domenica 5 luglio 2009

Il diario di Ferro


Sette giorni in Kenya (No. 27)

29.06.09. Polizia sotto il tiro. La scorsa settimana cinque poliziotti hanno perso la vita. Fuori Nairobi tre agenti in macchina arrivavano ad una stazione di servizio occupata da dei banditi. Prima che potessero intervenire erano uccisi da una raffica di fucile automatico AK 47. In Mombasa, in circostanze poco chiare, tre agenti della polizia amministrativa, mentre guidavano una macchina rubata, erano uccisi da una pattuglia della polizia di stato. Quest'ultimo incidente serve ad inasprire le polemiche e le animosità in corso tra i due corpi di polizia sotto comando diverso.

30.06.09. La "pecora nera" del Vaticano. È l'ex arcivescovo di Lusaka, Milingo, (scomunicato), accompagnato dalla moglie koreana Maria, che é finalmente arrivato in Kenya - come aveva promesso - a sostegno dei preti ribelli del gruppo "Married Priest Now" (Preti Sposati Adesso) Ordinava il loro capo, padre Kasomo a vescovo, in effetti stabilendo la "diocesi" dei coniugati. Ora il "vescovo" Kasomo potrá consacrare tutti i preti che vuole, senza ulteriormente disturbare Milingo. Il noto fumettista locale "Gado" ricordava l'occasione disegnando Milingo, che con l'altoparlante esortava i seguaci : " Avanti i preti sposati con me a moltiplicare il "gregge".

01.07.09. È arrivata ! L'influenza dei maiali. Un ragazzo inglese, arrivato da Londra con un gruppo d'altri 35 studenti, e stato trovato positivo del morbo H1 N1 dopo alcuni giorni di residenza in un albergo di Kisumu, che ora è in stato di quarantina. Si teme lo spargersi del malanno. Il ragazzo aveva viaggiato su mezzi pubblici per 350 km. e la sua ragazza, in Inghilterra, era stata trovata positiva la scorsa settimana. Evidentemente i controlli agli aeroporti devono essere intensificati anche in vista delle migliaia di turisti in arrivo, per la "stagione alta" da paesi ad alta incidenza del morbo come Britannia, America, Canada, Nuova Zelandia ed altri meno contaminati come Germania, Spagna e Israele.

02.07.09. Lo sceicco dichiara guerra. Si chiama Abdulgani Mohamed Yusuf, di stanza a Kisimayo, che comanda i ribelli islamici somali nel sud del paese fino ai confini con il Kenya. L'altro giorno ha dichiarato che è pronto ad attaccare l'Ethiopia e il Kenya in risposta alle loro minacce:" Con l'aiuto di Allah i nostri Mujahideen (guerrieri santi) porteranno prima la guerra santa nell'Ethiopia cristiana, che ci aveva invasi e se necessario faremo saltare in aria gli alti palazzi di Nairobi. Li abbiamo giá sconfitti sul nostro territorio ed ora lo faremo sul loro" Lo sceicco Abdulgani è anche un prominente mullah o "teologo" islamico.

03.07.09. La "partita di ritorno" Come il solito, quando si uccidono i poliziotti, scatta la rivincita (vide sopra) Ieri in Nairobi sono stati uccisi otto banditi e recuperare diverse armi e munizioni, tra le quali una dei poliziotti uccisi l'altro giorno. Durante il sequestro di un matatu (pulmino) tre banditi sono stati uccisi da un poliziotto in borghese che si trovava nel veicolo. Altri sono stati "fatti fuori" in altre località di periferia. Non ostante le lamentele dei promotori dei "diritti dell'uomo" è ormai chiaro che chi, a mano armata incontra la polizia, è fatto segno dal fuoco degli agenti che anche loro hanno diritto all'auto-difesa. Gran parte del pubblico è d’accordo.

04.07.09. La terra delle opportunità. Una volta era solo l'America dove recentemente una coppia di keniani, illegali, in pochi mesi hanno defraudato un convento di monache di quasi un milione di dollari, posandosi come rifugiati politici in pericolo della vita se deportati in Kenya. Ora rischiano tre anni di carcere. Per i keniani anche la Cina è ora diventata terra delle opportunità per tutti, con 27 keniani incarcerati, tra i quali 22 giovani ragazze, quasi tutti "studenti" arrestati per traffico di droga. Al contrario dell'America questi rischiano la pena capitale.

05.07.09. Obama bacchetta il Kenya. Lo ha fatto ieri, tramite i suoi rappresentanti, in occasione della festa nazionale americana. Gli alti vertici della politica si aspettavano che lo "Zio d'America" avrebbe trattato il Kenya con i "guanti di velluto" in conformità con le regole locali vigenti, della fedeltà alla tribú ancestrale. Un giornalista descriveva il presidente Obama come "livido" al confronto delle continue beghe tra i membri della coalizione, interessati piú alla successione di Kibaki nel 2012, che non nelle urgenti riforme necessarie per riportare il Kenya alla normalità politica ed economica. Il presidente citava il Ghana come forse il piú democratico e progressivo stato africano che si è largamente meritato la visita durante il primo viaggio in Africa. Tanto Kibaki quanto il primo ministro Odinga non hanno ricevuto alcun segno di un futuro invito da parte del "parente" Obama. Il primo ministro Odinga, durante l'ultimo viaggio in USA, si aggirava in macchina nei pressi della Casa Bianca sperando di attrarre l'attenzione di qualcuno. Tempo addietro aveva anche dichiarato d'essere, secondo le tradizioni dei Luo, uno "zio" di Obama.

Addendum.

Il detto in lingua inglese che dice "date credito al diavolo quando se lo merita" si adatta perfettamente alla polizia del Kenya. Tutti gli anni, gli "esperti" la mettono in testa alla classifica nella lega dei corrotti. Dipende evidentemente da chi fa i conti. Se statisticamente i numeri corrispondono ai fatti, finanziariamente i conti non tornano. Gli scandali miliardari che incombono sul paese, ad incominciare dal primo presidente Kenyatta, fino ai giorni nostri, ammontano a cifre astronomiche, al confronto degli "spiccioli o "kitu kidogo" che i poliziotti estraggono dai pulmini - matatu - o altri piccoli "arrotondamenti" dei miserabili stipendi che percepiscono. La polizia -nei bassi - ranghi, sono pagati poveramente, alloggiano, con le famiglie, in baracche di lamiera che datano dall'era coloniale, non godono di assicurazione sulla vita, sono male equipaggiati e ogni anno diecine di loro perdono la vita per mano dei criminali. Se si tiene conto delle cifre, la classe politica dovrebbe guidare la classifica dei corrotti, e quella dei godenti dell'impunità degli scandali passati, praticamente insabbiati, e di quelli in corso. Al momento, tra gli altri, il ministro dell'agricoltura, e leader dell'etnia dei Kalenjin, nella Rift Valley, ha un caso pendente in tribunale per un affare del valore di Sh 96 milioni (euro 900 mila) intascati, secondo l'accusa, illegalmente. Tornando al detto in lingua inglese, nelle settimane scorse, la polizia ha perduto cinque agenti, ma in risposta hanno ucciso quattordici banditi in conflitti a fuoco in Nairobi e dintorni. Altro credito va dovuto per la liberazione di due bambini rapiti, a Mombasa e Nairobi con delle operazioni condotte efficacemente senza fatalità. La "gente comune" applaude.

A cura di "geoferro"

geoferro@africaonline.co.ke

2 commenti:

  1. ciao!
    é troppo bello questo blog, lo leggo sempre! continuate così, con tutte le verità...

    ciao francesca

    RispondiElimina
  2. Grazie! I complimenti fanno sempre piacere!

    RispondiElimina

Benvenuti!
Chiunque può scrivere commenti, purché pertinenti all'argomento dell'articolo.
I commenti possono essere firmati o anonimi.
NiK