domenica 2 maggio 2010

Considerazioni di viaggio in ritorno dall'Italia: COTRAL -parte prima-

Sono da poco tornato a Malindi da un viaggio in Italia che mi ha permesso di visitare parecchie città italiane. Ultima tappa: Roma, la città eterna.



Qui ho avuto la fortuna di poter usufruire di un appartamentino messomi a disposizione da un amico nel caratteristico paese di Rocca di Papa.

L'unico problema da risolvere era come raggiungere Roma per le mie quotidiane visite alla città. Una rapida ricerca su internet ancora prima di partire mi aveva però tranquillizzato. Rocca di Papa è infatti servita da collegamenti giornalieri dei pullman della società COTRAL, anzi la stazione dei pullman è a pochi ripidissimi metri dalla mia temporanea dimora, in uno spiazzale che una volta era la stazione d'arrivo della vecchia funicolare: davvero suggestivo.



La COTRAL dispone di pullman abbastanza moderni, silenziosi e spaziosi: finalmente un po' di civiltà! "Altro che gli intasatissimi e temutissimi matatu che collegano Malindi con Kilifi, Mombasa o Lamu" ho pensato quando ne ho incontrato uno mentre mi arrampicavo con la mia fiat panda verso l'arroccatissima agognata meta.

Il giorno dopo il mio arrivo a Rocca di Papa pioveva e faceva un freddo che non ricordavo da anni; sei anni per l'esattezza, quelli passati dal mio ultimo inverno in Italia, solo che ora eravamo a fine aprile.

Mi avvio verso un pullman blu parcheggiato davanti alla ex stazione della funicolare. Dentro il mezzo una autista leggeva il giornale, pretendendo di non vedere che stavo congelando sotto un ombrello generosamente prestatomi dalla vicina di casa. Busso vicino al vetro: "Scusi quando parte?". La giovanissima donna mi guarda di sbieco chiaramente infastidita per averla distolta dalla lettura di un quotidiano aperto sul grande volante della vettura. Il gigantesco finestrino elettrico si abbassa silenziosamente di un paio di centimetri: "alle 10:05". Erano da poco passate le nove. "Quindi parte tra un'ora?" chiedo con tono stupito. La ragazza intuisce il mio disagio e pronuncia una frase che mi sembra di interpretare dal romanesco in "io conosco solo gli affari orari miei". "Scusi dove posso comprare i biglietti?", chiaramente una domanda di troppo, o troppo scomoda: fa finta di non sentire mentre il finestrino si è già richiuso e lei è troppo assorta nella lettura.

Per un momento mi passa davanti un flashback: i fastidiosissimi conductor dei matatu a Malindi che per acchiappare un cliente da caricare sul pulmino Nissan per Mombasa sono capaci di venirti incontro correndo sotto il sole equatoriale a picco da centinaia di metri di distanza a piedi nudi, e che sudatissimi ti braccano con un braccio cercando di spingerti verso la direzione della loro vettura: "Mombasa, Mombasa... this side please" allontanando con il braccio libero i potenziali concorrenti arrivati con pochi secondi di ritardo dalla loro corsa forsennata. Quante volte ho trovato questa morbosa attenzione fastidiosa, forse pensando che sia dedicata solo a me in quanto Mzungu, ma questa volta la visione è stata rivelatrice: "non c'è una COTRAL dei matatu che paga gli stipendi ai fortunati autisti iscritti a qualche sindacato di categoria! I lavoratori del settore trasporto in Kenya devono trovare da soli le risorse per pagare la benzina, i loro stipendi e il contributo ai poliziotti di turno presso il blocco stradale a Ghede!!" pensavo mentre mi dirigevo verso la vicina edicola cercando di non far rivoltare l'ombrello a causa del forte vento.
(continua...)

2 commenti:

  1. Bello racconto!!!!!! buona settimana

    RispondiElimina
  2. Ma si, perchè non perdere un momento per inoltrare questa letterina alla Cotral, al Comune di Rocca di Papa, all'assessorato al turismo della provincia di Roma, alla Regione Lazio. Magari segnalando giorno e ora.
    Non cambierebbe niente, lo so bene, però non saresti complice....

    Ale

    RispondiElimina

Benvenuti!
Chiunque può scrivere commenti, purché pertinenti all'argomento dell'articolo.
I commenti possono essere firmati o anonimi.
NiK