa, Zablon Okonda e la donna Mabel Kavati. Quest'ultima, dopo la lettura dell'accusa, scoppiava in lacrime tanto da causare la sospensione dell'udienza. Il giudice commentava: << se lei non è colpevole perché piange cosí fortemente?>> I tre negavano l'accusa e sono stati rimandati in custodia cautelare in attesa del processo.

05.02.09.ASSISTENZA CATTOLICA. La diocesi di Eldoret, sotto la guida del vescovo Cornelius Korir, con la partecipazione della Caritas, ha donato materiali da costruzione e masserizie ai residenti di Burnt Forest, nella Rift Valley, per un valore di Sh 36 milioni (euro 360 mila) e altri 3 milioni (30 mila euro) per quelli del villaggio di Kiambaa il luogo dove 36 persone erano carbonizzate nella chiesetta durante le violenze post elettorali dell'anno scorso. Circa 800 famiglie erano rimaste senza casa. Il vescovo Korir, durante e dopo gli incidenti, era sempre in prima linea con aiuti umanitari, tanto da mettere la diocesi in difficoltà finanziarie.

06.02.09.DECADENZA MORALE. Secondo le statistiche della polizia, le offese criminali contro i bambini, nella zona costiera, sono aumentate del 238% lo scorso anno, per un totale di 461 casi riportati. Molti casi rimangono impuniti o tenuti nascosti dalle famiglie. Solo 93 casi sono finiti in tribunale. Secondo l'ufficiale provinciale del Children's Department, la signora Rose Mumbo, la lotta contro l'abuso dei bambini si è intensificata con la cooperazione di varie organizzazioni di solidarietà, notevoli tra tutte quella della comunità italiana di Malindi.

07.02.09. SCENDONO IN CAPO I CELLULARI.(Pagheranno gli altri) I parlamentari continuano a rifiutare di pagare le tasse sui loro emolumenti. A Eldoret si è stabilito un "lobby group" (gruppo di pressione) che bombarda i parlamentari con dei messaggini SMS sui loro telefonini, obbligandoli a cambiare i numeri o a tenerli segreti, cosa impossibile per un politico. In media i deputati portano a casa l'equivalente di euro 8.500 al mese + 50 per ogni seduta in aula + annualmente 150.000 per prestito ipotecario + 33.000 prestito per acquisto auto + 15.000 di buona mano a fine legislatura. Un loro esponente ha dichiarato di accettare le tasse a cominciare dalla prossima legislatura quando, come il solito, non sará piú in Aula. Ad ogni votazione circa l'80% dei deputati perdono il seggio.

08.02.09.ARRIVANO LE FLOTTE ANTI PIRATI. La piú benvenuta, nel porto di Mombasa, é quell'americana, sovente in visita con gli inevitabili Marines spendaccioni. Nell'ultima visita una diecina di loro entravano in un bar e ordinavano tutta la birra in magazzino a loro riservata a ai loro amici keniani. Seguono le navi britanniche, francesi, olandesi, russe, chinesi, egiziane, giapponesi, sud africane e indiane. Questa ultima è poco popolare. Le "ragazze" dicono che i marinai indiani sono taccagni e quasi non pagano neanche il costo del materasso. L'Italia è presente con l'incrociatore lancia missili "Durand de la Penne"

ADDENDUM

PER CHI NON CONOSCE LA STORIA. Luigi Durand de la Penne (Genova 1914) Sommozzatore della Marina Italiana, comandante del corpo della X Mas. Nel 1941 con il suo gruppo, a bordo dei siluri umani subacquei (maiali) entravano nel porto di Alexandria e affondava due corazzate inglesi la Queen Elisabeth e la Valiant. Catturato con i suoi uomini era rinchiuso nelle stiva della corazzata. Dopo parecchie ore chiamava di vedere il comandante inglese e lo avvertiva di far evacuare le navi che sarebbero saltate in aria tra poco. L'azione fu dichiarata, nondimeno che da Winston Churchill, il fatto d'arme piú valoroso della seconda guerra mondiale tra tutti i partecipanti al conflitto. Dopo l'armistizio fu decorato dalla marina inglese, per aver risparmiato la vita ai marinai "nemici" Dopo la guerra era promosso a Vice Ammiraglio e entrava in Parlamento come indipendente. Moriva a Genova nel 1992.

A cura di <geoferro@africaonline.co.ke >

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