sabato 14 marzo 2009

On Comment! Il circolo vizioso della poverta'.

Voglio riproporre oggi un commento di Bruno Apollonio all'intervista realizzata da Matteo Fraschini Koffi per ilgiornale.it all'economista prof Shikwati e pubblicata il 5 gennaio 2009 su Mal di Malindi.

Bella intervista ed efficace titolo. Sono d’accordo ma adesso, penso come molti altri, sarei interessato a proposte concrete in quanto le affermazioni del professor Shikwati, almeno come espresse nella intervista, altro non sono che petizioni di principio. La domanda è: come uscire dal circolo vizioso della povertà? E’ questa una situazione circolare che tende a mantenere un paese povero nel suo stato di povertà. Se il lavoratore è povero non mangia a sufficienza, sarà denutrito e quindi in cattiva salute, sarà debole e le sue prestazioni scadenti, avrà un basso salario e sarà povero, non mangerà a sufficienza…………….
Come già spiegava Ragnar Nurkse molti anni fa: Un rapporto circolare collega entrambi i lati del problema della formazione del capitale nelle aree mondiali dominate dalla miseria. Dal lato della offerta vi è poca capacità di risparmio che deriva dal basso livello del reddito reale. Il basso reddito reale è un riflesso della bassa produttività, che, a sua volta, è dovuta in gran parte alla mancanza di capitale. La mancanza di capitale è un risultato della poca capacità di risparmio, e così il circolo è completo. Dal lato della domanda, l’incentivo a investire può essere basso a causa del limitato potere d’acquisto della popolazione, che è dovuto al suo basso reddito reale, il quale, a sua volta, è determinato dalla bassa produttività. Ma il basso livello di produttività è un risultato della esigua quantità di capitale impiegato nella produzione, ciò che, a sua volta, è forse causato, almeno in parte, dallo scarso incentivo a investire. Il serpente si morde la coda!
Alla fine cosa suggerisce il professore perché il circolo virtuoso lavoro-risparmio-capitale- investimento abbia inizio?
Bruno Apollonio

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