lunedì 19 ottobre 2009

Il diario di Ferro


SETTE GIORNI IN KENYA (No 42)

12.10.09. Si "celebra" il Moi's Day. É la ricorrenza dell'ascesa al potere del vecchio dittatore. I rifugiati interni del campo d'Eldoret avevano poco da celebrare. Il presidente Kibaki - perdeva la pazienza - e ordinava alla polizia di demolire la tendopoli  che ospitava ancora oltre 500 persone oramai accertate come non genuini, che dopo aver ricevuto il compenso di 35.000 Sh (euro 318) continuavano ad occuparlo. Parecchi erano giá ritornati alle loro terre ma continuavano - con i famigliari - a risiedere nel campo sperando di ottenere di piú o semplicemente proseguire a mangiare gratis. Un gruppo - per cercare la simpatia delle agenzie di soccorso - è ora accampato nel cortile della vicina missione cattolica.
13.10.09.. Il turismo della miseria. A Nairobi esiste una "agenzia turistica" dal nome "Kibera Tours" che porta dei turisti in visita alla grande baraccopoli di Kibera. Un dirigente dell'agenzia spiegava l'iniziativa: "noi crediamo che i turisti, dopo aver visto tutte le bestie feroci nei parchi e assorbito il sole di Mombasa abbiano bisogno di vedere un p'ó di "colore" locale da raccontare quando ritornano a casa" Tra le attrattive di Kibera  spiccano le baracche di fango, alcune con antenne televisive,  cucine e bar all'aperto, sull'orlo delle fogne scoperte e le "toelette volanti" (sacchetti di plastica con feci umane fatti volare dalle case sulle montagne dei rifiuti)
                                          
14.10.09. Sesso minorile e fame. Il "Nation" di oggi lo documenta su due pagine. Non si tratta di stupri - come sovente capita - ma di bambine  anche di 10~12 anni che si offrono in cambio di qualcosa da mangiare. Capita specialmente nei campi dei rifugiati, nelle baraccopoli o villaggi devastati dalla siccità. Qualche madre addirittura incoraggia le bambine a "vendersi" per portare a casa qualcosa.  Giorni fa un anziano fu condannato per abuso sessuale di bambine di dieci anni e meno. In tribunale diceva" Non vado a cercarle, mi vengono in casa di loro volontà"
15.10.09. La "voce del padrone" Il senatore americano L. Berman, membro della Commissione degli Affari Esteri del Senato, si unisce all'ambasciatore Wannenberger - che non ha "peli sulla lingua" - nel criticare la classe dirigente keniana. " Il popolo soffre del malgoverno perché i leaders si rifiutano di prendere seriamente le loro responsabilità. É difficile da capire perché, dopo aver accettato i principi della democrazia, stabilito la commissione anti-corruzione e l'agenda di riforme, "menano il can per l'aia" invece di attivarle" (Sono le profonde divisioni tribali tra i componenti del governo di *Gran Coalizione" ndr)
16.10.09. Voglio l'ergastolo! Cosi implora al giudice un uomo arrestato per ubriachezza a Kapsabet: "Sono colpevole d'aver bruciato case e automobili, rubato negozi, picchiato la gente e violentato donne durante i disordini dell'anno scorso. Voglio l'ergastolo per continuare a vivere, se esco dalla prigione qualcuno mi uccide" Il magistrato lo mandava all'ospedale psichiatrico per gli esami del caso.
17.10.09. La terra ai rifugiati interni. Il governo è in difficoltà a trovare del terreno da distribuire ai rifugiati e quelli che occupano la foresta del Mau, che dovrebbero essere espulsi come, a loro promesso. Nel frattempo continuano i negoziati per affittare al Quatar 100.000 acri (ettari 245 mila) di terra arabile nella Coast Province.
18.10.09. Il libro della settimana. Titolo: "Bait" sotto titolo: Kenya: una società d'uomo mangia uomo. Autore Nick Brownlee. Editore: Piatkus Books. 2008. Il genre è quasi quello di una novella di crimine, basata sulle violenze e brutalità del dopo elezione 2007. La storia stranamente incomincia a Malindi con un incidente di una barca, di proprietà di un tale Dennis Bentley, saltata in aria,causando la morte del padrone e del mozzo africano. Se storicamente la storia è poco accurata (Malindi era rimasta fuori dei disordini politici) il contesto è decisamente interessante. Fanno parte del racconto tutti i problemi del paese, dalla corruzione, traffico di droga, prostituzione, criminalitá, fame e carestia, inefficienza del sistema, incapacità dei locali di governarsi civilmente, intrighi da parte di europei, sud africani, arabi e indiani, con il sangue che praticamente sgocciola dalle pagine.
I detti della settimana.
E. Wanyoike: "I parlamentari che ciarlano contro la conferma del giudice Rimgera, si dimenticano dei loro stravaganti stipendi, auto di lusso, lunghe ferie, tre giorni di "lavoro" la settimana  ecc. Ogni cane ha il suo giorno. Ora è l'ora di Ringera di sprecare i nostri soldi. Lasciatelo in pace"
I. Kassan. " Con gran fanfara il presidente e il primo ministro hanno raccolto Sh 65 milioni da distribuire ai 2300 sinistrati dell'isola di Faza, il che significa la miseria di Sh 28.000 per famiglia per ricostruirsi l'abitazione. Il medesimo governo spende Sh 380 milioni per sistemare una sola famiglia - quella del vice presidente -"  
J. Waweru: " In Nairobi per ottenere il permesso di scavare un pozzo artesiano occorre aspettare anche tre mesi, ma lo si puó ottenere in un giorno pagando sottobanco Sh 30.000 (euro 270) a qualcuno nell'ufficio competente"
P. Karanja: "Le moto-seghe - Made in Cina - che si trovano a buon prezzo nei negozi, e usate per distruggere le foreste, sono altrettanto pericolose per il paese come i fucili automatici AK 47. Dovrebbero essere sottoposte a licenza come per le armi da fuoco.
M.Njuguna. " I sodi spesi per lanciare il Vestito Nazionale sono stati sprecati. Non lo usa nessuno, nemmeno gli sportivi quando vanno a concorrere all'estero rappresentando ufficialmente il paese. I soldi sarebbero stati meglio spesi per comprare delle coperte da dare ai randagi che dormono all'aperto"
M.Gaitho.  "Il popolo da ai nostri  "leaders" il potere di saccheggiare la nazione,dandogli ad intendere che è arrivato il nostro turno per "mangiare" Infatti "mangiano" solo loro ad incominciare dalle "prime famiglie" i loro parenti, e qualcuno tra le piú alte sfere nel governo che li aiutano ad arraffare e li proteggono dalle conseguenze"
Andrew Mwangura. (direttore dell'associazione d'assistenza agli uomini di mare, con base a Mombasa) "L'uso delle armi da fuoco per sconfiggere i pirati somali, come nel recente caso della nave di crociera italiana è uno sviluppo pericoloso. Solo le navi da guerra possono essere armate. Consiglierei altri mezzi come l'apparecchio che crea "musica" detonante ad alta frequenza" (I pirati gioiscono ndr )
A cura di :   geoferro@africaonline.co.ke

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti!
Chiunque può scrivere commenti, purché pertinenti all'argomento dell'articolo.
I commenti possono essere firmati o anonimi.
NiK