domenica 15 marzo 2009

Il diario di ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (11)

09.03.09. MALINDIKENYA.NET Il portale in lingua italiana ha avuto notevole successo nel divulgare la "vera Malindi" tra il pubblico e la stampa italiana. Le informazioni sulle attività caritatevoli e sociali, intraprese dalla comunità italiana,sono servite ad annullare l'immagine negativa che da tempo incombeva sulla località. Peccato che queste notizie, specialmente quelle di tipo sociale, come scuole orfanotrofi, sfilate di moda ecc non abbiano avuto riscontro sui media locali. Sarebbero servite a cancellare i "luoghi comuni" che ancora incombono su Malindi nell'ambiente dei residenti europei in Kenya.

10.03.09. LA FURIA DI RAILA (sul "binario morto") Ovvero del Primo Ministro che occupa una posizione che non ha alcun fondamento in una repubblica di tipo presidenziale. Non controlla le nomine o le domozioni dei ministri,che è prerogativa del presidente, o le attivitá dei dicasteri che sono sotto il controllo diretto dei Permanent Secretaries (direttori generali) nominati dal presidente, e responsabili solo al capo dell'amministrazione pubblica. Il posto fu creato nell'ambito del "Governo della Grande Coalizione" per appagare non solo l'ambizione politica di Odinga, ma specialmente quella finanziaria dei suoi sostenitori e conterranei.

11.03.09. MANDATE I MARINES. Questa è la tradizionale soluzione americana ai problemi del mondo. Nel nostro caso invece il primo ministro ha chiamato l'intervento degli agenti dell'FBI (c'è ne sono due stazionati permanentemente nell'ambasciata americana) per "aiutare" la polizia nelle indagini sull'uccisione dei direttori dell'agenzia Oscar Foundation. Era giá capitato nel caso dell'assassinio del missionario americano padre Kaiser,risultata in fiasco e in quello dell’ ex ministro degli esteri Ouko, questa volta condotta dallo Scotland Yard britannico. Come gli investigatori si avvicinavano al palazzo presidenziale,dell'ex presidente Moi, erano ringraziati e rispediti a Londra. Tutti gli omicidi politici del Kenya come quelli di Pinto, Mboya, Kariuki, Ouko, Kaiser, Muge e altri, di personalità minori, sono rimasti irrisolti. Per inciso tutti i testimoni nell'inchiesta Ouko sono morti nel giro di 12 mesi in incidenti stradali, sequestri d'automobili andati male o malattie oscure.

12.03.09. DIMOSTRAZIONE "PACIFICA" Con l'intervento diretto del primo ministro, ieri la polizia autorizzava la dimostrazione degli universitari per protestare l'uccisione dei capi dell'organizzazione Oscar Foundation e uno dei loro compagni. Il permesso era valido fino alle 16.30. Dopo di che incominciavano ad assalire macchine e passanti, sfasciando parabrezza, bloccavano le strade con dei camion sequestrati, scassavano vetrine e rubavano nei supermarkets e chioschi. Gli studenti erano infiltrati dai fuorilegge mungiki, borseggiatori e ragazzi randagi che erano la causa principale dei danni causati. Infine erano dispersi tra le consuete nuvole di lacrimogeni.

13.03.09. ARRIVA IL "PRESIDE" (con la bacchetta in mano) È l'ex segretario generale dell'ONU, Kofi Annan, il fautore del "Governo di Gran Coalizione" che in effetti aveva imposto ai piantagrane politici del Kenya per porre fine ai disastri tribali post elettorali dello scorso anno. Ora la "coalizione" trema nelle fondamenta. La fazione ODM, capeggiata da Odinga, si lamenta che il potere, benché in teoria diviso sulla base del 50% delle responsabilità di governo, in pratica favorisce la fazione PNU di Kibaki e domandano la revisione dell'accordo. Annan dice, diplomaticamente, che i "singhiozzi" della coalizione si devono superare pacificamente e striglia le orecchie agli attaccabrighe, urgendoli a dedicarsi ai gravi problemi che incombono sul paese, invece di incominciare giá la campagna per le elezioni presidenziali del 2012. (la vera causa del bisticcio. ndr )

14.03.09.Congiuntura economica. Il ministro delle finanze annuncia dei grossi tagli alle spese statali, per contenere il deficit finanziario di oltre Ksh 100 miliardi (euro 1 miliardo) e l'inflazione al 25.1%. Sono sospesi molti progetti di sviluppo economico, il reclutamento di personale, eccetto che per le forze di polizia, tagliati i costosi viaggi all'estero di ministri e parlamentari. Probabile la sospensione dell'acquisto dei nuovi uffici per primo ministro estimati a Ksh 700 milioni (euro 7 milioni) Una delle cause del deficit è il mantenimento del Gabinetto che comprende 42 ministeri con tutti gli "annessi e connessi"

15.03.09.Il libro della settimana. Titolo: "Bait" sotto titolo: Kenya: una società d'uomo mangia uomo. Autore Nick Brownlee. Editore: Piatkus Books. 2008. Il genre è quasi quello di una novella di crimine, basata sulle violenze e brutalità del dopo elezione 2007. La storia stranamente incomincia a Malindi con un incidente di una barca, di proprietà di un tale Dennis Bentley, saltata in aria,causando la morte del padrone e del mozzo africano. Se storicamente la storia è poco accurata (Malindi era rimasta fuori dei disordini politici) il contesto è decisamente interessante. Fanno parte del racconto tutti i problemi del paese, dalla corruzione, traffico di droga, prostituzione, criminalità, fame e carestia, inefficienza del sistema, incapacità dei locali di governarsi civilmente, intrighi da parte di europei, sud africani, arabi e indiani, con il sangue che praticamente sgocciola dalle pagine.

ADDENDUM.

Sul portale "Malindikenya" appare la lettera di "Edoardo" datata 24.12.08. dal titolo “E ora chi protegge i "turisti sessuali"?” Trattandosi di una richiesta invita una risposta. "Edoardo" si auto confessa un "turista sessuale" e mette subito le carte in tavola dichiarando “ A noi basta che le ragazze siano maggiorenni e che decidano di loro spontanea volontà di donarsi” La frase "noi i turisti sessuali" darebbe ad intendere che questa categoria di gitanti sia presente in quantità tra i "malindini". Fin qua tutto bene o poco male. Ognuno è libero di godersi le vacanze come vuole, ma sempre e solo nei parametri della legalità. Ai miei tempi il catechismo c'insegnava :" si condanna il peccato ma non il peccatore" .Questa funzione spetta all’Autorità Suprema, che a suo tempo applicherà il congruo giudizio."Edoardo" prende atto, con soddisfazione di tutti, che a Malindi si proteggono i bambini ed è stata fatta chiarezza sulla netta distinzione tra turismo sessuale e pedofilia.

Cosa s'intende per "turismo sessuale"? In genere, specialmente sui media, è sempre stato erroneamente sottinteso come pedofilia. Non c'è ragione che questa categoria d'escursionismo non sia riconosciuta alla pari di quello ecologico, culturale, geografico, culinario, enotico, storico ecc. L'attrazione "dell'amore esotico"specialmente ai tropici o in oriente è vecchia come il mondo. In Kenya dall'inizio dell'era coloniale era largamente praticato dai coloni, militari e ufficiali governativi che mantenevano degli harem appena al di fuori della siepe che circondava il centro amministrativo (boma) Non n'erano esenti neanche i "portatori della buona novella" e tra i bianchi era in voga la domanda:<<sei sposato o vivi in Kenya?>>

Nella lettera "Edoardo" informa i non residenti che " Malindi è la meraviglia dell'Africa" e noi "contadini del nord" c'inchiniamo davanti alla sua conoscenza dell'ambiente erotico locale. Tuttavia l'Africa non incomincia e finisce a Malindi. Gia nel secolo scorso Winston Churchill dichiarava l'Uganda "la perla dell'Africa" Per una variazione del tema si suggerisce ai praticanti dei tre SSS (sole,sabbia,sesso) di dare uno sguardo oltre i confini. Dalle mie parti è in voga il detto:” Solo un imbecille visita Kampala portandosi dietro la moglie o la ragazza dal Kenya” Ma questa é un'altra storia da raccontare altrove. Per finire con la domanda iniziale “E ora chi protegge i "turisti sessuali"? consigliamo ad "Edoardo & Co" di proteggersi da soli, tanto nell'aspetto fisiologico come in quello del portafoglio. Ci si augura che, finita l'escursione SSS, non ci lascino dietro qualche "marmocchio turistico" da allevare. N'abbiamo giá troppi da sfamare.

A cura di :geoferro@africaonline.co.ke

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