domenica 8 marzo 2009

La caccia allo scoop

Scrivo queste note subito dopo aver visto lo "scoop" di Enzo Nucci sulla caccia alle streghe in certe zone interne del Kenya.
Quello che personalmente mi ha colpito di più è il fatto che il giornalista Nucci, ormai da qualche anno qui in Kenya, abbia ritenuto a tal punto interessante e innovativa la notizia da doverne confezionare un servizio da trasmettere durante il più importante telegiornale nazionale.
Certo: il dovere della informazione, certo: non si può nascondere la verità; ma che in certe zone rurali del Kenya ci siano pratiche, che ai nostri occhi paiono sicuramente barbare, e che sono dovute più all'arretratezza, alla diversità culturale e, di conseguenza, a certe credenze popolari di alcune zone del mondo che non ad una vera cattiveria della gente, non è certo cosa nuova.
Più volte ne hanno parlato, anche su questo blog, gli articoli di Giorgio Ferro.
Io però non riesco a capire a chi giovi un servizio giornalistico del genere.

5 commenti:

  1. le tue foto e ti faccio i complimenti anche per quelle.

    Nonostante ti conosca quasi dalla nascita, ogni tanto riesci ancora a stupirmi, sopratutto per questi tuoi insospettabili lati "artistici".

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  2. i complimenti sono sia per le foto degli animali, su flicr, sia per la foto della donna in questo blog, e del bambino "nell'albero"

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  3. Grazie per i complimenti, gradirei sapere da chi arrivano, magari con una firmetta alla fine del commento ;-)

    Ciao

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  4. ciao Nik, secondo me un servizio del genere giova sempre, in modo da tenersi informati o almeno cogliere una sfaccettatura di "come vanno le cose" in luoghi geograficamente lontani e culturalmente diversi. Di certo non smuoverà le masse, ma magari la coscienza del singolo. Qualche telespettatore ignaro potrebbe rimanerne colpito e, per esempio, provare ad attivarsi nell'approfondire l'argomento. Che ne dici?
    Chiara

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  5. Ciao Chiara,

    credo che per approfondire questo genere di situazioni ci sono i documentari, o i film "alla Mel Gibson".

    Un servizio lanciato nel telegiornale di prima serata con titoli del tipo "CACCIA ALLE STREGHE IN KENYA" non offre nessun tipo di servizio perché è decontestualizzato e siamo portati a giudicarlo con parametri occidentali.

    L'unico effetto ottenuto, piuttosto che incuriosire lo spettatore e spingerlo ad approfondire, è quello di allontanare il turismo, che è una delle voci più importanti della economia del Kenya, e quindi di contribuire ad aumentare la povertà e l'arretratezza (e di conseguenza queste credenze con pratiche barbare) di queste zone rurali del Kenya.

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NiK