lunedì 31 dicembre 2007

"Adda passà 'a nuttata" e speriamo che l'anno nuovo porti consiglio a tutti.

Avrei voluto intitolare l'ultimo post dell'anno con un più classico e scontato "Buon 2008!", ma onestamente c'è poca voglia di festeggiare.
Voglio però rassicurare chi mi legge dall'Italia che Malindi finora è stata assolutamente tranquilla, anche se ci accingiamo a festeggiare il nuovo anno con un molta tristezza nel cuore.

Ieri avevo paragonato il Kenya ad una bambina... oggi mi sembra che quella bambina bellissima si sia un po' ammalata, ma sono sicuro che guarirà velocissimamente... e allora non rimane che aspettare.

"Adda passa 'a nuttata" fece dire Edoardo a Gennaro Iovine in Napoli Milionaria, intendendo che la sua bambina malata si sarebbe salvata se avesse superato la notte.

Adda passà 'a nuttata...


Quando i bambini fanno "OPS!"

Il Kenya è una nazione bambina: ha solo 44 anni. Come tutti i bambini vorrebbe già essere grande, e cerca di scimmiottare i comportamenti dei grandi, ma senza riuscire a farlo in modo credibile, perchè manca dell'esperienza e della malizia necessaria.

Prendete ad esempio l'Italia. In 146 anni di esistenza è una nazione grandicella che sa il fatto suo.
Se mamma UE dovesse giudicare se le elezioni in Italia si svolgono in maniera regolare non avrebbe dubbi che lo siano: l'Italia è ormai una signorina furba e molto smaliziata.

mercoledì 26 dicembre 2007

Rispetto, prima di tutto!

Quando ho letto la tragica notizia di un ragazzo italiano ucciso a Watamu durante una rapina nella notte di Natale, la rabbia mi è montata dentro.

Purtroppo è vero, sembra che Andrea Paci sia stato aspettato al suo rientro a casa da alcuni malviventi che, dopo aver rapinato lui e la sua ragazza, probabilmente con l'intenzione di ferirlo l'hanno ucciso.

Questa è la tragica pura e semplice verità.

Il commento più intelligente alla bruttissima notizia l'ho trovato su viaroma100.net "Ora un giovane animatore italiano paga per tutti con la sua vita questa folle corsa alle vacanze esotiche, che non vuol dire scoprire popoli e località, ma esportare i nostri costumi e vizi istigando voglie invidie e bisogni in popoli che dovrebbero crescere senza l’illusione dei nostri luccichii."

Se solo riuscissimo a capire questo... il rispetto prima di tutto.

Venire in Kenya significa guardare e rispettare.

Guardare e non esagerare... quelli che vengono e lasciano 10 euro di mancia "ma a me in fondo non costa niente e ho fatto una buona azione" non capiscono che fanno solo danni.

Creano invidia nei nostri confronti.. invidia e odio.. e voglia di rifarsi.

La maggioranza dei Kenioti sono bravi ragazzi. Lasciare una mancia di 50 scellini significa rispettarli, una mancia di 1000 scellini significa pura umiliazione.

Effimero Malefico Makuti


Il Makuti è un tetto della tradizione swahili, che gli abitanti del luogo hanno da sempre adoperato per coprire le loro case. Un tetto fatto di materia prima poverissima per case piccole, povere ma dignitose.

Poi siamo arrivati noi italiani e ci siamo inventati le cattedrali di Makuti.

Tetti altissimi e bellissimi, stupendi da vedersi e freschissimi. Fatti apposta per stupire gli amici e i turisti che quando si trovano di fronte ad uno spettacolo simile, di solito chiedono: ma quanto costa una "meraviglia del genere"? Poi rimangono stupiti dalla risposta "poche migliaia di euro" e decidono che quando (se) compreranno la loro mega villa a Malindi, la sceglieranno con un tetto simile.

Purtroppo ogni anno qualcuna di queste bellissime cattedrali si trasforma in cenere.

Quando un incendio di un tetto di makuti parte è inarrestabile. I "pompieri" di Malindi non possono far nulla, ma neanche i pompieri di Milano se questa notte fossero accorsi in forze presso il bellissimo Scorpio Villas avrebbero potuto evitare che quel tetto meraviglioso si fosse trasformato in cenere: un makuti brucia dall'inizio dell'incendio alla totale distruzione in meno di 5 minuti.

Anche quelli che sono sulle povere case swahili bruciano, ma sono piccoli e fanno poco danno.

A memoria d'uomo i makuti sono sempre stati piccoli.

Poi siamo arrivati noi.. i costruttori di cattedrali.

lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale


Buon Natale a tutti.

Speriamo che Babbo Natale porti in regalo un buon governo per il Kenya.

lunedì 17 dicembre 2007

Pronto Francesca?


E' possibile rendere un programma di servizio interessante e non noioso?
Chi ha visto qualche puntata di "Sportello Italia" condotto da Francesca Alderisi sa che è possibile.

Proprio un paio di giorni fa parlando con un mio amico sulla nuova gestione di RAI international, gli dicevo che uno dei programmi interessanti "pre-Badaloni" che non si sarebbero dovuti cancellare era proprio "Sportello Italia".

E invece Francesca Alderisi non si vede più sui nostri teleschermi, ma che fine ha fatto?
Ha aperto un blog: "Pronto Francesca", con cui vuole mantenere i contatti con i suoi tanti ammiratori, e che immagino sarà pieno di nuove iniziative dedicate in particolare agli italiani all'estero.

Da parte mia, un grande in bocca al lupo Francesca!

sabato 15 dicembre 2007

La sfiga di essere la "second lady"

La first lady del Kenya, signora Lucy Kibaki moglie dell'attuale presidente Mwai Kibaki, e' caduta in un incidente imbarazzante durante i festeggiamenti per il Jamhuri day (il giorno dell'indipendenza keniota).

Il cerimoniere infatti l'ha presentata come Lucy "Wambui", con grande stupore di tutti i presenti e imbarazzo del presidente stesso. Lei, che e' dotata di un certo "savouir faire", per tutta risposta ha marciato con aria fiera verso di lui e lo ha pubblicamente schiaffeggiato.

Non e' la prima volta che la signora cade in un incidente simile, solo che siamo alla vigilia delle elezioni, e il presidente e' uno dei candidati.

La soluzione presto trovata dai solerti ufficiali di stato e' stata quella di dirigersi verso la troupe televisiva della NTV che stava riprendendo l'avvenimento e sequestrargli tutti i nastri, che sono stati successivamente restituiti una volta cancellato dagli stessi la parte relativa all'incidente, magari pensando che tanto bastava per mettere tutto a tacere.

Problema: lo staff presidenziale probabilmente non e' al corrente che siamo nell'era di internet e allora... una veloce ricerca con il nostro fido google et voila' ecco apparire pagine e pagine di notizie sull'accaduto.

Su you tube e' anche possibile vedere il servizio della NTV sull'increscioso incidente

Ma adesso la domanda che ci si pone (almeno per noi poveri italiani che poco sappiamo di "gossip" presidenziali) e': ma chi diavolo e' Lucy Wambui?

La risposta e' nei vari articoli di cui sopra... Mary Wambui (non Lucy) e' la "presunta" seconda moglie del presidente!

Solo che il presidente non lo ha mai ammesso, quindi Mary non esiste.

E' evidente pero' che la cosa e' di pubblico dominio... e tutti sanno che dalla relazione e' nata anche una figlia.

Ma il presidente nega e allora la poveretta (e la figlia) non esistono, non c'e' internet che tenga.

Nel frattempo sembra che il cerimoniere Mr Francis Musyimi, pagherà' caro l'affronto, in quanto e' stato arrestato.

venerdì 14 dicembre 2007

Il Turismo costiero ci guadagna da strade migliori

Dal Nation di oggi:

Il Turismo costiero ci guadagna da strade migliori

La regione costiera vedrebbe un incremento degli investimenti turistici in seguito al miglioramento delle infrastrutture dell'area, hanno predetto gli operatori del settore.

Le strade in cattive condizioni che portano ad importanti centri turistici, sono state la causa principale della preoccupazione degli hoteliers che si lamentano che alcuni clienti stanno gia' pensando di cancellare le prenotazioni.

Il direttore in loco della TUI, uno degli operatori più importanti al mondo Mr Armagan Gunaydin ha detto che il Kenya era rispettato a livello internazionale come destinazione turistica principale a livello mondiale, ma non riusciva ad imporsi a causa delle cattive condizioni delle strade.

"Quello di cui i nostri clienti sono principalmente preoccupati al momento e' lo stato delle infrastrutture in aree turistiche chiave, specialmente verso la costa sud, a Diani. La strada Likoni-Ukunda che porta ad una delle destinazioni piu popolari e dove la maggior parte dei nostri clienti si dirige e' in cattive condizioni, ed e' qui che il Kenya dovrebbe concentrare gli sforzi" ha detto.

Mr Gunaydin ha detto che le infrastrutture e la minaccia degli operatori di spiaggia, sono stati il principale soggetto di lamentela dei clienti che visitano la costa. "Gli affari sono buoni e ci aspettiamo che migliorino ulteriormente quando il TUI si fondera' con la British Giant First Choise" dice Mr. Gunaydin.

Ma il recente miglioramento della strada di Malindi dal suo stato patetico all'essere attualmente carregiabile e la ricostruzione della sezione Miritini -Maji ya Chumvi lungo l'autostrada Nairobi-Mombasa ha rianimato la fiducia degli investitori. Questa e' la strada principale che porta ai parchi nazionali Tsavo est e Tsavo ovest che sono molto popoalri tra i turisti.

Il direttore della filiale della costa della Kenya Association of Tour Operators (KATO) Ms Tasneem Adamji ad esempio ha detto che la risistemazione delle strada di Malindi per esempio, e' stato un grande sollievo per il business.

Viaggiare sulla strada era un vero incubo per i turisti e quando gli ospiti raggiungevano i loro hotel a Malindi e a Watamu erano esausti per aver passato tanto tempo su una strada distrutta.

"Il fatto che Malindi non ha un aeroporto internazionale che porterebbe voli diretti dall'Europa significa che tutti gli arrivi devono essere ricevuti a Mombasa per essere trasferiti a Malindi su strada" ha detto.

"I clienti si sono lamentati per i grandi ritardi sulla strada ma siamo felici che un piccolo miglioramento rassicurerà gli investitori e i tour operator che qualcosa e' stato fatto riguardo le infrastrutture".

Tassa sulla casa: il caso e' discusso in corte

Traduco un articolo dello standard di ieri:

I proprietari di ville contestano l'ordinanza di licenza statale

La decisione di imporre un pagamento di una licenza sulle ville private a Malindi e' stata portata in corte.

La Malindi Resident Association rivendica che la decisione di considerare le case private nella stessa categoria delle ville commerciali e' illegale.

L'ufficiale distrettuale del turismo di Malindi ha emesso un ultimatum diretto a tutti i gruppi nella costa nord di pagare una licenza di 25.000 scellini prima del 31 dicembre, gli inadempienti saranno arrestati e accusati in corte.

L'associazione adesso chiede che la corte stoppi il ministro e la polizia dall'eseguire l'ordinanza in attesa dell'udienza del loro caso.

Il caso e' dinanzi al Giudice dell'Alta Corte, Giudice Joseph Nyamu. L'associazione ed una parte dei proprietari delle ville rappresentati da Mr Moses Kurgat e dall'avvocato Dr John Khaminwa, hanno detto alla corte che loro non usano le loro case per scopi commerciali. Kurgat ha chiesto alla corte di emettere urgentemente un ordine temporaneo per permettere ai suoi clienti di non pagare la licenza in attesa che il caso venga discusso e una decisione presa.
Il Giudice Nyamu ha ordinato che il caso sia ascoltato tra le parti il 18 dicembre.

"La caratteristica dei casi di revisione di giudizio e' di muoversi rapidamente per ascoltare faccende che hanno il carattere di urgenza" ha detto.

I proprietari di ville si erano gia' rivolti alla corte l'anno scorso per sfidare l'ordinanza emessa dall' allora ministro del Turismo Mr. Raphael Tuju, ma il loro caso fu accantonato.

Il Giudice William Ouko aveva sentenziato che la richiesta era stata fatta fuori tempo massimo. L'ordinanza e' stata rilasciata il 14 febbraio 2005 e loro si sono rivolti alla corte l'anno scorso. Tuju ha emesso un'ordinanza legale nella quale ha emendato l"Hotels and restaurant act.

Qui l'articolo originale.

martedì 11 dicembre 2007

Il Kenya va a tutta birra.

Se c'e' una cosa che mi sembra in Kenya si faccia bene e' la birra.

Sempre in Kenya i dazi doganali per le autovetture o altri beni di consumo sono altissimi: come se il governo ci tenesse a proteggere delle fantomatiche fabbriche di automobili locali.

Beh certo pero' il giro di affari delle automobili (o di qualsiasi altro bene di consumo in Kenya) e' trascurabile rispetto a quello dovuto al consumo di birra.

In Kenya infatti si bevono fiumi di ottima birra locale e se quando ne chiedi una al bar non ti affretti a dire al cameriere "Thafdali, baridi sana" te la portano calda.

E' stato allora con molto stupore e un pizzico di incredulità che stamattina ho letto un articolo del Guardian di oggi che esordisce:

"La soluzione ai problemi di siccità per alcuni dei luoghi più poveri dell'Africa e' inondarli di birra a basso costo, secondo il più grande gruppo di produzione e vendita di bevande alcoliche mondiale DIAGEO".

L'articolo continua dicendo che in passato questo colosso inglese dai nobili scopi e' riuscito perfino a convincere il governo Keniano in una impresa che ha dell'incredibile: far ridurre i dazi doganali (!!) sull'importazione di una nuova birra che si chiama Senator Keg.

Cosa si fa pur di non far morire di sete i poveri cittadini o di evitare che bevano le pericolosissime birre illegali fatte in casa che arrivano a spaventosi gradi alcolici di 40-50%, e sono causa di molte vittime ogni anno!

"I profitti sono trascurabili" rassicura il sig. Kariuki, direttore degli affari della DIAGEO, sottolineando il carattere umanitario dell'iniziativa.

Incredibile! Ci doveva pure essere una spiegazione a tutto questo, e naturalmente doveva essere banale.

Al solito la mia spiegazione me la sono data con due cifre trovate con il fedelissimo google:

  1. Il giro di affari della DIAGEO e' pari a 7.260 milioni di sterline inglesi (14.796 milioni di dollari), almeno secondo wikipedia.

  2. Il prodotto interno lordo del Kenya e' pari a 48.334 milioni di dollari, sempre secondo quanto riportato su wikipedia.

Per finire un piccolo consiglio per chi si volesse recare in vacanza in Kenya: prima di far aprire il tappo ad una birra toccatela per assicurarvi che sia effettivamente fredda.

sabato 8 dicembre 2007

Mediare i media

Voglio segnalare questa interessante lettera di una lettrice al corriere della sera che, prendendo spunto dall'attacco di Mombasa ad un pulmino con undici turisti (tutti illesi), dice delle cose molto giuste.

Naja ashei


Naja ashei e' il nome dato alla nuova specie di "spitting cobra" scoperta in Kenya. "spitting cobra" in quanto e' in grado anche di lanciare il veleno a distanza, puntanto negli occhi dell'aggressore. Il nome datogli e' un omaggio a James Ashe fondatore della Bio-Ken snake farm and research a Watamu.
Ne sono particolarmente felice perche' ho avuto modo di conoscere Mr. James Ashe tre anni fa quando era ancora in vita. Mi chiamo' perche' aveva problemi con il suo computer che utilizzava intensamente per tenersi in contatto con il mondo tramite le email, e voleva che glielo sistemassi. James Ashe era un anziano signore inglese vicino ai 90, e con il filo di voce che gli rimaneva quando mi vide mi disse: "Tu eres Italiano. Yo amo la musica italiana" e mise nel lettore cd del computer una compilation di arie di opere liriche. Poi con le parole che gli uscivano molto a fatica mi racconto' a lungo della passione per i suoi serpenti, e il suo aiutante mi disse che il serpente della foto sul desktop del suo computer l'aveva scoperto lui.
Tutto qui, mi piaceva ricordarlo oggi che anche il National Geographic gli ha dedicato un articolo.

domenica 2 dicembre 2007

Niger?

Gravissimo quello che e' successo a Mombasa ieri: un pulmino con undici turisti italiani (che probabilmente si recavano a Malindi per giocare al Casino), sono stati attaccati da dei malviventi che hanno sparato dei colpi di arma da fuoco e li hanno rapinati.

Gravissimo pero' anche come e' stato raccontato dal Quotidiano.net (Il resto del Carlino, La Nazione, Il giorno, il Tempo, Il secolo XIX).

Titolo:

Feriti e rapinati undici italiani a Mombasa

Sottotitolo:

Una banda di uomini armati di Kalashnikov ha aperto il fuoco contro il furgone su cui viaggiavano i turisti appena sbarcati dall'aeroporto e diretti a Malindi. Poi i malviventi sono saliti sul veicolo, hanno picchiato e rapinato il gruppo

Foto:







NB. il nome del file di questa foto e': "Niger.jpg"

Testo dell'articolo:

Nairobi, 1 dicembre 2007 - Undici turisti italiani sono rimasti feriti in un'imboscata a Mombasa, in Kenya. Lo ha reso noto la polizia locale, secondo la quale un gruppo di uomini armati di Kalashnikov ha aperto il fuoco contro il furgone su cui viaggiavano e costretto l'autista a fermarsi.

Alcuni dei turisti sono stati raggiunti dai vetri infranti dai colpi di mitra. Poi i malviventi sono saliti a bordo del veicolo, hanno picchiato e rapinato il gruppo di italiani, che erano appena arrivati all'aeroporto di Mombasa ed erano diretti a Malindi.

Firma:
Anonimo


Per vedere altri articoli meno catastrofici basta fare una ricerca su google.

Raila promette di fare l'autostrada Malindi Mombasa

Raila ha promesso un programma in 10 punti per la regione costiera.

Tra le altre cose vi si legge: miglioramento della rete stradale a Mombasa per facilitare lo scorrimento del traffico ed aggiornamento della autostrada Malindi-Mombasa ad autostrada a doppia corsia per senso di marcia. Roba da crederci.

Clicca qui per leggere tutti i punti

sabato 1 dicembre 2007

1 Dicembre: Giornata mondiale contro l'AIDS


Questa mattina quando mi sono recato in centro un corteo di ragazzi mi ha fatto ricordare che oggi e' la giornata mondiale contro l"AIDS.
Tornato a casa ho sentito in un servizio su RAI International (mi sembra che fosse la trasmissione "Leonardo") che i morti di AIDS in Italia dal 1983 ad oggi sono stati 45.000....
45.000 morti in 26 anni in Italia, cioè 2.000 morti l'anno.
Allora come spesso mi capita ho fatto una ricerca su internet e ho trovato questa tabella che confronta le diverse cause di morte in un anno in Italia (clicca qui per vedere l'originale)

fumo............................. 80-90.000

tumori polmone, laringe, faringe 30.000

patologia cardiovascolare 30.000

enfisema, bronchite cronica 20.000

alcool ............................ 33.000

eroina ............................ 1.000 (solo per overdose)

Malindi friz

Mi sembra di notare una vitalità nuova a Malindi in questo periodo.
Ha aperto una nuova discoteca li dove c'era il Melinde e una nuova "macelleria italiana" si affaccia al Malindi Complex, vicino al bar bar.

Gli osservatori ce l'hanno lungo


Gli osservatori dell'unione europea per le elezioni generali sono arrivati a Malindi. Sono il team #17 e hanno un land cruiser davvero enorme ;-)