lunedì 6 aprile 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (14)

30.03.09.VOLONTARIATO…. (I) Nel distretto di Bondo (Kisumu) si cercano 700 donne, HIV negative, disposte a sottostare ad un esperimento per provare che la medicina Truvada, presa giornalmente prima dell'intercorso sessuale, sia in grado di prevenire l'infezione HIV. L'esperimento è condotto dall'organizzazione Family Health International e dovrebbe durare per un minimo di 12 mesi. Qualora una persona durante la prova diventasse positiva, riceverà gratis assistenza medica e supporto sociale.

(II) A Mombasa due volontari britannici, che lavoravano in un orfanotrofio, sono stati arrestati per non avere il permesso di lavoro in ordine e multati Shs 10.000 (euro 100) o tre mesi di prigione.

31.03.09. Largo ai ……vecchi. Le associazioni giovanili e gli universitari protestano veementemente contro la direttiva governativa che allunga l'età pensionabile dei parastatali da 55 a 60 anni, per le categorie minori, mentre negli alti ranghi dell'amministrazione statale alcuni siedono sulle lucrose poltrone da decenni, ritenuti in servizio sotto forma "contrattuale" per meriti di "fedeltà politica" ha chi li ha nominati. Commenta un leader giovanile neo laureato:- dovremmo continuare a soffrire la fame per altri cinque anni- Intanto le frustrazioni dei giovani aumentano, sfociando in violente dimostrazioni degli studenti della Kenyatta University, che nel giro di due settimane hanno causato la chiusura dell'istituzione, per due volte, arrecando gravi danni materiali. Purtroppo un altro studente ha perso la vita nel confronto con la polizia, che pare non sappiano dell'esistenza delle pallottole di gomma.

01.04.09. Il "pesce d'aprile del "Star" "Il Kenya ha ordinato dalla Russia un sottomarino della classe "Kilo" per la protezione dell' isolotto roccioso Migingo, di un km quadrato occupato da baracche di pescatori, nel lago Vittoria, che l'Uganda minaccia di occupare. Il "Kilo" è un diesel-elettrico con un equipaggio di 53 marinai, pesa 2.450 tonnellate ed è armato con sei tubi lancia siluri e missili subacquei. Costa circa 80 milioni d'euro (Shs 8 miliardi) Arriverà smontato a Kisumu a bordo dei giganti trasporti aerei Antonov, al costo di Sh 2 miliardi (euro 2 milioni) Arriverà con una compagnia di tecnici russi per l'assemblaggio. Sono giá in corso i lavori per allungare la pista d'atterraggio per accomodare i cargo Antonov. Il sottomarino servirà anche a dissuadere i pirati somali, che armati di veloci fuoribordo e armi moderne, potrebbero mettere in pericolo di sequestro le scialuppe dei nostri pescatori"

02.04.09. Si svende il paese. Dopo la controversa vendita del prestigioso albergo Grand Regency Hotel ai libici ne seguiva "l'affitto" di 100.000 acri ( 40.500 he)di terra coltivabile agli arabi del Quatar, per la coltivazione di prodotti agricoli a loro destinati. Ora altri 90 acri (36 he) sono stati concessi, sempre ai Quataris, nella importante zona dell'aeroporto internazionale JKIA per la costruzione di un grande hotel e blocchi di uffici. In Nairobi continuano le acquisizioni di prestigiosi immobili e terreni da parte di influenti somali, si dice, usando i $ dei riscatti della pirateria.

03.04.09. LA POLIZIA VUOLE L'ERGASTOLO. Domandano l'emendamento della legge sul traffico che includi la pena dell'ergastolo per gli automobilisti che causano incidenti fatali sulle strade e quella capitale per i detentori di armi da fuoco illecite. Non passa settimana senza che un poliziotto perdi la vita in scontri con banditi. Sulle strade la scorsa settimana sono morte 46 persone con 389 ferite più o meno gravi. Le multe raccolte "ufficialmente" ammontano a circa Sh 12 milioni per settimana. Il totale per lo scorso mese è di Sh 54.760.800 (euro 120 mila e 547.608 rispettivamente)

04.04.02. La distruzione della foresta del Mau. Cosi commenta il ministro della cultura Ole Ntimama “ Se il governo non salva la foresta dovrebbero intervenire le Nazioni Unite o la “Comunità’ Internazionale” Da questa foresta scendono una decina di importanti fiumi che sostengono la vita di almeno 11 milioni di persone. Intanto i giornali pubblicano una ventina di nomi di importanti personalità del passato regime del dittatore Moi, che hanno beneficiato di almeno 500 ettari di terra in foresta, a loro “donati” illegalmente dal presidente. Tra i nomi spicca quello di un figlio di Moi. Quasi tutti i nominati negano di possedere la terra (a loro nome) I dati sono stati ricavati dagli archivi dell “Ministry of Land” ovvero l’erario statale.

05.04.09. Il "cuore solitario" della settimana. (dal Saturday Nation) Una lettera campione cosí dice: "29enne ex vergine, di color cioccolato, religiosa, stupenda, simpatica, allegra, avventurosa, pulita, ben educata ma povera, intelligente, passionale, civilizzata, sofisticata, magretta ma rotondina, sexi, selvaggia e torrida cerca uomo bianco, HIVnegativo, da qualunque parte del mondo ed etá, per amicizia, compagnia e divertimento. L'età è solo un numero. Nullatenenti, bevitori, coniugati, preti e missionari, non provateci neanche.

E-mail ……ardenteincittá@…..

AFRICANA.

Ethiopia. In ritardo d'anni la corte suprema ha condannato a morte, in contumacia, l'ex feroce dittatore Mengistu Mariam e alcuni dei suoi seguaci . Nel 1991 Mengistu era scappato nello Zimbabwe, ricevuto fraternamente dal compare Mugabe. Da allora è vissuto principescamente, a spese dei contribuenti, in un lussuoso sobborgo di Harare, sotto la protezione di 24 ore al giorno della polizia. All'arrivo il "compagno" Mugabe gli regalava una bella azienda agricola, sequestrata ad un bianco. Ora usa almeno sei lussuose autovetture e riceve gratis una razione speciale di carburante. Ha sopravvissuto un'attentato sulla vita. L'opposizione in Zimbabwe promette di spedirlo in Ethiopia, ad incontrarsi con il boia, se vincono le elezioni. Mengistu "governava" l'Ethiopia per 17 anni, durante i quali uccideva almeno 2000 "nemici dello stato" e ne torturava altri 2500, una bazzecola per le norme africane, ma raddrizzava i conti usando la carestia come arma politica, negando cibo e medicine in quelle aree che credeva gli abitanti fossero suoi oppositori. Ne morivano circa un milione.

La Regione dell'Ogaden. Questo è il grande territorio "islamico" confinante con la Somalia che fa parte dello stato "cristiano" etiopico, conteso dalla Somalia fin dal dopo guerra. Con la Somalia in stato di caos i ribelli dell'Ogaden conducono un feroce guerriglia aiutati dall'Eritrea eterno nemico "islamico" della "cristiana" Ethiopia che brutalmente cerca di sopprimerli. I ribelli ultimamente attaccavano un pozzo petrolifero uccidendo nove tecnici cinesi e sessanta soldati etiopici. Delle foto fanno vedere i ribelli armati da una straordinaria varietà d'armi leggere tra le quali anche i longevi fucili italiani "Mod. '91" con la baionetta ripiegabile sulla canna.

A cura di : geoferro@africaonline.co

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