venerdì 15 maggio 2009

Il diario di Ferro


Sette giorni in Kenya No. 19

04.05.09. Autorità e impunità. Si sono concluse le cerimonie funebri dei 29 innocenti massacrati dai Mungiki nei dintorni di Karatina. Tra le autorità presenti c'era il ministro della pubblica sicurezza - un professore di matematica - che non per la prima volta minacciava "ferro e fuoco" contro i fuori legge Mungiki e prometteva riorganizzazione delle forze dell'ordine. I missionari, che sono in contatto con la gente comune, danno da sottointendere che l'impunita dei fuorilegge è dovuta ai capi villaggio, le loro guardie, la polizia e gli ufficiali distrettuali, che partecipano alla spartizione delle estorsioni imposte dai Mungiki sulla gente comune.

05.05.09. L'Africa agli africani. Ne risentono i farmers (coltivatori) bianchi numerosi nei dintorni di Nakuru. Dall'anno scorso le loro terre sono soggette ad invasioni di gente armata, pastori con greggi portati al pascolo e illegali che hanno eretto capanne di terra e fango. Un dei guardiani di Mr. Bell, mandato ad investigare è stato ucciso. Mr. Butler dice di aver perso 100 pecore e di essere fatto a segno dal tiro di frecce. In un altro incidente i razziatori, confrontati da numerosi cani feroci, ritornavano il giorno dopo con un numero di cagne in calore che erano sufficienti a distrarre i maschi permettendogli di razziare il recinto delle capre.

06.05.09. Scimmioni affamati attaccano le capre. Capita nel distretto di Est Pokot dove ultimamente almeno 1000 capre sono stare divorate dai baboons. Donne e bambini hanno paura di andare nei campi e anche a scuola. In zona circolano circa 100 scimmie uscite dalla vicina foresta in cerca di cibo. I vigili della Kenya Wildlife Service sembrano poco interessati ad ad intervenire o incapaci di ricacciare gli animali nella foresta. Il loro capo ha avvisato i residenti di coabitare con i scimmioni che anche loro soffrono la fame.

07.05.09. Il Primo Ministro è ora "redento" Poco fa annunciava che, d'accordo con il presidente, sarà annunciato un giorno di "pentinenza nazionale" per risolvere i problemi del paese. Intanto, per dare buon esempio, si faceva battezzare nella piscina della villa dello stravagante pastore Owour, che da anni pronostica la distruzione di Nairobi dal terremoto. La carovana automobilistica del premier arrivava con quattro ore di ritardo. qui, intabarrato con una tunica bianca era immerso nella piscina con il pastore e un accolito. Al suono dell'organetto elettronico accompagnato dagli ululati dei "fedeli" si compiva la cerimonia ben documentata dai fotoreporter a beneficio dei votanti ed il popolo credente.

08.05.09. Via ai "diritti coniugali" È finito ufficialmente lo sciopero sessuale delle "donne del Kenya" indotto dal gruppo femminile Gender 10 per indurre i leaders politici a smettertela con le diatribe personali e dedicarsi ai problemi del paese. Non tutti sono rimasti d'accordo. Mr. Kimondo ha sporto querela in tribunale contro un numero di donne dell'organizzazione citata, chiamando compenso per la perdita dei suoi diritti coniugali negatigli dalla sua moglie Wanjiku, che gli causarono perdita del sonno e concentrazione sul lavoro, cattivo umore, mal di testa e di schiena. Non è ancora stabilita la data delle udienze in tribunale.

09.05.09. Dossier polizia. # Due poliziotti sono in tribunale sotto accusa di furto a mano armata contro Mr Virpar Shah derubandolo di due cellulari, Sh 12 mila, e due cartoline ATM (bancomat) # Due poliziotti stradali arrestavano la nota giornalista Rupi Mangat, sotto accusa di guidare la macchina portando i sandali ai piedi. # Tre banditi armati, dopo aver derubato una ditta edile, erano uccisi dalla polizia sulla strada di Mombasa. Nelle tasche di uno di loro fu trovata la busta-paga della polizia. # In un locale di Kabarnet due poliziotti si scazzottavano tra gli applausi del pubblico. Un cliente commentava "Ogni tanto fa piacere vedere la polizia scambiarsi le sberle tra di loro invece di distribuirle al pubblico" # Una gentile poliziotta stradale fermava un automobilista che non indossava la cintura di sicurezza e domandava:- Non sa cosa le capita in caso di un incidente? - Perderó la vita - Benissimo, ma non si aspetti che io contribuisca all'evento. Allacci e se ne vada.

10.05.09. La saga dei Mungiki. Terminate le esequie delle 26 persone uccise dalla “setta” fuorilegge in quel di Karatina, con i consueti discorsi e promesse da parte delle autorità si e’ tenuto in Nairobi il consiglio dei ministri per discutere la situazione. Finora il Presidente non ha aperto la bocca sulla faccenda. Continua la diceria che i Mungiki siano organizzati da prominenti personalità della zona e che incassino circa 7 milioni di Sh al giorno (70 mila euro) solo in Nairobi e dintorni in varie estorsioni come controllo delle rotte dei pulmini (matatu) taglie di protezione per negozi, mercati, sicurezza per abitazioni nelle baraccopoli ecc. Esistono altri gruppi del genere in altre zone del paese, anche se meno virulenti. Vanno sotto i nomi di: Chinkororo,Baghdad Boys,Talibani, Amachuma. Kalenjin Warriors, Jeshi la Mzee e altri. Anche per questi si sospetta il “patronato” dei capi tribù politici.

By geoferro@africaonline.co.ke

1 commento:

  1. a leggere questo diario, il Kenya sembra l'inferno in terra.
    Alessandro

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